19.

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1

Dopo il fattaccio al locale, Gale rigò dritto. Nei successivi due mesi evitò di ubriacarsi e mantenne un comportamento irreprensibile.
Smise di andare sul set mentre Randy recitava con Fabrizio e non si fece prendere dalla paranoia pensando alla relazione clandestina cui lo stava costringendo, e così terminarono anche le riprese della seconda stagione. Il lavoro era finito e in attesa della terza, rinnovata per quattordici episodi, iniziarono le tanto attese vacanze che riportarono i membri del cast alle rispettive famiglie e anche Randy si preparò per il viaggio.
«La piccola Susy sarà felice di rivederti», disse Gale sdraiandosi sul letto e guardandolo preparare i bagagli.
«Sì, e anch'io non vedo l'ora di abbracciarla», annuì Randy chiudendo la valigia e sdraiandosi accanto a lui. «E tu che farai mentre sarò via?»
«Non ci ho ancora pensato».
«Vieni con me!»
«Che hai detto?» chiese Gale credendo di non aver capito.
«Vieni con me», ripeté Randy sorridendo.
«Stai scherzando, vero?» domandò Gale scuotendo la testa. «E che dirai ai tuoi genitori: mamma, papà, lui è il mio fidanzato».
«Per loro non sarebbe un problema, sanno che sono gay e non si aspettano che porti a casa una fidanzatina, inoltre verrà anche Candy, sareste lì in qualità di amici».
«Non lo so, non vorrei essere di troppo», si giustificò Gale. «È da tanto che non vedi i tuoi famigliari e credo ti vorrebbero tutto per loro».
«Scherzi?» domandò Randy rivolgendogli un'occhiata seria. «Susy sarebbe felicissima. Immagina quante domande potrebbe farti e i miei genitori sarebbero contenti di conoscere l'attore con cui recito... allora? Verrai?»
Gale incrociò le braccia dietro la testa e sorrise.
«Mi piacerebbe riabbracciare quel demonio della tua sorellina», ammise sincero. «E sarei felice di non dover passare tre mesi da solo aspettando che tu e Candy torniate».
«Allora vai a casa e prepara la valigia... domani partiamo».


2

Il taxi si fermò e Susy corse incontro agli ospiti saltando al collo di Randy per sommergerlo di baci.
«Che bello rivederti», urlò al suo orecchio. «Mi sei mancato tanto».
«Calma, sorellina, così mi soffochi», si lamentò Randy cercando di non commuoversi. Anche lui era contento di riabbracciarla.
«Cucciolina, non mi saluti?» domandò Candy sorridendole e lasciando cadere la valigia. «Sei sempre più bella», le disse appena fu tra le sue braccia.
«Anche tu», sorrise Susy baciandola sulla guancia e liberandola dalla stretta. «E Gale?» chiese, guardando oltre le spalle del fratello. «Dov'è il tuo bellissimo fidanzato?»
«Non è venuto».
«Perché?» domandò perplessa.
«Doveva fare qualcosa di più importante», sorrise Randy, cercando di nascondere la tristezza per le vacanze sfumate.
«E cosa può essere più importante che passare tre mesi con te?»
«Partecipare come guest star a un serial che sta riscuotendo parecchio successo», la informò Candy, stuzzicando il suo interesse.
«Davvero?» chiese Susy incuriosita.
«Sì», annuì Randy. «Tempo fa aveva sostenuto un provino e il produttore stamattina l'ha chiamato informandolo che la parte era sua... e così ha accettato».
«E di che si tratta? In quanti episodi sarà presente? Che ruolo reciterà? E dovrà baciare uomini o donne?»
«Quante domande Cucciolina», rise Candy afferrandole il polso. «Che ne dici di farci entrare, così t'informeremo su tutto».
Susy aiutò l'amica a prendere i bagagli e finalmente scortò lei e il fratello verso casa. I prossimi mesi avrebbe aiutato Randy a non sentirsi troppo solo e ne avrebbe approfittato per informarlo circa la sua decisione di frequentare il college a Toronto e convincerlo a ospitarla. I suoi genitori avevano già acconsentito, mancava solo la sua approvazione, ma sapeva che lo avrebbe persuaso.


3

Randy varcò la soglia di casa buttando i bagagli a terra. Le vacanze erano finite ed era tornato a Toronto.
«Spostati, fratellone, non riesco a passare», lo spinse Susy entrando nell'appartamento. «Non ricordavo fosse così piccolo», costatò lasciando cadere le valige.
«Io sì, ed è il motivo per cui vivrai da me», le rammentò Candy scostando entrambi per entrare e accomodarsi sul divano.
«Sei certa che non sia un problema ospitarla mentre sarà qui per studiare?» chiese Randy perplesso.
«Cucciolo, non dirlo neanche per scherzo», sorrise Candy allargando le braccia per indicare l'ambiente. «Non potete vivere insieme in questo buco... Cucciolina ha bisogno di spazio e anche tu... mi fa piacere averla accanto, altrimenti non l'avrei invitata a stare da me», replicò tranquilla alzandosi dal divano. «E ora sistema i bagagli mentre noi andiamo a casa mia. Ci vediamo più tardi al locale. Ho voglia di stringere Melly e Terence».
«E Peter», aggiunse Susy euforica.
«E Peter... ovviamente», sorrise Candy. «Immagino lo spremerai come un limone per sapere tutto su Brian, Justin e l'allegra famigliola di Pittsburgh».
«Immagini bene», ammise la ragazzina ridendo e salutato il fratello la seguì per iniziare la nuova vita a Toronto.


4

«Ma come ti sei vestito?» chiese Susy guardando Randy.
Era trascorsa una settimana dal giorno in cui si era trasferita a Toronto e quella mattina, subito dopo colazione, era uscita per correre da lui.
«Perché?» domandò Randy osservando il suo abbigliamento composto di t-shirt arancio e bermuda a quadretti.
«Ma scherzi? Gale torna oggi e tu lo accogli conciato così?»
Randy allargò le braccia scuotendo la testa.
«E secondo te cosa dovrei indossare? Un frac?»
«Non essere stupido», sorrise Susy afferrandogli la mano e trascinandolo in camera. «Sono certa che nel tuo armadio troveremo qualcosa che possa sostituire l'orrore che indossi... su... muoviti!»
Nonostante le rimostranze di Randy, Susy non si lasciò impietosire e ordinandogli di sedersi sul letto si tuffò nell'armadio per cercare il giusto abbigliamento con cui avrebbe accolto Gale. Dopo quindici minuti Randy indossava un paio di jeans sdruciti, che gli fasciavano le gambe, e una t-shirt bianca aderente che metteva in risalto il suo fisico minuto.
«Ecco!» esclamò Susy osservandolo soddisfatta. «Così sei perfetto e quando Gale ti vedrà, cadrà ai tuoi piedi», sorrise maliziosa strizzandogli l'occhio.
«Levati dalla faccia quell'espressione furbetta, so a cosa stai pensando», le disse Randy arrossendo.
«Sono tre mesi che non vi vedete, e non sto pensando a nulla di strano, ma solo a quello che accadrà appena sarete di nuovo insieme».
«Ebbene... non voglio che tu lo immagini», disse Randy invitandola a uscire.
«Ok, ok», allargò le braccia Susy fingendo di ascoltarlo. «Smetterò di immaginare e chiederò i particolari direttamente a Gale quando avrete finito».
Sentita la sua affermazione, Randy strabuzzò gli occhi facendola ridere divertita.
«Calmati, stavo scherzando, e ora vai a prendere il tuo ragazzo in aeroporto, ci vediamo domani», aggiunse dandogli una pacca sulle spalle e insieme lasciarono l'appartamento per iniziare al meglio la nuova giornata.


5

Gale, pagato il tassista, portò le valige in casa gettandole appena oltre la porta e si avventò sulle labbra di Randy.
«Dio, quanto sei sexy», mormorò sulla sua bocca. «Sono mesi che aspetto questo momento».
Con un gesto veloce gli sfilò la maglietta e subito le sue mani corsero ai bottoni dei jeans per aprirli.
«Il tuo profumo», sussurrò sulla sua pelle. «Quanto mi è mancato».
Randy, eccitato quanto lui, gli posò le mani sul torace marmoreo spingendolo contro la parete.
«Sei troppo vestito, mister Harold», soffiò sulla sua bocca e lo aiutò a togliere la camicia. «Questa non ti serve».
Buttandola a terra gli slacciò i pantaloni. «Anche questi non ti servono», sussurrò eccitato e in breve entrambi si ritrovarono nudi. «Ehi, ma che fai?» chiese infine, sentendosi sollevare da terra.
«Ti porto in camera, poi ti ammanetto al letto e ti scopo per tutto il giorno... che ne dici? Ti piace il mio programma?»
«Lo adoro!»
Chiusa la porta alle proprie spalle, Gale adagiò Randy sul letto e si stese accanto a lui. Mordicchiandogli un orecchio fece correre la mano lungo il suo corpo.
«Sei davvero eccitato», sorrise carezzando la sua durezza. «E molto eccitante».
Ponendosi tra le sue gambe si chinò per catturargli le labbra, mentre lentamente stuzzicava la sua apertura per prepararlo alla lunga giornata di sesso che li avrebbe sfiancati, ma resi immensamente felici.


