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Randy, indossati i panni di Justin, lasciò il camerino per recarsi sul set dove avrebbe girato la prima scena che lo vedeva coinvolto.

Aveva ripassato le battute ed era pronto, o almeno, sperava di esserlo.

Il programma per la giornata prevedeva due scene in Liberty Avenue e una nel loft di Brian.

Al pensiero di ciò che lo attendeva, rabbrividì. La prima scena, quella in Liberty Avenue, non destava problemi; avrebbe dovuto scambiare solo alcune battute con una comparsa, nulla d'impegnativo.

La seconda scena era quella più importante per la produzione perché finalmente Justin e Brian si sarebbero incontrati.

Cowen e Lipman erano ansiosi di appurare la loro affinità per capire che effetto facesse vederli insieme.

Nel tardo pomeriggio, se non ci fossero stati ritardi, e se Randy fosse sopravvissuto all'ansia che rischiava di procurargli una sincope ogni volta che si ritrovava a pensare al co-protagonista, allora avrebbero girato la scena madre, quella che doveva catturare l'attenzione del pubblico, quella che avrebbe stabilito quanto i due attori fossero credibili nei panni di Brian e Justin: quella del bacio.

Randy sospirò cercando di non farsi sopraffare dal panico. Nonostante si fosse ripetuto più e più volte che non c'era nulla di cui preoccuparsi, che sarebbe stato un "semplice bacio", aveva una paura folle di incasinare tutto e fare la figura del pivellino incapace poiché, dopo aver visto Gale, si sentiva come una dodicenne alla prima cotta e non riusciva a trovare la concentrazione necessaria per recitare una simile scena.

Per sua maledettissima sfortuna Gale era veramente affascinante e sapere che lo avrebbe baciato mentre era "nudo", gli metteva apprensione.

Tirandosi uno scappellotto cercò di riprendere il controllo. «Smetti immediatamente di comportarti come un coglione, Randolph Clarke Harrison! Tu sei gay, lui è etero. Non ci sarà MAI nulla tra voi... sii professionale e vedrai che andrà tutto bene».

La predica mentale, corredata di nome completo, sembrò sortire il giusto effetto perché Randy si sentì più sereno. O forse voleva credere di essere più sereno.

Fischiettando, come se nulla potesse intaccare la tranquillità ritrovata, a passo spedito si diresse verso il set.

Percorso parte del corridoio notò l'inconfondibile chioma rossa di Candy. La ragazza stava procedendo nella sua direzione e, quando gli fu accanto, si fermò.

«Ciao Randy», lo salutò esibendo un sorriso allegro.

«Ciao Candy... hai trovato qualche celebrità?» replicò Randy ricambiando il sorriso poi, senza darle il tempo di rispondere, le rivolse uno sguardo sarcastico. «Che sbadato, quasi lo scordavo... tu conosci una celebrità, sei qui con Gale!»

«Scusami, Cucciolo», sorrise Candy giustificandosi. «Non ho saputo resistere. Sei tanto carino e ci stavo provando con te. Era un modo per conoscerti e scroccarti un invito a cena, sperando in un dopo cena infuocato».

Sentendo le parole di Candy, Randy rise divertito. Era spudorata, andava diretta al punto e anche lui avrebbe fatto altrettanto. «Ma tu non stai con Gale?» chiese, cercando di non mostrare troppo interesse, anche se l'argomento lo incuriosiva molto.

«No, Cucciolo, io e Gale siamo solo amici, ottimi amici».

Randy di nuovo sorrise e, in silenzio, si allontanò. Percorsi un paio di metri si voltò per osservare Candy. «Mi dispiace, ma continui a non avere fortuna. Non mi piacciono le belle ragazze».

Come Nasce Un AmoreWhere stories live. Discover now