Lettera dal passato

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Salve a tutti lettori di wattpad! Scusate il ritardo ma abbiamo avuto un pò di problemi nell'aggiornare durante questa settimana. Godetevi questo capitolo, poi passate a leggere l'angolo autrici perché è moooooooolto importante ;)

Buona lettura

Shirayuki camminava a testa bassa.
Gli occhi verdi, fissi sui suoi piedi, erano velati da una tristezza senza nome.
Quando la carrozza reale aveva fatto il suo ingresso nel cortile del palazzo, non aveva nemmeno atteso che quest'ultima si fermasse del tutto. Aveva spalancato lo sportello con forse un po' troppa fretta e dopo aver accennato una mezza riverenza a Zen, che non aveva fatto in tempo a capire cosa stesse succedendo, si era precipitata fuori, incurante dei richiami del giovane.
Aveva percorso i metri che la separavano dall'ingresso del palazzo senza guardarsi indietro, mentre una lacrima traditrice segnava la sua guancia destra in una piccola scia salata.
Il viaggio di ritorno era stato pesante.
L'aria che si respirava nello stretto abitacolo della carrozza era intrisa di tensione, mentre i due occupanti tenevano lo sguardo basso e nessuno dei due sembrava intenzionato a dare il via ad una conversazione.
Avrebbe dovuto sentirsi più leggera, libera da un peso che da troppo tempo le gravava sul cuore.
Eppure non era così.
Aveva appena detto addio a Zen, l'unica persona che l'avesse fatta sentire speciale e importante, e nonostante non potesse ricambiare il suo amore, l'idea di non rivederlo più la faceva soffrire.
Ma ora più che mai aveva bisogno di restare sola con se stessa e pensare al suo futuro.
Era così assorta dai suoi pensieri che non si accorse di una persona che veniva nella direzione opposta ... finché non andò a sbatterci addosso.
"Oh, mi dispiace" mormorò prima di alzare lo sguardo e constatare chi aveva di fronte.
Quell'abito color fico le stava magnificamente, soprattutto accompagnato da quei raffinati orecchini di smeraldo. I capelli scuri erano trattenuti all'indietro da un prezioso fermaglio incastonato di piccole pietre preziose, fra le mani candide e affusolate reggeva un ventaglio interamente fatto di piume di pavone.
La donna la squadrava con aria inquisitrice, con una nota di superiorità dipinta sul volto che fece sentire subito a disagio la povera Shirayuki.
"Principessa Mayu" disse chinando di poco il capo, senza però accennare ad inchinarsi.
Non le avrebbe dato questa soddisfazione.
Una smorfia indecifrabile attraversò il viso di quest'ultima, che aprì il ventaglio ed iniziò a farsi aria con fare scocciato.
"Quindi saresti tu, la famosa Shirayuki" constatò. "Devo ammettere che per aver attirato l'attenzione del mio futuro sposo mi aspettavo qualcuno più ... più."
"Non capisco che cosa volete dire con questo, principessa" rispose le rossa sostenendo il suo sguardo. Ma la vostra mi sembra un'offesa bella e buona.
Inoltre, sentire apostrofare Zen come il futuro sposo di quella smorfiosa, le fece provare uno strano nodo alla gola.
"Non che la cosa abbia vitale importanza" riprese l'altra senza rispondere alla sua domanda. "Ti sei potuta divertire giocando alla principessa felice per l'ultima volta."
Poi, richiuse il ventaglio con un gesto secco, sporgendosi in avanti in modo che la ragazza non potesse perdersi nemmeno una parola.
"Tra poche settimane Zen diverrà mio marito" affermò con espressione trionfante. "Anzi, se il principe Izana deciderà di ufficializzare la cosa, potrebbe trattarsi anche solo di pochi giorni. E una volta al suo fianco non permetterò a nessuna sempliciotta di mettersi fra noi."
Shirayuki strinse le labbra in un misero tentativo di contenersi, soprattutto dopo aver sentito nominare il principe Izana. Non si era ancora del tutto ripresa da quello che quell'uomo le aveva fatto; e qualcosa dentro di lei le suggeriva che la donna che aveva di fronte non ne fosse all'oscuro.

 Non si era ancora del tutto ripresa da quello che quell'uomo le aveva fatto; e qualcosa dentro di lei le suggeriva che la donna che aveva di fronte non ne fosse all'oscuro

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