12.

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1

Gale chiuse la porta e si voltò verso l'ospite inaspettato. Susy era ferma nell'atrio e lo osservava divertita.
«Di tutte, la sua è l'espressione più spassosa che abbia mai visto quando incontro qualcuno che conosce mio fratello», dichiarò la ragazzina sorridendo. «Ci somigliamo molto, lo dicono tutti», aggiunse, per evidenziare una situazione che si presentava spesso e Gale finalmente smise di osservarla. Era curioso di conoscere il motivo della sua visita e la invitò ad accomodarsi.
Susy attese che l'uomo si dirigesse verso il soggiorno e lo seguì.
Varcata la soglia dell'enorme stanza, studiò l'ambiente poi, a passo deciso, si avvicinò al divano e si sedette accavallando le gambe in attesa che il padrone di casa le rivolgesse la parola.
«Posso offrirti qualcosa? Un succo di frutta?»
Susy si lasciò sfuggire un sorrisetto scaltro. «Ce l'ha alla pesca?» chiese, vedendo Gale indaffarato a cercare nella dispensa.
L'uomo spostò alcune bottiglie osservando le poche bevande analcoliche e dopo pochi attimi riemerse dalla caccia al tesoro stringendo nella mano una confezione da sei di succhi alla pesca. La girò per trovare la scadenza, temendo che fosse buona solo per l'immondizia, invece la fortuna lo aveva assistito, il succo era ancora bevibile.
Agitò il contenuto della bottiglietta, lo versò nel bicchiere aggiungendo del ghiaccio e lo porse alla ragazzina.
«Grazie, pensavo avesse solo liquori in casa», ammise sarcastica afferrando il bicchiere. «Forse mi sono lasciata fuorviare da Brian», aggiunse mentre avvicinava la bevanda alle labbra per berne un sorso.
Sedendosi sul divanetto di fronte a lei, Gale la osservò per pochi secondi, la somiglianza con Randy era impressionante, ma cercò di non farsi distrarre.
«A cosa devo la tua visita?» chiese curioso.
Sapeva che Randy aveva una sorella più giovane, ma mai avrebbe pensato di trovarsela nel soggiorno, invece la ragazzina era lì, seduta sul suo divano che beveva tranquilla un succo di pesca.
Era chiaro che le vacanze di Randy fossero terminate e che fosse rientrato per riprendere il lavoro, com'era chiaro che la ragazzina l'avesse accompagnato. Ciò che non era chiaro, era perché la biondina si trovasse a casa sua ed era giunto il momento di scoprirlo.
In attesa che rispondesse alla domanda, la vide posare il bicchiere sul tavolino di fronte e avvertì un brivido. Il suo sguardo era identico a quello di Randy e sapeva scavare nel profondo.
«Per una vicissitudine che non sto a spiegarle», rispose Susy con serietà. «A proposito, posso darti del tu?»
Gale annuì portando alle labbra il bicchiere di whisky, sentire una mocciosetta dargli del tu era l'ultimo dei suoi problemi e Susy riprese a parlare.
«Dicevo, per una strana storia che non sto a raccontarti, mi sono trovava a casa di un'amica e ho visto i primi episodi di Queer as folk, nonostante avessi promesso a mio fratello che non lo avrei fatto. Quando si tratta della sua famiglia, Randy diventa di una timidezza imbarazzante e ha preteso che né io, né i nostri genitori, vedessimo il telefilm. Purtroppo a me è successo e quando gliel'ho confessato, invece di arrabbiarsi mi ha accordato il permesso di vedere anche i restanti episodi, l'importante era che non ne parlassi con lui», ammise seria ma subito sul suo volto apparve un sorriso malizioso che le fece brillare gli occhi vispi. «O meglio, con lui posso parlare di tutto, tranne delle scene riguardanti Brian e Justin, su quelle c'è il veto».
La sua espressione scaltra fece sorridere anche Gale che iniziò a provare simpatia per lei e in silenzio attese che continuasse a parlare.
«Io sono molto curiosa e dopo aver visto il telefilm ho sperato di poter conoscere le persone con cui Randy lavora. Grazie alle video chiamate con Candy ho conosciuto Hal e Peter», affermò euforica e Gale si fece sfuggire un sorriso. Non sapeva il motivo, ma era certo che il nome della rossa sarebbe venuto fuori.
Notata la sua espressione divertita, Susy decise di approfondire l'argomento. In fondo era andata a casa sua per studiarlo, registrare ogni sua emozione e capire se potesse essere l'uomo perfetto per il suo adorato fratello.
«Quando Randy è tornato a casa per le vacanze mi ha parlato delle persone incontrate a Toronto. Sentendo i suoi racconti ho capito che gli mancavano e così li ho contattati. È stato sufficiente un computer e una webcam. Lui era felice ed io ne ho approfittato per conoscere la sua seconda famiglia».
Gale annuì divertito alla sua determinazione e continuò ad ascoltarla senza perdere neppure una sillaba.
«Siccome la scuola è finita, ho convinto Randy a ospitarmi. Passerò i prossimi tre mesi qui così potrò incontrare Candy, che è una persona meravigliosa, e tutti gli altri membri del gruppo».
Terminata la prima parte del lungo monologo, Susy bevve l'ultimo sorso di succo e si profuse in un sorriso aperto, solare, di quelli che Gale aveva visto fare solo a Randy e che gli procurò una fitta dolorosa allo stomaco.
Registrata la sua espressione, Susy decise di terminare il racconto per passare oltre.
«Oggi Randy mi ha accompagnata a fare spese e mi ha mostrato la casa di Candy. Sulla via del ritorno siamo passati di fronte alla tua villetta e abbiamo visto che le serrande erano aperte e così, quando è stato contattato per recarsi allo Studio, siccome mi annoiavo ho deciso di venire qui per conoscerti».
Alzando le spalle, con un'espressione innocente sul visetto angelico, aggiunse la prima frase a effetto studiata per sondarlo. «Volevo incontrare l'uomo che ha fatto innamorare mio fratello», affermò candidamente rivolgendogli uno sguardo attento, pronta a cogliere la sua reazione e le parve di vederlo scosso, anche se non era facile riuscire a leggere in quegli occhi così profondi. Attese solo pochi secondi e proseguì per dare un senso diverso alle parole volutamente ingannevoli. «Ovviamente mentre recita il ruolo di Justin», precisò sorridendo ingenuamente e Gale evitò di commentare. Avvicinate le labbra al bicchiere bevve un piccolo sorso di liquore. Susy lo incuriosiva. Dietro l'aspetto angelico si celava un caratterino imprevedibile e sfrontato e lui voleva scoprire fino a che punto però, prima di continuare, c'era una questione in sospeso da risolvere.
«Tuo fratello sa che sei uscita da sola per venire qui?» le chiese, ma Susy si fece seria, incrociò le braccia al petto e lo osservò mostrandosi infastidita dalla sua domanda.
«Ho diciassette anni, non ho bisogno di un baby-sitter se voglio uscire», rispose impettita sicché Gale si lasciò sfuggire una risata divertita, sicuro che Susy avrebbe dato filo da torcere a chiunque, primo tra tutti Randy che avrebbe dovuto controllare la sua vivacità per ben tre mesi.
«Sai che tuo fratello s'incazzerà se quando torna non ti trova?» le disse serio, ma Susy alzò le spalle sfoggiando un sorriso furbetto che la faceva apparire ancora più graziosa.
«Gli ho lasciato un messaggio in cui spiego che sono uscita per fare un giro», replicò serena e lasciò cadere l'argomento per guardarsi attorno. Aveva una missione da compiere che doveva essere portata avanti senza distrazioni.
«È molto bella la tua casa», affermò, mentre pensava al prossimo tassello che avrebbe inserito nella conversazione per portare Gale sempre più vicino alla meta che si era preposta. «Però mi piace di più il loft di Brian. Pensavo che vivessi in un posto come quello», ammise divertita. «Temo che la mia fervida fantasia si sia fatta fuorviare dal serial, perché non riesco a immaginarti diverso dal personaggio che interpreti. Mi piacerebbe se mi parlassi di Brian e Justin, visto che da Randy non saprò mai nulla».
In attesa di un cenno d'assenso, Susy rimase in silenzio giocherellando con la piccola fedina infilata sul pollice, come se stesse riflettendo su qualcosa di fondamentale, poi si abbandonò a una risata cristallina che le fece brillare gli occhi.
«Mi chiedo come possa Randy recitare quelle scene davanti a tutti gli addetti ai lavori e poi, se io gli domando qualcosa, diventa rosso come un pomodoro, biascica stronzate e mi intima di tacere... a volte non lo capisco, accidenti alla sua timidezza».
Gale si lasciò sfuggire l'ennesimo sorriso divertito immaginando Randy intento a sfuggire a quel piccolo demonio.
Susy assomigliava molto a Candy. Stessa esuberanza, stessa curiosità, stessa intraprendenza. I prossimi tre mesi sarebbero stati davvero duri per il povero Randy, sicuramente le due donzelle lo avrebbero fatto impazzire.
Mosso a pietà decise di andargli in soccorso. Per evitare che la sorellina lo sommergesse di domande indiscrete, decise che avrebbe risposto a ogni suo quesito riguardante il telefilm, o meglio, riguardante i personaggi principali.
«Immagino tu sia una fan sfegatata del piccolo Justin», le chiese per iniziare la conversazione.
«Ovvio! È mio fratello a interpretarlo, ed io sono la sua fan numero uno», asserì Susy, senza nascondere l'orgoglio che provava nel sapere che proprio a Randy fosse stata assegnata la parte del co-protagonista. «Però mi piace moltissimo anche Emmett», aggiunse seria e Gale sorrise alla sua onestà. Un'altra avrebbe detto che Brian era il suo personaggio preferito trovandosi a casa di chi lo interpretava, ma lei non era come le altre, ormai l'aveva capito e incuriosito continuò la conversazione.
«E Brian non ti piace?»
Susy sfoderò di nuovo il sorriso alla Sunshine, che era una continua pugnala nel cuore di Gale, e poi rispose sincera.
«Ovvio che mi piace! Piace a Justin, vuoi che non piaccia a me? È un personaggio complicato che nasconde un'anima pura, sotto tutta quella spavalderia e bastardaggine, e con Justin forma la coppia televisiva più bella degli ultimi anni».
Gale la ascoltò interessato e lei proseguì contenta perché stava per inserire un nuovo tassello che l'avrebbe condotta sempre più vicina alla meta.
«Mio fratello è un ottimo attore e interpreta Justin in modo magistrale e tu sei bravo quasi quanto lui, insieme siete perfetti».
Gale di nuovo sorrise; Susy non aveva peli sulla lingua, diceva ciò che le passava per la testa senza nascondersi dietro frasi preconfezionate solo per ottenere favori dall'interlocutore.
«Hai ragione», annuì Gale. «Tuo fratello è davvero un ottimo attore e se Justin piace tanto è merito suo e della sua enorme bravura».
Susy cercò di mantenere un'espressione distaccata, anche se sentiva che ogni frase pronunciata era un piccolo passo verso ciò che sperava fosse la felicità per il fratello e si apprestò a continuare il gioco avendo cura di non sbagliare nemmeno una mossa.
«Quando ho visto Brian baciare Justin ho provato una forte emozione, sembrava così vero», sussurrò con voce sognante. «È facile pensare che voi vi amiate realmente perché siete così credibili, sembrate davvero una coppia».
Prima che Gale potesse replicare alle sue parole, sospirò delusa. «Ora che ti ho conosciuto ammetto che mi piacerebbe se mio fratello trovasse un ragazzo come te», ammise con innocenza per sospirare di nuovo. «Peccato tu sia etero».
Le brevi affermazioni pronunciate a raffica, per impedire a Gale di ribattere, avevano dato buon esito perché l'attore sembrava scosso, incerto su cosa dire, incapace di annuire o dissentire e Susy si compiacque di sé. Aveva gettato l'amo ed era certa che Gale avrebbe abboccato, però doveva avere pazienza e procedere a piccoli passi per non rovinare tutto e, fingendo poco importante l'affermazione appena pronunciata, abbandonò l'argomento per parlare d'altro.
«Dopo Justin il mio preferito resta Emmett. Spero non ti dispiaccia se non faccio parte delle donzelle che ti adorano perché sei così bello e sexy».
Gale parve non aver udito l'ultimo commento, perché troppo impegnato a riflettere sulle sue parole e lei, nascondendo un sorrisetto vittorioso, riprese a elogiare le grandi doti artistiche di Randy, oltre alla simpatia di Peter, certa che entro fine serata Gale sarebbe stato in suo potere.


2

Randy, tornato a casa, intuì immediatamente che qualcosa non andava. C'era troppo silenzio.
Gli bastò un'occhiata veloce al soggiorno per avere conferma ai suoi timori. Susy non c'era e un foglio era appoggiato sul tavolo. Con passo deciso si avvicinò per leggerlo, immaginando che non avrebbe gradito ciò che vi era impresso.
Agitato, lo afferrò e scosse il capo incredulo. Un giorno, un solo giorno e già iniziavano i guai.
Non bastava Candy? No! Anche Susy aveva deciso di fargli da Cupido.
Si rigirò il foglio tra le mani e poggiò la testa sul tavolo disperato per l'intraprendenza della peste che si era portato in casa e rilesse il bigliettino con attenzione.

"Ciao fratellone!
Stai calmo, sorseggia una camomilla e non ti arrabbiare per ciò che sto per confessarti: sono andata a conoscere Gale.
Sai che ti adoro, ma se qualcuno non dà una spintarella alla tua vita sentimentale, non se ne esce.
Ho capito che sei innamorato di quella stupenda e sexy creatura che interpreta mister Kinney, e sono certa che anche lui lo sia di te quindi sono andata a casa sua per appurarlo.
Tu mi conosci e sai che non farei mai nulla per farti soffrire, o metterti in imbarazzo, devi solo fidarti di me.
PS: non venire a prendermi, mi faccio riaccompagnare da Gale, quindi vedi di farti bello che ti porto il tuo principe azzurro direttamente a domicilio, poi deciderai tu che farci, anche se io un'idea ce l'avrei, ma credo tu non voglia sentirla.
Ti abbraccio.
La tua pestifera sorellina che ti vuole tanto bene"

Randy posò il bigliettino sul tavolo e guardò l'ora. Mancava poco alla cena, Susy sarebbe arrivata presto ed era certo che non sarebbe stata sola, sicuramente Gale sarebbe stato con lei.
Si alzò e si diresse verso il bagno dove si soffermò a guardare la propria immagine riflessa nello specchio.
La sorellina gli aveva scritto di farsi bello per il suo principe azzurro.
Sorrise tristemente. Non desiderava altro che Gale diventasse il suo principe azzurro, ma temeva che l'uomo avesse preso tutt'altra decisione durante i quattro mesi lontani e temeva che quella sera tutto sarebbe finito ancora prima di iniziare.
Velocemente si spogliò e s'infilò nella doccia, aveva trascorso il pomeriggio allo studio e sentiva la necessità di rilassarsi.
Aprì il rubinetto e l'acqua scese tiepida scivolando sulla sua pelle. L'idea di rivedere Gale lo inquietava. Ancora qualche istante e avrebbe scoperto se la sua vita sarebbe cambiata in meglio o in peggio.


3

Per tutto il pomeriggio Susy continuò a parlare di Brian e Justin, di Emmett e Debbie, degli episodi che erano già stati registrati, e che lei non aveva ancora visto, e il tempo trascorse in fretta.
Con entusiasmo ascoltò i vari aneddoti di Gale riguardo le scene più imbarazzanti che aveva registrato con Randy, soppesando ogni sua parola.
Era riuscita a condurlo dove voleva, lo aveva spinto a svelare i retroscena del telefilm, ciò che era accaduto tra i vari attori e soprattutto i momenti esilaranti tra lui e il fratello, e ascoltando i suoi racconti lesse tra le righe la stima che nutriva per Randy e qualcosa che andava ben oltre l'affetto tra amici.
Quando Gale le parlò dell'ultimo episodio, lo ascoltò estasiata immaginando il fratello volteggiare tra le sue braccia.
«Vorrei vederlo», disse sognante. «Sono sicura che eravate bellissimi in abito da sera», replicò emozionata. Immaginare il fratello ballare teneramente abbracciato all'uomo che amava l'aveva commossa.
Anche Gale, al ricordo di quel particolare momento, sorrise e rifletté su ciò che aveva provato recitando quell'episodio.
Era la prima volta che Brian si comportava in modo romantico con Justin e lui aveva percepito strane emozioni girando la scena. Gli era piaciuto stringere il collega tra le braccia e volteggiare con lui per concludere il ballo con un bacio passionale. Si era sentito bene. Erano stati attimi intensi di cui conservava un bel ricordo.
Susy percepì che il silenzio sceso tra loro avrebbe potuto essere usato per la successiva mossa e ne approfittò.
«Io sono solo una ragazzina romantica, ma mi piacerebbe se mio fratello trovasse davvero un ragazzo che lo ama come Brian ama Justin», confessò Susy mentre Gale la osservava incuriosito. Era la seconda volta che accennava a un fidanzato per Randy e non capiva il motivo per cui se ne preoccupasse tanto.Lui sapeva che il collega non era single. Ricordava bene il giorno in cui lo aveva visto con Steve nella camera d'albergo e gli parve strano che Susy desiderasse per lui qualcosa che già aveva. Possibile che non sapesse di Steve?
L'idea che Randy non le avesse parlato di lui perché non era così importante gli sfiorò la mente e avrebbe inoltre spiegato l'incontro che aveva avuto con il collega poco prima della sua partenza.
In quella particolare occasione Randy gli aveva detto di prendere una decisione su ciò che avrebbe voluto essere, e sembrava anche pronto a fare sesso con lui. Ricordava bene mentre gli sbottonava i jeans e ricordava le sensazioni che aveva provato, l'eccitazione e il desiderio di andare fino in fondo. Però Randy alla fine se n'era andato. Non c'era stato nulla tra loro, nemmeno un bacio. Probabilmente lo aveva solo provocato per fargli capire ciò che aveva perso e se non aveva detto di Steve a Susy, non significava che non fosse importante.
Notando che la ragazzina lo stava guardando con espressione triste scacciò i pensieri in cui si era lasciato trascinare per cercare di rassicurarla.
«Non devi preoccuparti per la vita sentimentale di tuo fratello. Ha un ragazzo, e credo sia felice con lui», la informò malinconico poiché incapace di togliersi dalla mente l'immagine di Randy semi nudo abbracciato a Steve.
«Mio fratello ha un ragazzo?» ripeté Susy fingendosi stupita. Candy le aveva raccontato di Steve ed era venuto il momento di vedere fino a che punto Gale fosse turbato dalla presunta relazione con Randy.
«Si chiama Steve! Non te ne ha parlato?»
«Credo ti stia sbagliando perché se Randy avesse un ragazzo io lo saprei. Chiunque sia questo Steve non è il suo fidanzato, magari un amico, ma non un fidanzato», ribatté sicura di sé e abbandonò l'argomento fissando lo sguardo sull'orologio che portava al polso. «È tardi, devo tornare a casa altrimenti Randy potrebbe iniziare a preoccuparsi», dichiarò alzandosi dal divano sperando che Gale avesse abboccato all'amo.
Gli aveva messo una pulce nell'orecchio riguardo a Steve e sperò che smettesse di mentire a se stesso e si facesse avanti.
«Hai intenzione di andare in giro a quest'ora da sola?» chiese Gale vedendola dirigersi verso la porta.
«Certo, non sono una sprovveduta e non accetterò passaggi da sconosciuti», replicò Susy afferrando la maniglia, ma Gale la fermò.
«Stai qui da brava per cinque minuti, mi faccio una doccia veloce e ti accompagno».
Susy avvertì il cuore accelerare e frenò a stento un sorriso compiaciuto mentre annuiva.
«Ok», rispose con tono scazzato tipico degli adolescenti e lasciando cadere la borsetta, che si era messa in spalla, si sedette sulla panca vicino all'uscio accavallando le gambe mentre Gale scompariva in bagno.
Quando sentì l'acqua scorrere, finalmente si lasciò sfuggire un sorriso allegro. Gale si era offerto di accompagnarla a casa, ma gli sarebbe bastato uscire, invece aveva sentito la necessità di rendersi presentabile. Quando mai uno si fa la doccia solo per dare un passaggio a un'amica?
Senza perdere tempo afferrò il cellulare dalla borsetta e compose il numero di Candy.
«Cucciolina», esordì allegra la donna leggendo il numero apparso sul display e Susy sorrise, le piaceva quel nomignolo.
«Ciao Candy, ho bisogno che tu faccia una cosa per me».
Con calma le spiegò ciò che aveva in mente e al termine del racconto la donna rise divertita.
«Cucciolina sei davvero intraprendente. Gale e Randy non hanno scampo con te».
«Io voglio bene a mio fratello e se Gale è ciò che vuole, allora lo aiuterò ad averlo».
La telefonata non durò molto perché Gale era uscito dal bagno, pronto per accompagnarla a casa e Susy, riposto il telefono nella borsetta, lo osservò compiaciuta, era davvero bellissimo.
Vedendolo afferrare due caschi si alzò per prenderne uno, immaginava che all'attore piacessero le moto e in versione motociclista era ancora più sexy.
Montando sulla sella si strinse al suo corpo sodo, consapevole che presto anche il fratello avrebbe potuto godere di un contatto tanto eccitante.
La prima parte della missione era conclusa, proprio come preventivato, e si compiacque di sé, si era dimostrata un ottimo Vice Cupido.


4

In breve Gale e Susy giunsero a destinazione. Arrivati di fronte all'uscio Susy infilò la chiave nella serratura e in quel momento Gale avvertì una strana morsa stringergli lo stomaco. Non era pronto per entrare in quella casa.
In preda all'agitazione salutò Susy e si girò per allontanarsi. Il suo dovere lo aveva fatto, l'aveva riportata dal fratello sana e salva, ora doveva solo andarsene, ma Susy lo fermò.
«Non puoi lasciarmi così», disse seria. «Ti ho stressato per tutto il giorno e sei stato un vero gentiluomo a sopportare le mie domande quindi il minimo che posso fare è invitarti a cena», dichiarò sorridendo innocentemente e Gale cercò di non farsi incantare dal suo sguardo.
«È stato un piacere conversare con te, ma è meglio che vada», replicò. L'idea di rivedere Randy per chiarire la situazione gli era sembrata grandiosa, almeno finché stava sotto la doccia, ma trovandosi a pochi passi dalla sua realizzazione riusciva solo a pensare ad allontanarsi. Sfortunatamente per lui il progetto di fuga svanì nell'attimo in cui la porta venne aperta e Randy apparve sulla soglia.
Erano quattro mesi che non lo vedeva e ritrovarselo di nuovo di fronte gli fece mancare il respiro.
Il suo sguardo limpido lo colpì in pieno petto. Randy era bellissimo e non poteva più fingere di non provare nulla. Era innegabile che si fosse innamorato di lui, come era innegabile che i sentimenti che provava lo spaventavano a morte.
La voce allegra di Randy lo colse impreparato. Dopo il loro ultimo incontro non sapeva cosa aspettarsi. Credeva che non sarebbe stato felice di rivederlo, tanto più che negli ultimi mesi aveva fatto di tutto per evitarlo, invece Randy era sorridente, come sempre.
«Ciao Gale, noto che hai avuto il piacere di conoscere la mia pestifera sorellina», esordì allegro cercando di mascherare l'emozione. «E sei ancora vivo!» aggiunse continuando a sorridere. «Ti chiedo scusa se ti ha importunato, ma lei è fatta così, è una vera palla al piede», ammise ostentando tranquillità, anche se il suo stomaco si stava contorcendo. Era ansioso di conoscere la decisione di Gale ma, allo stesso tempo, aveva paura. Una paura folle di essere respinto.
Trascorsero alcuni imbarazzanti secondi di silenzio, in cui i due uomini si osservarono senza sapere cosa dire e Susy s'intromise. Non si era data tanto da fare per portare Gale a casa del fratello e permettergli di scappare.
Senza perdere tempo gli afferrò la mano.
«Devi fermarti a cena», lo supplicò con occhioni da cerbiatta cercando di intenerirlo. «Così Randy sarà troppo occupato a discutere con te di lavoro e non passerà tutta la sera facendomi il cazzettone perché sono uscita da sola e perché ti ho rotto le palle».
Siccome Gale era titubante, Susy gli indirizzò un sorrisino innocente. «Ti prego, non mi lasciare in balia dell'orco cattivo... ti prego, ti prego, ti prego!»
Intenerito dalle sue suppliche, Gale si lasciò trascinare nell'appartamento.
Oltrepassando Randy, Susy gli sorrise sorniona facendogli l'occhiolino e, saldamente ancorata alla mano di Gale, si diresse verso il soggiorno, certa che la serata sarebbe stata un vero successo.


5

Lasciato a Randy il compito di preparare la cena, Susy sommerse Gale di domande riguardo le puntate del serial che aveva già visto ottenendo dall'attore la promessa che le avrebbe procurato le registrazioni degli episodi non ancora trasmessi.
Felice, Susy riprese l'interrogatorio e il discorso si fermò spesso sulle scene di sesso girate tra Brian e Justin. Scene che commentò entusiasta ricevendo continue occhiatacce da Randy che arrossiva come un adolescente, mentre Gale si divertiva per nulla imbarazzato dai suoi apprezzamenti. E il tempo passò velocemente.
Al termine della cena sentirono bussare e Randy, aperta la porta, si trovò di fronte Candy.
«Cucciolo sei diventato ancora più bello da quando ci siamo lasciati», urlò la donna stringendolo in un abbraccio mozzafiato e stampandogli un bacio sulle labbra.
«Ma se mi hai visto tutte le sere», replicò Randy e in cambio ricevette l'ennesimo bacio.
«È vero, ma di persona sei più bello», aggiunse Candy strizzando l'occhio, e tirandogli una pacca sul sedere si diresse verso la piccola cucina. «Cucciolina, finalmente posso vederti di persona. Sei bellissima», esordì, mentre Susy sorrideva felice gettandosi tra le sue braccia. Aveva iniziato a volerle bene dal primo istante in cui l'aveva vista attraverso il monitor e poterla finalmente stringere la colmava di gioia. Quando si sciolsero dall'abbraccio affettuoso, Candy si voltò verso Gale. «Allora sei ancora vivo!» esclamò acida. «Pensavo fossi stato inghiottito da un buco nero».
Colta la sua intonazione poco amichevole Gale si alzò e, sfoggiando il classico sorriso da schiaffi che tanto la faceva incazzare, l'avvicinò.
«Anch'io sono felice di rivederti», esordì abbracciandola. «Mi sei mancata tantissimo», aggiunse e Candy si lasciò stringere, felice che fosse lì. Susy ce l'aveva fatta, era riuscita a portarlo a casa di Randy, ora toccava a lei fare la mossa finale.
Trascorsa un'ora dal suo arrivo diede il via all'idea che la biondina le aveva suggerito al cellulare quando si erano sentite.
«Non ricordavo quanto fosse piccolo il tuo appartamento», affermò guardando la camera dove c'era solo un letto matrimoniale. «Dove dormirà Cucciolina?»
«In camera mia, ed io sul divano», rispose Randy, ma Candy scosse la testa perplessa.
«Per tre mesi dormirai sul divano? Non è possibile. Devi avere un aspetto riposato per le riprese, e dormire su un divano può andar bene per un giorno o due, non per tre mesi», dichiarò seria mentre Susy incrociava le dita sperando che la sua idea avesse successo.
«Durante il giorno Susy starà con me perché tu lavorerai, permettimi di ospitarla anche per la notte».
Susy notò l'espressione incerta del fratello e prima che potesse obiettare, iniziò a saltellare euforica alla proposta di Candy che era lei ad aver suggerito.
«Dimmi di sì, dimmi di sì, ti prego fratellone, dimmi di sì».
Randy osservò la camera da letto e il divano su cui erano seduti e dovette convenire che la sua casa non era abbastanza confortevole per ospitarli entrambi.
La casa di Candy, invece, era spaziosa, inoltre Susy sembrava felice all'idea di poter trascorrere le notti con la nuova amica.
Anche se l'idea di separarsi dal piccolo terremoto non lo entusiasmava, decise di acconsentire e in dieci secondi si ritrovò quasi sdraiato sul pavimento poiché Susy si era gettata su di lui per abbracciarlo.
Il suo piano aveva funzionato, ora Randy avrebbe avuto la casa libera per fare ciò che voleva e non avrebbe dovuto preoccuparsi di farle da baby-sitter.
Senza perdere tempo corse in camera per radunare le poche cose che le sarebbero servite per quella notte e dopo cinque minuti tornò con lo zainetto preparato.
«Te ne vuoi andare subito?» chiese Randy malinconico e Susy lasciò cadere lo zainetto e lo abbracciò baciandogli una guancia.
«Non parto per andare in guerra, domani ci rivedremo. E poi tu e Gale avete ancora tanto da discutere sul copione e se noi ce ne andiamo, potrete farlo senza interruzioni», affermò e prontamente si voltò verso Candy, che sorrise alla sua scaltrezza. «A te va bene andare ora?» domandò già conoscendo la risposta.
«Certo Cucciolina, lasciamo che le due star facciano i compiti mentre noi andiamo a divertirci».
Presa Susy a braccetto, Candy si diresse verso la porta e insieme uscirono dall'appartamento lasciando Gale e Randy da soli proprio come Susy aveva programmato.


6

Gale afferrò il pacchetto di sigarette e ne estrasse una. Portandola alle labbra l'accese. Inspirata la prima boccata di fumo, decise fosse giunto il momento per sistemare le cose con il giovane collega e iniziò la conversazione che sperava potesse dargli le risposte giuste.
«Passata bene la vacanza?», domandò cercando di nascondere il turbamento.
«Sì, mi sono divertito molto con la mia famiglia, e tu? Dove sei stato?» replicò Randy.
«Ho passato quattro mesi dandomi alla pazza gioia e scopando ogni ragazza scopabile».
La risposta di Gale arrivò al cuore di Randy come una stilettata. Purtroppo l'uomo aveva deciso di soffocare i propri sentimenti e lui avrebbe accettato la sua decisione, anche se l'idea che tutto fosse finito, ancora prima di iniziare, lo faceva soffrire tantissimo.


