7.

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Candy e Melinda si scambiarono uno sguardo preoccupato. Non era passato molto tempo dall'ultima incursione a Toronto di Sally e non si aspettavano di rivederla così presto, di sicuro non quella sera. Inoltre non le era stato spedito l'invito proprio per evitare un suo possibile raid.

Sapevano che era spesso in viaggio per affari e avevano sperato che la notizia del party, per la promozione del serial, non le giungesse.

Purtroppo avevano mal riposto le loro speranze giacché la donna era lì e pur non avendo l'invito era riuscita a entrare.

Non che la cosa le stupisse. Entrambe sapevano che Sally era solita dare laute mance per ottenere ciò che voleva e Candy era certa che la stronza avesse elargito al buttafuori un bel centone, e l'idiota l'avesse fatta entrare anche se sprovvista di biglietto.

Decise che avrebbe consigliato a Terry di parlare al ragazzo, per ricordargli che una festa a invito era "solo" per chi possedeva l'invito, non per chi aveva abbastanza denaro da comprarselo.

Il danno, comunque, era fatto. Sally rischiava di rovinare la bella serata e occorreva correre ai ripari.

Melly e Candy si scambiarono uno sguardo complice, non le avrebbero permesso di interferire nella "missione Cupido", tanto meno ora che avevano ottenuto anche l'approvazione di Terry.

Posati i calici di champagne, agguerrite si diressero verso il bar dove la donna stava per raggiungere il gruppetto di amici. La guerra stava per iniziare.

2

Gale e Randy ridevano divertiti a una battuta di Peter quando la voce di Sally li fece voltare.

«Bella festa!» esclamò la donna con falso entusiasmo. «Temo che qualcuno abbia perso il mio invito», aggiunse cordiale, evitando di mostrare quanto fosse seccata per aver dovuto pagare l'idiota alla porta.

«Sally?» pronunciò Gale stupito. «Cazzo ci fai qui? Non mi avevi detto che saresti venuta in città».

Sally gli posò una mano sulla spalla e si protese per sfiorargli le labbra.

«Un amico mi ha informata del party», gli sussurrò sulla bocca. «E non potevo mancare all'evento mondano che promuove il serial dove tu sei il protagonista», replicò melliflua, facendogli scorrere la mano lungo il braccio, ma la voce squillante di Candy interruppe il suo evidente tentativo di seduzione.

«Co-protagonista», la corresse, e Sally si girò per intercettare il suo sguardo.

«Candy, anche tu qui?» chiese, fingendosi felice di vederla.

In realtà, il fatto che la rossa fosse presente a un evento al quale lei non era stata invitata le dava parecchio fastidio.

Candy colse dal suo tono che era risentita, e a stento riuscì a non sogghignare. Saperla irritata le aveva fatto provare un brivido di piacere e avrebbe voluto riderle in faccia, ma si limitò ad alzare le spalle rispondendo con un lieve sorrisetto condito da un pizzico di sarcasmo.

«Sono stata invitata e non potevo mancare».

Di nuovo Sally sorrise, anche se avrebbe preferito darle un pugno in faccia. La detestava.

Le poche volte che si erano incontrate erano sempre state cordiali l'una con l'altra, ma era solo una facciata.

Candy disprezzava Sally, e non per il suo modo di vivere, in fondo anche lei non era una santa, ma perché il suo atteggiamento la turbava.

Ogni volta che Sally si trovava in città, riusciva sempre ad avere Gale tutto per sé, e Gale non si lamentava della sua possessività poiché in cambio otteneva sesso estremo e appagante. Ma Candy conosceva bene le donne come Sally e sapeva che non accettavano di essere messe da parte, e osservandola con attenzione aveva avuto l'impressione che avesse iniziato a considerare Gale come il suo giocattolo personale cui non avrebbe rinunciato tanto facilmente.

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