6

L'indomani mattina lasciato il letto Gale si diresse verso il bagno. Osservando Randy, che ancora dormiva, sorrise. Aveva trascorso tre mesi lontano da lui e gli era mancato tantissimo.
In ogni momento libero della giornata aveva pensato all'attimo in cui lo avrebbe rivisto, abbracciato, amato e ora erano insieme, di nuovo, e la loro storia poteva riprendere da dove era stata interrotta.
Entrato in doccia, aprì il rubinetto e si lasciò avvolgere dal tiepido tepore dell'acqua che gli scivolava sulla pelle, quando vide la porta del bagno aprirsi.
«Ti sei svegliato?» chiese a Randy facendogli posto.
«Ho sentito il rumore dell'acqua... perché non mi hai chiamato?»
«Credevo fossi stanco», replicò Gale passandogli la mano insaponata sul torace.
«Come potrei essere stanco?» ammiccò Randy. «Ho passato un giorno intero a letto».
«Già, ma non hai dormito molto», sorrise con malizia Gale.
«Neppure tu! Eppure sei già in piedi».
Puntandogli un dito sul torace, Randy tracciò una linea fino a raggiungere la sua intimità.
«Mmmmmm, a quanto pare anche un'altra parte del tuo corpo è già sveglia», sussurrò malizioso leccandosi le labbra in un gesto inequivocabile e Gale, attirandolo a sé, lo fece voltare e iniziò a massaggiargli il sedere.
«Liscio e sodo, una vera tentazione», soffiò sul suo collo.
«E allora che aspetti? Approfittane», sussurrò Randy eccitato preparandosi a riceverlo, e un nuovo giorno iniziò.