7

Candy e Susy, dopo una breve sosta a casa della donna per lasciare lo zainetto della ragazzina, si recarono al locale dove gli altri erano già riuniti in attesa del loro arrivo.
«Sei davvero identica a Randy, tesoro», asserì Melly squadrandola con interesse.
«Il monitor non ti rende giustizia, sei bellissima, come lui», aggiunse Terence e Susy sorrise arrossendo. Terry le piaceva molto e non riusciva a nasconderlo.
Notando la sua espressione estasiata, Candy l'abbracciò ridendo.
«Cucciolina asciuga la bava, il ragazzone appartiene all'altra sponda, lo hai dimenticato?»
«Per un attimo», ammise Susan sorridendo mentre Terence le stampava un bacio sulla guancia indicando l'ingresso.
«Sono arrivati Peter e Hal», la informò. Credo sarai ansiosa di conoscerli.
Indirizzato lo sguardo verso i nuovi arrivati, il sorriso di Susy si allargò, era ansiosa di conoscere tutti loro per sentirsi parte di quella fantastica famiglia che sembrava aver dato tanto a suo fratello.


8

Nonostante fosse scosso dalla risposta di Gale, Randy cercò di fingersi allegro.
«Quindi ti sei divertito parecchio», replicò sereno, mentre la lama conficcata nel suo cuore continuava a premere, entrando sempre più in profondità.
«Ho scopato come un riccio e ho bevuto fino allo sfinimento, quindi dovrei affermare di essermi divertito parecchio», ammise Gale con poca enfasi. «E tu ti sei divertito con Steve?» chiese con calma, senza però attendere risposta. «Sai che quando ho fatto il suo nome a Susy, lei mi ha detto che non lo aveva mai sentito nominare? Secondo lei, Steve non è il tuo ragazzo!» dichiarò sfidandolo. «Che mi dici in proposito?»
Randy scosse la testa mostrando una smorfia. «Steve è un amico di Peter, ingaggiato per fingersi il mio ragazzo e la farsa è stata messa in atto per vedere se ti disturbava», confessò senza distogliere lo sguardo dal suo.
«L'idea è stata di Candy?» chiese Gale torcendo le labbra.
«Sì», annuì Randy.
«E ha coinvolto anche tutti gli altri nella missione due cuori e una capanna?»
Di nuovo Randy annuì e vide Gale stringere i pugni.
«Vuoi sapere se mi sono divertito a scopare tutte quelle ragazze?» chiese l'uomo con tono irritato. «No, non mi sono divertito, perché ogni volta che stavo con loro, vedevo te e Steve in quella cazzo di camera semi nudi, e pensavo che eri tu quello che avrei voluto stringere, ma sapevo che non sarebbe mai successo perché ti avevo allontanato spingendoti tra le braccia di un altro».
La confessione di Gale in un attimo spazzò via ogni paura, ogni tormento, e finalmente Randy trovò la forza di sorridere.
Sentendo il cuore accelerare per l'emozione posò le mani sulle spalle dell'uomo che amava e, alzandosi sulla punta dei piedi, avvicinò le proprie labbra alle sue.
«Più tardi continueremo il discorso», soffiò sulla sua pelle e, senza paura, cercò quel contatto che tanto aveva desiderato.
Le sue labbra si posarono su quelle di Gale per coinvolgerlo in un bacio passionale, un bacio che avrebbe finalmente concesso un po' di pace ai loro cuori innamorati.


Continua









Finalmente il bacio. Nel prossimo capitolo avranno "anche" modo di parlare.
Non ho altro da aggiungere se non i ringraziamenti:

GRAZIE a chi ha inserito la storia tra le preferite:
Chicca_CM - effepi - electra23 - fange69 - FREDDY335 - Hel Warlock - ile16 - Jery_iamaniler - katietta91 - kia982 - KlausDaniel - ladykohana - margotespooky - mela11 - Morgana_ - Nbjd - roby2285 - scarlet73 - silver girl - speranza - SusyJM - Veronica611
tra quelle da ricordare:
BlackCobra - cipi1960 - Court - Jery_iamaniler
o tra le seguite:
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GRAZIE ai lettori silenziosi e a chi lascia un segno del suo passaggio con un breve ma gradito commento.
Un abbraccio.

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