Capitolo 16 | Rose

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Cara Aline, è passata solamente una settimana dal nostro arrivo nella capitale ho trovato un po' di tempo per scriverti questa lettera. Le giornate qui alla Fortezza Rossa passano molto lentamente, passo più tempo con Septa Mordane che con il principe Joffrey! Il viaggio è stato particolarmente lungo, ci abbiamo messo quasi un mese per arrivar qui. La nostra compagnia si è però ristretta, Lady e Nymeria ci hanno lasciate. Ovviamente tutto ciò è successo per colpa di mia sorella. Non fa che combinare guai, il suo stupido meta-lupo stava per uccidere il mio principe. A pagare tutto ciò è stata la mia povera Lady, un animale docile e buono, non avrebbe mai fatto del male a nessuno. È stato mio padre stesso, per ordine della Regina, ad ucciderla al posto di Nymeria, che è fuggita nei boschi delle Terre dei Fiumi. Lady occuperà sempre un posto nel mio cuore, non la dimenticherò mai. Arya prende lezioni di danza da un certo Syrio Forel e ne sono estremamente contenta! Per una volta quella ragazzina fa qualcosa degna di una Lady. Passo i miei pomeriggi nei giardini reali, passeggiando per i sentieri adornati da alte siepi e cespugli di rose. Il balcone della mia stanza si affaccia sul mare, mio padre mi ha detto che all'alba, quando il mare è calmo e il cielo limpido, si riescono a vedere le alte mura di Roccia del Drago. Sto imparando ad acconciarmi i capelli come voi del sud, a vestirmi come voi, ho imparato ad amare il mare, il vento sottile che soffia di prima mattina, il caldo di mezzogiorno. E poi, sai l'ho visto! Si ho visto il famoso Trono di Spade, le storie della Vecchia Nan sul quel trono sono tutte vere, e non sai quanto mi mancano le sue storie! Nonostante abbia trascorso una sola settimana qui, papà è così impegnato, sono pochi i momenti nei quali riusciamo a star insieme, non fa che pensare a tutti voi a Grande Inverno. Ieri è arrivata una lettera da parte di mia madre, sono davvero contenta per Bran, così come Arya e papà. Come va lì invece?

Scrivimi presto,

Sansa.

«Hey guardatemi! Senza mani!» Diceva Bran alzando le mani al cielo. Erano riusciti a costruire una particolare sella in modo che potesse cavalcare di nuovo, ne era davvero entusiasta.

«Sta attento Bran» Gli rispose Robb mentre smontava dal suo cavallo. Era molto più impegnato in quanto Lord reggente di Grande Inverno, passava molto meno tempo con i suoi fratelli e anche con me. Riuscimmo a organizzare un'uscita nel bosco portando con noi anche Bran e Myrcella. Ero seduta sotto un gelso mentre leggevo la lettera che mi era arrivata da parte di Lady Sansa. Erano passati due mesi dalla loro partenza e la loro mancanza si sentiva, il castello sembrava vuoto senza quelle due ragazze che si rincorrevano per i corridoi, litigando e tirandosi i capelli l'un l'altra. Ripiegai con cura la lettera e mi diressi verso Myrcella che mi sembrò un po' impacciata nello scendere da cavallo.

«Grazie mille» Disse gentile aggiustandosi il vestito. «Facciamo una passeggiata?» Mi chiese lei. Ci addentrammo nel bosco seguendo il sentiero, come ci aveva comandato Robb.

«Non mi piace andare a cavallo, non gli piaccio, è evidente» Mi confessò. «Tu invece sei molto brava, dove hai imparato?»

«Me lo insegnò mio padre quando ero bambina, penso che dobbiate trasmettere fiducia all'animale, sente le vostre paure»

«Ma io non ho paura di lui!» Disse lamentandosi. «Forse un po', lo ammetto. Una volta soltanto sono andata a cavallo ed era con mio zio Jaime, non con mio padre» Disse guardandomi attentamente. Il sentiero si stringeva sempre più, tanto che cespugli da una parte e l'altra della strada si congiungevano fino a sbarrarci il passaggio.

«Sai Aline, non so come, ma è come se avessi l'impressione di averti già vista, è da quando ci siamo conosciute che mi pongo questa domanda»

«Mi creda, avrei di sicuro rammentato il momento in cui avrei avuto il piacere di conoscerla» Le dissi continuando a camminare e a spostare piante di qua e di là.

«Invece, noto una somiglianza con una donna a palazzo, ma non ricordo il suo nome»

«Sarà solo una coincidenza» Mi limitai a dirle. Era ovvio che stesse parlando di mia madre, ma come mi era stato precedentemente detto, non aggiunsi nulla sulla mia vita ad Approdo del Re. Passeggiammo ancora, fin quando non giungemmo alla fine del sentiero.

«Bene, penso che ora dovremmo tornare indietro» Dissi voltandomi dall'altra parte.

«No aspetta, guarda!» Disse Myrcella indicandomi un cerpuglio di rose bianche.

«Potrei portarne una a Robb, non ti sembra un gesto carino?»

«Gli farebbe molto piacere mia signora, ora andiamo, si è fatto tardi e tra non molto potrebbe piovere» Le dissi sdegnata.

La principessa raccolse con attenzione una splendida rosa, la più bella tra tutte.

«Lui ti piace, non è vero?» Mi chiese la bionda fermandomi.

«Come scusi?»

«Sai di chi parlo. Robb ti piace? Non me la prendo»

«Perché mai dovrebbe piacermi»

«Avanti, ho dodici anni, ma non sono un'idiota! Ho visto come vi guardate» Disse impertinente la ragazza. «Puoi dirmi la verità, io non lo amo, sai che è solo un matrimonio combinato. Io cerco solo di essere gentile con lui»

«Hai ragione, ma non posso amare una persona che non potrà mai essere mia» Dissi spostandole un ciuffo di capelli dietro l'orecchio.

«Ce ne avete messo di tempo!» Disse Bran sulle gambe del fratello.

«Aline, questa dagliela tu, ne sarà di sicuro più felice» Bisbigliò Myrcella porgendomi la rosa, mentre Robb sistemava Bran sulla sella. Le sorrisi e mi diressi verso Robb. Myrcella era montata a cavallo senza alcun problema e insieme a Bran, aveva cominciato a cavalcare verso Grande Inverno.

«Questa è per te» Dissi a Robb, il quale stringeva la sella del suo cavallo.

«Per me?» Disse lui spostando lo sguardo su di me. «Beh allora, ti ringrazio» Continuò facendo un inchino sarcastico «Sai è raro trovare rose di questi periodi, soprattutto così belle» Esaminò con cura la rosa facendola roteare fra le dita.

«Sta attento, potresti pungerti» Gli dissi, ma fui interrotta da un leggero suo grido di dolore. «Come non detto, anche le rose più belle hanno le spine Lord Stark» Dissi e salii sul mio cavallo raggiungendo al trotto Grande Inverno.

The sky looks usWhere stories live. Discover now