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Presentato ufficialmente al gruppo Steve iniziò a frequentare il locale, sempre in compagnia di Randy, per divertirsi con i nuovi amici. Tutti lo avevano accolto benevolmente, fatta eccezione per Gale che non riusciva a renderselo simpatico. Non che, comunque, si sforzasse molto in tal senso.

Non capiva perché, ma Steve gli dava sui nervi e, soprattutto, non capiva cosa gli altri trovassero di tanto speciale in lui.

Non aveva stile, era privo di fascino e non ci sapeva fare. Inoltre era troppo appiccicoso. Da quando era entrato nel locale, Gale lo aveva osservato per cogliere ogni sua mossa e lo aveva visto posare la mano sulla spalla di Randy per ben tre volte.

Lo aveva visto sorridergli come un perfetto idiota almeno una decina di volte, e sfiorargli la mano dodici volte. Sì, erano dodici, le aveva contate, e non capiva perché Randy glielo permettesse. In fondo erano solo amici, non c'era nulla tra loro. Perché era ovvio che fossero solo amici. Sarebbe stato pazzesco anche solo pensare che tra loro potesse esserci qualcosa di più!

Mentre lo esaminava con troppo interesse, la voce di Candy lo distolse dai pensieri che lo turbavano.

«Ciao bellezza, niente caccia stasera?» chiese incuriosita.

«Caccia? Di che parli?» domandò Gale con poca partecipazione, perché troppo preso a osservare Randy, ma la risposta di Candy lo riportò alla realtà.

«Di solito a quest'ora punti la preda, alzi il tuo favoloso culo dalla seggiola e vai ad agguantarla per condurla nella tua tana e scoparla fino al mattino... ecco di che parlo», replicò lei con assoluta onestà, ma Gale si limitò a scrollare le spalle.

«Stasera non mi va di rimorchiare, non c'è nulla di appetibile. Solo racchie o poppanti, niente di scopabile».

Candy osservò le ragazze presenti lasciandosi sfuggire un sorriso compiaciuto. Erano una più bella dell'altra e non facevano che guardare Gale in attesa di un suo gesto, pronte a gettarsi ai suoi piedi per donargli anima e corpo, ma lui non sembrava essersi accorto di nessuna di loro. Dal momento in cui Randy aveva messo piede al locale, aveva incatenato lo sguardo su di lui come fosse ipnotizzato, e non lo aveva più distolto con sommo piacere di Candy che, girandosi verso il bar, ordinò una birra e iniziò la recita.

«Secondo te quei due stanno insieme?» chiese indicando Randy e Steve, come se volesse iniziare una conversazione casuale.

Subito Gale afferrò il proprio bicchiere e lo accostò alle labbra. Sembrava che Candy riuscisse a leggergli nella mente ponendo domande che lo infastidivano, e non riuscì a trattenersi dal rispondere con tono sgarbato.

«Che cazzo ne so? E poi perché dovrebbero stare insieme? Neanche lo conosce».

Candy evitò di sorridere alla sua risposta, che sembrava la tipica frase pronunciata da un innamorato geloso, e proseguì la recita. Fingendo disinteresse ribadì ciò che entrambi sapevano e che pareva l'attore avesse volutamente rimosso.

«Si conoscono da parecchio tempo. Non ricordi? Steve ha detto che si sono incontrati durante le riprese del terzo episodio», gli rammentò con innocenza.

«E per quanto si sarebbero frequentati in quel periodo? Cinque minuti? Giusto il tempo di girare la scena! E tu lo chiami conoscersi?» ribatté Gale stizzito portando di nuovo il bicchiere alle labbra. La conversazione lo stava innervosendo e sperò terminasse in fretta, ma Candy era di tutt'altro avviso. Gale iniziava a mostrare evidenti segni di gelosia e non gli avrebbe dato tregua.

«Veramente, in quell'occasione sono usciti insieme, me l'ha detto Peter».

Le sue parole rischiarono di far strozzare Gale che, posato il bicchiere sul bancone, cercò di riprendere fiato.

Come Nasce Un AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora