18.

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1

Staccandosi dall'intimo abbraccio con cui cingeva Gale, Candy si voltò e vide Randy fermo a pochi passi con le braccia incrociate al petto.
«Potrei sapere cosa succede?» chiese il giovane arcuando un sopracciglio.
«Succede che il tuo ragazzo è un coglione», replicò Candy furiosa. «Fatti dare una chiave da Terence, portalo sopra e mettilo a letto», disse accostando una mano alle labbra. «Io devo andare a vomitare».
«Anch'io... dovrei vomitare», farfugliò Gale, imitando il gesto di Candy per pulirsi le labbra. «Mi hai baciato!» asserì con disgusto. «È stato come se mi avesse baciato mia sorella... Dio... che schifo!»
«Se pensi che io mi sia divertita, ti sbagli», replicò Candy. «E ora vai a letto prima che ti prenda a calci in culo».
Allontanandosi, Candy imprecò ad alta voce mentre Randy additava Gale.
«Vedi di non muoverti», lo minacciò. «Ora vado da Terry e poi ti porto a letto, e domattina mi dirai che cazzo è successo stasera».
Gale si poggiò allo stipite della porta e appena Randy riapparve lo seguì docilmente fino all'ascensore, cercando di mantenersi in equilibrio.
Raggiunta la camera, faticosamente si spogliò per lasciarsi cadere sul materasso e solo pochi secondi più tardi Randy sentì il suo respiro farsi pesante, segno che si era addormentato.
Con calma anche lui si tolse gli abiti e si sdraiò al suo fianco. Non sapeva cosa fosse successo, ma avrebbe atteso pazientemente l'indomani per conoscere la verità che, temeva, non gli sarebbe piaciuta.


2

«Svegliaaaaaa!»
Candy aprì le imposte facendo entrare i raggi del sole che colpirono in pieno volto Gale.
«Spegni la luce», si lamentò l'uomo nascondendo la testa sotto il cuscino. «E... non urlare», mormorò premendo le mani sul morbido guanciale per attutire i rumori ma Candy, indirizzata un'occhiata a Randy che si era alzato per andare in bagno, si avvicinò al letto e strappò il cuscino con cui Gale si proteggeva.
«Alzati!» urlò a pochi centimetri dal suo orecchio facendolo imprecare.
«Cazzo, Candy... abbi pietà», piagnucolò l'uomo mettendosi seduto.
«Pietà?» domandò lei mostrando un'espressione furiosa. «È già buona se non ti sego l'uccello, e ora vai a lavarti. Puzzi».
Senza discutere Gale si diresse verso il bagno dove c'era Randy che si stava facendo la doccia. Notata la sua espressione poco amichevole, decise che non fosse il momento opportuno per proporgli una sveltina.
Spogliandosi attese che avesse finito e appena lo vide afferrare l'asciugamano si infilò sotto il getto d'acqua calda. La mattinata era iniziata male e sapeva che il peggio doveva ancora arrivare.
Terminata la doccia, si asciugò con calma, indossò gli abiti puliti che Candy gli aveva portato e raggiunse la stanza dove l'amica lo stava aspettando seduta sul divano accanto a Randy.
«Bella giornata», esordì sorridendo.
«Bella giornata un cazzo!» replicò Candy che non sembrava dell'umore giusto per le sue battute. «Siediti, dobbiamo parlare».
E senza discutere Gale si sedette sul letto pronto per essere lapidato.


3

«Che mi sono persa?» chiese Melinda passando un panno umido sul bancone del bar. «Ho visto Candy prendere il pass per le camere e salire le scale come una furia».
Terence, che stava sorseggiando il caffè, si sedette di fronte a lei e posò la tazza.
«Ieri Gale si è ubriacato, e per salvarlo dagli artigli di Sally, la nostra adorabile rossa ha dovuto baciarlo».
Melinda storse le labbra.
«Un bacio vero?» chiese incredula.
«Con tanto di lingua», annuì Terence. «Mi ha spiegato che Sally aveva iniziato a fare supposizioni sulla sessualità di Gale e per stroncare sul nascere ogni possibile pettegolezzo le ha fatto credere che si amano e l'ha baciato di fronte a lei».
Melinda smise di strofinare il bancone e sorrise.
«Immagino che a Sally non sia piaciuto lo spettacolo».
«Immagini bene. La stronza è andata via incazzatissima, rischiando di travolgere Randy».
«Randy era presente?» chiese Melly incredula.
«È arrivato in tempo per assistere al bacio mozzafiato e in questo momento è con Gale nella camera che usano per i loro giochini», dichiarò Terence sorridendo.
«Oh, cavolo... non vorrei essere nei panni di Gale... sono certa che il suo risveglio non sarà piacevole».
«Già», annuì Terence cercando di apparire serio. «Credo che Candy e Randy faranno a gara per cavargli gli occhi».
Incapace di trattenersi, i due amici iniziarono a ridere divertiti certi che per il povero Gale si prospettasse un pessimo inizio di giornata.


4

Candy afferrò la mano di Randy e gliela strinse. Mentre Gale era sotto la doccia gli aveva spiegato il motivo del bacio, ma lui l'aveva rassicurata. Non aveva pensato neppure per un secondo che lo stesse seducendo. Sapeva che il loro amore era di tipo fraterno, era solo preoccupato per la presenza di Sally al locale e per quello che sarebbe potuto accadere se lei non fosse intervenuta e con apprensione si preparò ad ascoltare le sue parole.
«Hai ancora il cervello annebbiato dai fumi dell'alcool o possiamo parlare?» la sentì domandare a Gale mentre gli rivolgeva un'occhiata assassina.
«Possiamo parlare», rispose Gale a disagio.
«E allora parla! Hai qualcosa da dire riguardo a quello che è successo ieri?»
Gale chinò il capo guardando le proprie mani poggiate sulle gambe. Mentre era sotto la doccia, gradualmente erano riaffiorati i ricordi di quanto successo la sera prima e si sentiva un perfetto imbecille.
«Due cose», disse con voce ferma alzando la testa. «La prima è: grazie!»
Osservando Candy storse le labbra.
«Se tu non fossi intervenuta, avrei mandato Sally a farsi fottere, ammettendo che preferisco il culo di Randy al suo... in meno di dieci minuti la strega avrebbe dato la notizia in pasto alla stampa e la produzione mi avrebbe licenziato», dichiarò mestamente.
«E probabilmente anche Randy avrebbe seguito lo stesso destino», dichiarò Candy con tono severo. «I Britin piacciono al pubblico, e non può esserci l'uno senza l'altro... ricordalo, la prossima volta che decidi di comportarti come un idiota».
«Lo ricorderò», sorrise Gale a disagio.
Candy aveva ragione. Il pubblico aveva iniziato ad amare la coppia "Brian / Justin" e l'uno senza l'altro non avrebbe mai ottenuto il suo favore. La sorte degli attori era dunque legata a quella dei personaggi interpretati.
«La seconda cosa che volevi dire?» lo incalzò Candy e Gale scosse la testa.
«Che sono un coglione», ammise convinto, mentre l'amica annuiva.
«D'accordo con te», replicò lei. «E ora spiegaci perché ti sei ubriacato. Per quale motivo hai rischiato di mandare a puttane la tua carriera e quella di Randy?»
Gale si passò le mani sul viso sospirando.
«Che sono un coglione l'ho già detto?» chiese mortificato.
«Sì» rispose Candy.
«E che sono un coglione geloso?»
Fissando lo sguardo sul volto di Randy, Gale storse le labbra.
«Prima di conoscerti non ero mai stato con una persona per più di una notte e non volevo sentire parlare di relazioni, ma solo di divertimento. In questo ero molto simile a Brian, ma poi sei arrivato tu e... cazzo... tutto è cambiato».
«Oddio, una dichiarazione d'amore... faccio portare una bottiglia di champagne?» chiese Candy per aiutarlo, vedendolo in difficoltà.
«Stai zitta e fammi finire», la riprese Gale, lieto del suo intervento. Non era bravo a esprimere i sentimenti e non voleva sembrare, oltre che coglione, anche patetico e l'ironia dell'amica serviva per attenuare l'atmosfera in modo che non divenisse troppo pesante.
«Ogni volta che ti vedo con Fabrizio, non riesco a impedire alla mia mente di chiedersi cosa accadrebbe se un giorno tu trovassi qualcuno che rappresenti per te ciò che Ethan rappresenta per Justin: un ragazzo che non debba costringerti a vivere una storia clandestina. Che possa farti regali e baciarti all'angolo della strada senza preoccuparsi di essere visto».
«Perché non me ne hai mai parlato? Perché non mi hai mai detto nulla?» chiese Randy perplesso.
In effetti, da quando avevano iniziato la relazione, non avevano mai parlato seriamente della vita clandestina cui erano obbligati. Si nascondevano perché sapevano che dovevano farlo, ma l'argomento non era mai stato affrontato e Gale aveva iniziato a sentire il peso della colpa, ma si era tenuto tutto dentro fino alla sera prima, quando le sue insicurezze erano esplose rischiando di fare un disastro.
Per fortuna, Candy non era solo uno splendido Cupido, ma anche il suo Angelo Custode e aveva risolto il casino prima che succedesse l'irreparabile.
«Perché non sapevo cosa dire», ammise Gale scrollando le spalle. «Se sei costretto a nasconderti la colpa è solo mia e».
«Hai ragione, sei davvero un coglione», lo interruppe Randy. «Io non sono Justin. Io sono una persona vera e so come va il mondo. So che la nostra relazione, per ora, deve restare segreta e non mi faccio le seghe mentali che ti fai tu... e non capisco come tu possa aver pensato una cosa simile».
«Perché sono un coglione innamorato e ho paura di perderti».
Trascorsero alcuni secondi di silenzio, finché Candy non lo infranse.
«Oh, Gale, una dichiarazione d'amore bellissima... ho le lacrime agli occhi per la commozione», ironizzò, conscia che quelle poche parole avessero incendiato il cuoricino del suo dolce Cucciolo.
«Fottiti Candy», replicò Gale, lieto che fosse di nuovo intervenuta per rendere l'atmosfera meno pesante e dare a Randy il tempo per riprendersi e rispondere.
«Non mi perderai», riuscì finalmente ad articolare il giovane attore. Era commosso. Raramente Gale ammetteva di essere innamorato di lui. Non era un uomo avvezzo ai sentimentalismi ed era raro che si lasciasse andare.
«Basta, o mi farete piangere sul serio», s'intromise Candy mettendo entrambe le mani sul cuore e sospirando. «Ora, però, leviamo le tende... dovete andare a lavorare».
Alzandosi porse la mano a Randy che l'afferrò e gli stampò un bacio sulla guancia.
«Ti voglio bene Cucciolo», gli sussurrò stringendolo, poi si voltò per additare Gale. «E tu», iniziò minacciosa. «Se ti comporti da coglione un'altra volta, giuro che ti castro... parola di scout», terminò con un'espressione che lo fece sorridere.
«Prometto», dichiarò Gale alzando una mano, mentre con l'altra si copriva l'inguine. «Non farò più nulla di tanto idiota».
«Ti conviene», fu la replica piccata di Candy che mise fine alla discussione e ridendo abbandonarono insieme la stanza. La situazione, almeno per il momento, era risolta.


Continua







Hi girls,
altro capitoletto piccolo, piccolo.
A brevi passi la storia procede. C'è stato il chiarimento. Gale ha finalmente ammesso le sue paure e i suoi sentimenti e... e non penserete che d'ora in poi andrà tutto bene? Ma no che non lo pensate. Ormai mi conoscete...

E come sempre, dopo aver chiesto: "Vi è piaciuto il capitolo?" e aver scritto: "Spero di sì!", vi lascio con i doverosi ringraziamenti:
GRAZIE a chi legge, a chi ricorda a chi preferisce.
Un GRAZIE immenso a chi trova cinque minuti per un graditissimo commento.
Per il prossimo capitolo mi sa che dovrete aspettare almeno una settimana, perché non credo di farcela prima.

Kisses, mindy.

-5.

Come Nasce Un AmoreWhere stories live. Discover now