Capitolo 22 | Lo squillo di tromba

348 14 4
                                    

Il giorno della partenza era arrivato, Città dell'Inverno era piena di soldati provenienti da tutte le parti del Nord. La maggior parte di loro erano contadini, si poteva osservare dalle armi che possedevano. Uno di loro mentre tornavo dal castello, mi prese per un braccio e mi sussurrò qualcosa di incomprensibile all' orecchio.

«...Ashara Dayne» non ci diedi molto peso, l'uomo era evidentemente molto ubriaco. Arrivata a casa vidi un biglietto sul mio letto, sembrava importante. Era una scrittura che avevo visto rare volte, così lo lessi velocemente:

Ti aspetto al parco degli dei. Fai presto, stanno tutti per partire.

Maestro Luwin

«Maestro Luwin? Cosa mai vorrebbe da me?»

Corsi velocemente nel parco, facendomi spazio tra fanti e cavalieri. Maestro Luwin era appoggiato all'albero diga e leggeva un libro. Lo chiuse non appena mi vide.

«Sei qui, bene. Sarò molto diretto, non c'è tempo da perdere. Tu sei la persona più indicata per fare quello che ti sto per dire, quindi ti prego di accettare» disse prendendomi per le mani con le sue rugose. «Dovrai accompagnare Myrcella ad Approdo del Re»

Rimasi per un po' senza dire nulla, era un compito troppo importante per me, non sapevo come reagire.

«E poi» continuò «devi adempiere alla promessa che hai fatto a lady Catelyn, giusto?»

«Come fai a saperlo?» chiesi insospettita.

«Io so molte cose mia cara» disse e si allontanò lasciando dietro una sacca. La aprii e trovai dentro tutte le cose che mi sarebbero servite per il viaggio. Respirai profondamente, presi la sacca e mi diressi verso casa. Posai un occhio sul giardino della fortezza, dove Robb salutava i suoi fratelli più piccoli. Mentre camminavo sentii uno squillo di tromba che richiamava a raccolta tutti, stavamo per partire, non c'era tempo per salutare mia madre e Claire. Allora cambiai strada e andai verso le scuderie dove trovai Hodor che aveva già sellato il mio cavallo. Lo ringraziai e montai Baston. Raggiunsi Myrcella nella sua carrozza, le annunciai che sarei stata io ad accompagnarla e lei ne fu davvero contenta. Vidi Robb, un po' più avanti, parlare con Lord Bolton, quell'uomo dall'aria così cupa. Lo raggiunsi e senza dir nulla lo affiancai. Lord Bolton mi squadrò in modo molto strano e successivamente si allontanò. Robb mi vide e mi chiese cose ci facessi io lì allora gli raccontai ciò che Maestro Luwin mi disse.

«Ciò vuol dire più tempo per noi due o sbaglio?» disse con aria ammiccante. Ridacchiai a quella frase e aggiunsi «Sarà un lungo viaggio, non avremo modo di restare soli, Lord Robb» E raggiunsi di nuovo la carrozza di Myrcella.

La tromba suonò ancora e tutti si mossero per allontanarsi da Grande Inverno e prendere la Strada del Re.

Si erano radunate tante persone ai fianchi della strada per salutare i loro cari in partenza. Tra di loro c'erano anche Claire e mia madre. Claire rideva in braccio a mia madre e salutava animatamente i soldati che partivano, non curante di ciò a cui andavano incontro e non pensando che tra quelle persone ci fossi anch'io. Nessuna di loro due lo pensava. Per fortuna non mi videro e forse fu meglio così.

In un giorno di cammino avevamo quasi raggiunto l'incollatura e ci accampammo per la notte. Myrcella aveva chiesto di dormire nella mia stessa tenda, si fidava di me. A fianco alla nostra c'era una tenda nella quale si erano accampati alcuni soldati delle Isole dell'Orso. Uno di loro si avvicinò e ci chiese, con aria alquanto insistente, di unirci a loro. Dopo un po' di esitazione, più da parte mia che di Myrcella a dir la verità, ci sedemmo intorno a un piccolo fuoco, bevendo un orribile succo d'uva molto lontano dal vino.

Riconobbi tra loro l'uomo che mi fermò la mattina prima, così incuriosita gli chiesi cosa l'aveva spinto a fermarmi in quel modo.

«Ragazza, non ricordo di aver fermato nessuno questa mattina, mi spiace. Anche se un visino delicato come il tuo è difficile da dimenticare» Rise e riempì un altro bicchiere di vino.

«Andiamo Luke come puoi dimenticarlo? Mi hai riempito la testa di frottole su lei e la strana somiglianza con Ashara Dayne» disse il più giovane del gruppo.
Rimasi sbigottita da quell'affermazione, nessuno prima d'ora me lo aveva fatto notare. Avevo sentito tante storie su quella casata, storie molto affascinanti e quasi mitologiche.
L'uomo, che doveva chiamarsi Luke, si era stranamente zittito e non aprì bocca per tutta la serata.

Dopo qualche chiacchiera e qualche risata scambiata con quei simpatici soldati, accompagnai Myrcella nella tenda. Dopotutto passammo una serata bella serata, senza inconvenienti per fortuna. Uscii fuori dalla tenda per dar da mangiare al mio cavallo e vidi Robb affianco al suo pochi metri più in là.
«A quanto pare non sono l'unica a non riuscire a dormire» dissi mentre lo raggiungevo.
«Già, sai quando si è in procinto di iniziare una guerra, non è facile dimenticarsi di tutto e rilassarsi...»
«Giusto» Dissi avvicinandomi a lui e accarezzando il suo cavallo dal manto bianco.
«Sai Aline, sapevo che avresti accompagnato tu Myrcella ad Approdo del Re. Mi sono opposto con tutte le mie forze, ma non c'è stata ragione. Io non voglio che ti venga fatto del male, sei la cosa più preziosa che ho e non voglio perderti» disse accarezzando i una guancia.
«Neanch'io voglio perderti, Robb» gli dissi poggiando una mano sulla sua guancia rosea e abbracciandolo.

«Abbiamo soltanto due giorni prima che le nostre strade si separino... e c'è di più, a giorni anche mia madre dovrebbe raggiungerci»
Gli sorrisi e gli dissi che due giorni sarebbero bastati. Mi rubò un bacio e mi accompagnò alla tenda dove Myrcella e alcune donne della servitù dormivano.
Così mi coricai anch'io su un arrangiato letto di paglia e mi addormentai.

Yayımlanan bölümlerin sonuna geldiniz.

⏰ Son güncelleme: Aug 29, 2022 ⏰

Yeni bölümlerden haberdar olmak için bu hikayeyi Kütüphanenize ekleyin!

The sky looks usHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin