Capitolo 18 | L'inverno sta arrivando -Parte 1-

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La neve cadeva silenziosa dall'alba di quella mattina ed io ero seduta con la principessa Myrcella sulle scale del cortile, mentre Rickon giocava con il suo meta-lupo.

«Di cosa parla il libro?» Mi chiese Myrcella osservando il libro che mi fu dato da Robb qualche settimana prima.

«"Oggetti e leggende del continente Occidentale ed Orientale", dev'essere interessante!» Continuò lei.

«Lo è, guarda, ci sono elencate tutte le spade in acciaio di Valyria presenti a Westeros, ad esempio, questa è Ghiaccio ed appartiene agli Stark, Lord Eddard l'ha portata ad Approdo del Re con lui» Il viso di Myrcella si riattristì, le mancava la sua famiglia, la sua casa. Ed io potevo capirla, dopotutto era soltanto una bambina abbandonata in una terra che non conosce a persone mai viste.

«Rickon! Torniamo dentro, forza!»

«Ma non voglio!»

Dopo un po' di polemiche seguì me e la principessa dentro.

«Cagnaccio! Vieni qui, aspetta!» Diceva il piccolo Lord al suo meta-lupo, che sembrava non ascoltarlo. Cagnaccio era il più disubbidiente e ribelle dei suoi fratelli, un po' come il suo padrone.

Entrammo nella sala grande e ci sedemmo vicino al camino, dove un grande fuoco era appena stato acceso da una delle serve.

«Aline?» Cominciò a dire Rickon. «La mamma è tornata?»

«Non ancora piccolo Lord, ma vedrai che la rivedrai presto»

Gli ripetevo questa frase da giorni ed era evidente che Rickon, di soli quattro anni, sentisse più di tutti la mancanza di Lady Catelyn.

«Non posso Lord Manderly, non abbiamo abbastanza fondi»

Le voci di Robb e Lord Wyman Manderly fecero irruzione nel silenzio che si era creato attorno al fuoco della sala grande.

«Ma mio signore, mi è arrivata personalmente una lettera da vostro padre, diceva...»

«L'ho capito, farò il possibile, le difese di Porto Bianco saranno rinforzate»

«Perdonateci Vostra Grazia, vi abbiamo disturbato con le nostre discussioni» Disse il Lord di Porto Bianco inchinandosi verso Myrcella.

«Non si preoc...»

«Lord Manderly stava giusto andando via, risolveremo i nostri affari un'altra volta» Disse Robb scortandolo alla porta.

Feci scendere Rickon dalle mie gambe e raggiunsi Robb. Era cambiato in queste settimane, era diventato permaloso e suscettibile, guardava fisso il pavimento farfugliando qualcosa tra se e se. Gli poggiai una mano dietro la schiena cercando di placare la sua rabbia.

«Cosa ti prende Robb?»

«Cosa mi prende? Mio padre è a sud, così come mia madre. Hanno lasciato tutto nelle mie mani, i Lord del Nord mi credono un ragazzino incapace e per di più non abbiamo abbastanza denaro per finanziare le difese di Porto Bianco. E tu mi chiedi cosa mi prende?»

«Diminuisci il tono di voce»

«Tu non puoi dirmi...»

Lo presi per mano e lo trascinai nelle cucine, a quell'ora non avrebbe dovuto esserci nessuno tranne che il cuoco.

«Non aspettavo visite oggi, mio Signore»

«Gage, puoi lasciarci soli un secondo?» Dissi io.

«Certamente»

«Ti ringrazio» Gli risposi cortesemente.

Aspettai che chiuse la porta per cominciare a parlare con Robb.

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