Capitolo 8 | Dicerie

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Seguii Robb per i corridoi della fortezza, fino ad arrivare davanti alla grande porta in legno di ciliegio.
«Aspetta» Mi disse il giovane prima che io aprissi la porta, mi bloccai e lui avvicinò lentamente il suo pollice appena sopra le mie labbra superiori, togliendo, probabilmente, qualche residuo di sangue rimasto.
«Adesso va meglio» Continuò guardandomi con occhi quei suoi occhi azzurri, ed aprì l'enorme porta.
Erano tutti seduti, comprese mia madre e Claire. Capo tavola, dalla parte destra, c'era Lord Eddard, alla sua sinistra Lady Catelyn. Robb si sedette di fronte alla madre e al fianco di Sansa.
Io invece mi diressi imbarazzata verso la fine del tavolo, per sedermi nell'ultimo posto rimasto, al fianco di Theon.
«Sei sempre così ritardataria?» Mi domandò invadente il protetto di Lord Eddard.
Io lo ignorai, ma lui ribatte insistente: «Non ti mangio eh!»
«C'è stato un contrattempo, e non penso ti interessi» Mi rivolsi a lui mentre una serva ci porgeva la prima portata a base di zuppa di carote. Dopo un po' mi accorsi che Jon non era presente, così chiesi a Theon il perché lui non fosse a pranzo. «Lady Catelyn non lo permette, dice che è un insulto alla famiglia, penso abbia ragione dopo tutto, quello Snow non è altro che una vergogna per gli Stark.» Sussurrò con del pane in bocca. Lo guardai con disprezzo e continuai a mangiare.
Appena finimmo di consumare il pasto Lord Eddard si alzò da tavola e noi facemmo lo stesso.
I ragazzi erano soliti allenarsi dopo pranzo, mentre Sansa e Arya facevano lezioni di cucito da Septa Mordane.
«Vieni con noi Aline?» Mi chiese Sansa.
Accettai, portando con me Claire, dal momento che mia madre si era fermata con i Lord a parlare. Arya con atteggiamento scocciato ci seguiva a stento, fermandosi a guardare i fratelli nel cortile. Notai che c'era anche Jon tra loro, mentre i Bran si allenava con l'arco guidato da Robb, egli stava combattendo con Theon. Era di gran lunga più bravo di lui, e quando gli fece cader per terra la spada, il piccolo Rickon, rimasto fino a quel momento in disparte con Cagnaccio e Vento Grigio -i meta-lupo rispettivamente di Rickon e Robb-, prese a ridere e a battere le mani.
Bran non era per niente bravo con l'arco, nonostante le indicazioni del fratello, lui continuava a mancare il bersaglio.
«Tendi di più il braccio» Diceva.
E appena scocco la freccia, essa arrivò a colpire una balla di fieno posta lì accanto, e per poco con colpiva Estate - il suo meta-lupo- che guardava il suo padrone attento.
«Scusami Estate» Disse triste il bambino.
Robb prese a ridere fragorosamente assieme a Jon che intanto lo aveva affiancato,  incoraggiando il fratello a riprovare.
Ma appena alzò lo sguardo da Bran, i suoi occhi color del cielo, si incrociarono con i miei altrettanto azzurri.
Mi accenno un leggero sorriso che ricambiai, per poi continuare a camminare.
Arrivammo davanti ad una stanza che si affacciava sul cortile. Qui delle donne erano poste a semicerchio, tutte con gli occhi fissi sul telaio. Appena entrammo Sansa si mise nella sua postazione invitando me e Claire a stare accanto a lei. «Dov'è Arya?» Mi chiese con un pizzico di rabbia, mentre si stava cominciando già ad alzare. Io la fermai e mi voltai per andare a cercare la ragazzina. Era intenta a deridere il fratello Bran che sbagliava ogni suo tiro.
«Arya, su forza vieni dentro!»
«No, aspetta guarda qua!» Disse prendendo un arco e una freccia da terra. Mirò il bersaglio e lo centrò.
Ero colpita da qui piccolo scricciolo, sarebbe potuta diventare un bravo guerriero.
Bran si voltò attonito e fece un ringhio alla sorella e subito la rincorse.
«ARYA!» Gridava Sansa che intanto era uscita fuori dalla stanza tenendo per mano mia sorella che rideva sottovoce. Robb e Rickon raccoglievano le frecce da terra, intanto vidi Lord Eddard, Lady Catelyn e mia madre ridere sottovoce tra loro, probabilmente avevano osservato la scena per tutto questo tempo.
Raggiunsi Sansa che entrava dentro furiosa, lasciando i ragazzi ridere fragorosamente e incoraggiare Bran ad acchiappare quello scricciolo di Arya.
«Dai Sansa, non adirarti, sai com'è fatta tua sorella» Diceva Septa Mordane.
«No! Lei non sarà mai una vera Lady, è un maschiaccio. Non sa fare nulla di quello che noi donne dovremmo fare, non sa nemmeno piegare i suoi vestiti, ammesso che ne abbia. Mi fa perdere la testa!» Replicava furiosa.
Era diventata rossa quasi come i suoi lunghi capelli.
«Ma in fin dei conti, può far quel che vuole. Non mi importa più niente di lei. Restasse con il suo meta-lupo a rotolarsi ne fango» Continuò affacciandosi alla porta.
Arya e Nymeria -il nome del meta-lupo della giovane Stark- erano molto simili d'altronde. Gli occhi di quel piccolo cucciolo erano così vivaci e giocosi, ma contemporaneamente molto dolci ed espressivi, come quelli della sua padrona.
Lady -il meta-lupo di Sansa- era probabilmente nelle camere della rossa, anche questa era molto simile alla sua padrona, molto posata e altezzosa quasi.
Passarono all'incirca due quando la lezione di cucito finì e ritornammo nelle nostre camere. Salutai Lady Sansa ed entrai nella mia camera. Trovai mia madre che metteva, stranamente, tutti i nostri vestiti nelle valige.
«Mamma, partiamo di nuovo?» Chiese Claire con un filo di malinconia nella voce, raggiungendola. «No tesoro mio, Lord Eddard ha insistito nel pagarci metà della nuova casa e aggiungendo i nostri risparmi, riusciamo a comprarla!» Disse premurosa, mentre io mi diressi verso di lei e insieme ci stringemmo in un forte abbraccio.
Mia madre e Claire scesero al villaggio con le valige, verso la nuova casa, mentre io mi fermai nelle scuderie per controllare se Baston stesse bene.
Il signore addetto mi indicò la sua stalla. Con mio stupore, appena mi vide si alzò da terra prese a venire verso di me, nitrendo.
«Hey, piccolo, ti va di fare un giro?» Dissi da sciocca aspettando una risposta. «Lo prendo per un sì» Presi una sella e incominciai a sellare il cavallo. Uscii dalle scuderie portando Baston per le redini, appena fuori vidi un gruppo di guardie farfugliare qualcosa tra di loro, con dei calici di vino riempiti fino all'orlo.
«Pare che suo padre sia stato ucciso dalle Cappe Dorate»
«Sì, che lei abbia trovato i suo corpo»
«Avete visto come Lord Robb la guarda? Li ho visti insieme a cavallo la scorsa notte»
«Ma sapete, si dice in giro che egli sia promesso sposo della principessa, Myrcella» Dicevano tra di loro, sussurrando, ma abbastanza forte da farmi sentire tutto.
Non potevo credere alle mie orecchie, feci partire Baston al galoppo, lasciandomi indietro tutte quelle sciocche dicerie, che tanto speravo fossero false.

The sky looks usWhere stories live. Discover now