Ma io di te non ho dimenticato niente (parte 1)

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Zen correva spedito lungo i corridoi trascinando con sé Shirayuki che quasi inciampava nel tentativo di stare dietro al passo frettoloso del principe. La sua mano era serrata in una presa decisa ma delicata e la pelle, al contatto con quella morbida e calda di Zen, bruciava come se stesse andando a fuoco, mandando mille brividi che le scendevano lungo la schiena; era incredibile l'elettricità che c'era tra loro al minimo contatto, aveva provato a fare finta di niente, ad allontanarsi da lui, ma l'attrazione tra loro era innegabile e finalmente riuscì ad ammetterlo a sé stessa, non potendo impedire a un lieve rossore di imporporarle le guance.

Ma dove stavano andando? Zen continuava a proseguire, svoltando angoli e percorrendo corridoi tutti uguali tra loro che le parevano infiniti. Finalmente, dopo quella che le parve un'eternità, salirono una ripida scalinata di pietra e giunsero in un meraviglioso giardino, decorato con aiuole ricche di fiori, un piccolo stagno e delle panchine ai lati: si accomodarono su una di queste mentre riprendevano fiato per la folle corsa compiuta attraverso il palazzo e i loro cuori tornavano a battere a un ritmo più tranquillo. La mano di Zen era ancora avvolta intorno a quella della ragazza ma nessuno dei due sembrò farci caso, o forse non volevano sciogliere quella rassicurante presa che dava a entrambi conforto e calore.

Restarono in silenzio per un po' poi Zen, tenendo lo sguardo fisso di fronte a sé disse: "Mi dispiace"Shirayuki si voltò a guardarlo incuriosita, ma lui non si girò e proseguì imperterrito: "Mi dispiace per quello che è successo con mio fratello, non ho idea del perché lo abbia fatto, è sempre stato così... così... presuntuoso e pieno di sé e forse crede di avere il diritto di fare qualunque cosa, essendo il principe ereditario"disse tutto d'un fiato "Ma anche io ti devo delle scuse" disse girandosi verso di lei e incrociando i suoi grandi occhi verdi che lo guardavano apprensivi "Quando ho visto che ti baciava sono esploso di rabbia, non puoi immaginare quanto, e il mio corpo si è mosso senza che me ne accorgessi" disse stringendo i denti "I tuoi occhi erano... impauriti, dopo che l'ho colpito. Voglio che tu sappia che non ti farei mai del male, non potrei mai perdonarmelo se ti dovesse accadere qualcosa" disse, mentre la mano che ancora stringeva quella della ragazza si intrecciò con le dita di lei ed entrambe si richiusero perfettamente, incrociandosi come i pezzi di un puzzle: sembrava che le loro mani fossero nate per sfiorarsi e congiungersi con la loro esatta metà e fossero destinate a restare insieme per sempre.

Shirayuki rimase senza fiato, sia per le parole che lui le aveva rivolto, sia per quel piccolo gesto che aveva compiuto, senza avere il coraggio di sfilare quella mano che stringeva timidamente la sua quasi timorosamente e che le faceva aumentare i battiti del cuore: "Non... non preoccuparti, voglio dire... non ho mai pensato che volessi farmi del male. E per quanto riguarda quel... quel bacio io..." disse con voce tremante, riusciva ancora a sentire le labbra del principe Izana spingersi contro le sue senza che lei potesse fare nulla per impedirlo "Mi dispiace... io non volevo farlo... io non..." calde lacrime salate cominciarono a bagnarle il viso e la poverina tentò di asciugarle con il dorso della mano ma queste scendevano sempre più copiose, mentre piccoli singhiozzi rompevano il silenzio.

Zen odiava, detestava con tutto sé stesso vedere la sua Shirayuki piangere in quel modo e sapere che la colpa era di suo fratello lo faceva sentire ancora più male, oltre a fargli ribollire il sangue nelle vene; dovette fare appello a tutte le sue forze per non alzarsi, andare dal suo 'Nobile Fratello' e terminare il lavoro che aveva iniziato con una sonora sfilza di schiaffoni sulla sua nobile faccia. E poi lo avrebbe obbligato a chiedere scusa a Shirayuki in ginocchio, avrebbe implorato il suo perdono con la faccia schiacciata a terra,

Non poteva tollerare di vederla piangere in quel modo, quindi fece la prima cosa che gli passò perla testa: le appoggiò una mano sulla spalla, avvolgendola in un delicato abbraccio e la poggiò delicatamente sul suo petto, sfiorandole la fronte con un leggero bacio. Shirayuki, rimasta sorpresa da quel gesto, rimase immobile per qualche secondo ma poi si lasciò andare e nascose il viso contro di lui, lasciando che le lacrime sfuggissero ai suoi occhi andando a bagnare l'uniforme che il principe indossava ancora da quel pomeriggio quando aveva accolto la principessa. Già, la principessa, la futura sposa di Zen...

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