7

Candy e Susy, sedute di fronte al bancone del bar, osservavano estasiate Peter e Terence. I due uomini stavano ballando al centro della pista e si baciavano con passione.
«Non sarebbe bello se anche mio fratello e Gale potessero farlo?» disse Susy indicando gli amici.
«Cucciolina, succederà, ma non ora... lo sai che Gale...».
«Che Gale non può uscire allo scoperto altrimenti rischia il licenziamento... lo so, lo so... ma sapere che devono nascondersi mi fa male».
Indirizzato lo sguardo verso l'ingresso, Susy vide Randy varcare la soglia.
«Ciao Cucciolo», lo salutò Candy appena le raggiunse, dandogli un bacio sulla guancia. «È da ieri che non ci vediamo. Immagino che Gale abbia impegnato ogni attimo della tua giornata».
Randy sorrise e si lasciò abbracciare anche dalla sorellina.
«Ha apprezzato il tuo abbigliamento sexy?» chiese Susy con malizia, sciogliendosi dalla stretta in cui lo aveva cinto.
«Ha apprezzato», ammise lui afferrando la birra che Candy gli stava porgendo, pronto a cambiare argomento. Come sempre, parlare della sua vita amorosa lo imbarazzava, ma sapeva che non gli sarebbe stato facile evitarlo e sperò che Gale arrivasse presto e lo aiutasse. Per sua fortuna la porta del locale si aprì e vide comparire l'uomo che amava.
Ignorando lo sguardo dei presenti, Gale si diresse verso il bar per salutare gli amici.
«Bellezza, mi sei mancato», esclamò Candy abbracciandolo con affetto. «Com'è stato il lavoro? Hai dovuto baciare tante donnine arrapate sul set?» gli chiese con evidente interesse.
«Una a episodio», dichiarò Gale rispondendo all'abbraccio.
«Ma a te non è piaciuto... vero?» chiese Susy guardandolo storto.
«Cucciolina», sorrise Gale allargando le braccia. «È bello rivederti. Hai già fatto strage di cuori?» chiese stringendola a sé per baciarla. Sapeva quanto la irritasse non avere una risposta immediata e si divertiva burlandosi della sua curiosità.
«Io non ho fatto stragi di cuori, e tu?» replicò lei indirizzandogli un'occhiata sbieca mentre si scioglieva dal suo abbraccio.
«Nel mio letto c'è posto solo per Randy», la rassicurò Gale portando una mano sul cuore e alzando l'altra. «Parola di scout».
«Bene», annuì Susy rivolgendogli un sorriso malizioso. «Ci credo... anche perché è da ieri che non vedo mio fratello. Immagino avrete fatto gli straordinari».
«Immagini giusto. Io e Randy abbiamo fatto tremare i muri da quanto ci abbiamo dato dentro, e stamattina abbiamo fatto il bis».
Randy scosse la testa, incredulo che Gale potesse parlare tanto liberamente di sesso di fronte a Susy e Candy che si erano accomodate per non perdersi nemmeno una sua sillaba. Per fortuna il suo racconto fu interrotto da Terence e Peter che, lasciata la pista da ballo, lo avvicinarono.
«Ecco l'uomo del momento!» esclamò Terence. «Hollywood ha già iniziato a cercarti?»
«Hollywood?» ripeté Gale ridendo. «Non ti pare di correre un po' troppo? Ho partecipato a un telefilm, non ho recitato per Spielberg».
«Ma presto accadrà. Presto tutti si accorgeranno che sei un ottimo attore e Hollywood ti spalancherà le porte», dichiarò Candy con tono serio. «E ora balliamo, ho voglia di scatenarmi, e poi mi racconterai tutto quello che è successo sul set... sono la tua manager, devo sapere».
Afferrata la sua mano, Candy lo condusse in mezzo alla pista e, stretta a lui, si lasciò coinvolgere in un ballo scatenato.
«Mi concedi l'onore, Cucciolina?» chiese Terence inchinandosi di fronte a Susy per invitarla.
«Con vero piacere», rispose lei afferrandogli la mano e insieme raggiunsero Candy e Gale per divertirsi con loro.
«Un giorno a nessuno interesserà se è gay o etero».
«Cosa?» chiese Randy distogliendo lo sguardo da Gale per osservare Peter che si era seduto al suo fianco.
«Un giorno Gale potrà ammettere che siete una coppia e a nessuno importerà, devi solo avere pazienza».
«Io ho molta pazienza», sorrise Randy. «E non gli metterò fretta. Aspetterò che sia pronto».
«Succederà, vedrai», gli disse Peter afferrandogli la mano per farlo scendere dallo sgabello. «Andiamo a ballare». E trascinandolo in pista raggiunsero gli amici e la serata proseguì.


8

Un mese era trascorso dal ritorno di Gale a Toronto e le riprese della terza stagione di Queer as Folk stavano per iniziare.
Per l'occasione Candy organizzò una festa al locale e invitò i membri del cast, oltre a reporter e gente comune.
Appena Gale la raggiunse, soddisfatta, gli porse un giornale.
«Finalmente gli idioti della stampa si sono accorti che non sei solo bello, ma anche bravo», disse aprendolo e mostrando le parole con cui la giornalista elogiava la sua bravura. «Tra poco tutti ti vorranno... diventerai una star».
Gale lesse con interesse l'articolo in cui si parlava di lui poi le rese il giornale e diresse lo sguardo verso l'ingresso; Randy e Peter erano arrivati.
«Per ora limitiamoci a pensare al presente», mormorò. «E divertiamoci».
E finalmente la festa iniziò. Gli attori vennero avvicinati da fan che chiedevano foto e autografi e da giornalisti in cerca di scoop.
Candy era allegra vedendo l'interesse che Gale e Randy suscitavano nei presenti, ma la sua allegria sfumò in pochi secondi e, incredula, si lasciò sfuggire un'imprecazione contrariata.
«Cazzo, ma come fa quella stronza a entrare ogni volta?» chiese, indicando a Terence la persona che stava oltrepassando la soglia.
«I soldi aprono le porte, e Sally ne ha parecchi», replicò Terence storcendo le labbra e Candy dovette impegnarsi per mostrare un sorriso falso alla donna che avanzava verso di lei.
«Sally, che piacere! Non credevo saresti venuta», la salutò.
«Il mio invito deve essere andato perso anche stavolta», ammise Sally ricambiando il sorriso. «Dov'è il tuo amore?»
«Chi?» chiese Candy e subito si corresse. «Ah... sì... Gale!... Credo stia parlando con un giornalista», disse, rimediando prontamente alla gaffe.
«Ho letto un articolo in cui elogiano il suo talento, sarai orgogliosa di lui», dichiarò Sally fingendosi contenta.
«Certo... ma io ho sempre creduto che ce l'avrebbe fatta... ancora qualche anno e anche Hollywood si accorgerà di quanto vale».
«Sicuramente», dichiarò Sally con un sorrisetto ambiguo. «Sarà il nuovo sex symbol del cinema... ed io che credevo fosse frocio... invece avrà una nuvola di donne pronte a gettarsi ai suoi piedi. Fossi in te, lo terrei stretto».
«Lo farò», disse Candy sorridendo. «Scusa, ma ora devo raggiungerlo, non vorrei che qualche ragazzina arrapata me lo fregasse sotto il naso».
Accomiatandosi da lei avvicinò Gale, lo prese a braccetto e gli sfiorò la guancia con le labbra.
«Abbiamo un problema», gli sussurrò allontanandolo dal giornalista con cui stava parlando. «Sally è qui».
Indirizzato lo sguardo verso il bar, Gale vide la donna afferrare un calice di spumante mentre Candy gli accarezzava il volto affettuosamente.
«Cerca di non essere troppo amichevole con Randy», gli suggerì rivolgendogli il miglior sguardo innamorato che potesse fingere. «Se la stronza capisse che state insieme, non oso immaginare cosa potrebbe fare. È furiosa perché l'hai messa da parte ed è meglio non farla incazzare ulteriormente, potrebbe nuocere alla tua carriera».
«Quindi cosa suggerisci?»
«Di stare accanto alla tua fantastica amica che, per lei, è la tua donna».
«Fanculo a quella stronza», sbottò Gale afferrando un calice di vino da un vassoio.
«Evita di bere», lo ammonì Candy imponendogli di posare il bicchiere. «Sappiamo tutti che faresti solo guai se fossi ubriaco».
Sorridendo, Gale posò il calice e le sfiorò le labbra mentre Sally li guardava interessata.
«Bella serata di merda!» mormorò sulla sua bocca preparandosi a trascorrere le successive ore lontano dall'unica persona che avrebbe voluto accanto.


9

Le ore passarono lente e Gale e Randy non si avvicinarono mai. Intrattennero i fan, che chiedevano foto e autografi, parlarono con i giornalisti, ballarono, ma sempre distanti e finalmente Sally si stancò di osservare ogni mossa dell'attore e lasciò il locale.
Un'ora più tardi anche gli ultimi ospiti se ne andarono e Gale poté finalmente avvicinare Randy.
«Andiamo a casa?» gli chiese posandogli una mano sulla spalla.
«Insieme?» domandò Randy scostandogli la mano, preoccupato che qualcuno potesse vederli.
«Rilassati, non c'è più nessuno», lo rassicurò Gale.
Randy cercò di calmarsi. In effetti il locale era ormai vuoto e potevano comportarsi almeno da amici.
«Saluto Susy, tu inizia ad andare, ti raggiungo a casa tua».
Lasciato il locale, Gale montò in sella alla moto mentre Randy, salutata la sorellina, chiamava un taxi. Non aveva intenzione di lasciare il locale con lui.
Giunto di fronte alla sua villetta pagò la corsa e si apprestò a raggiungerlo.
Suonato il campanello attese pochi secondi che Gale aprisse la porta.
«Hai visto? Nessun pericolo dietro l'angolo», lo schernì l'uomo attirandolo a sé, e prima che Randy potesse replicare, lo baciò con passione trascinandolo in casa senza accorgersi che un'auto si era fermata proprio in quell'istante di fronte al vialetto.
Incredula, Sally aveva estratto il cellulare dalla borsa per immortalare la scena.
Osservando la foto scattata, sorrise soddisfatta, la carriera di Gale era nelle sue mani.


Continua





Come sempre GRAZIE a chi segue, chi ricorda, chi preferisce e a chi spende cinque minuti del suo tempo per lasciare una gradita recensione.
Baci.
mindy.  


-4.

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