Capitolo 11 | Il banchetto

669 40 5
                                    

Lyanna, la bellissima sorella deceduta di Lord Eddard, era promessa in sposa a Re Robert, suo amico d'infanzia, il suo rapimento da parte di Raeghar Targaryen fu uno dei principali eventi scatenanti della ribellione di Robert, una guerra che portò alla distruzione della casa Targaryen. Re Robert ne era sempre stato innamorato, sin da quando risiedevano a Nido dell'Aquila insieme, a causa della sua prematura morte, egli sposò Cersei della casa Lannister. Era evidente che egli non ha mai amato quella donna, snella e slanciata con lunghi capelli biondi e occhi verdi pieni di odio. Entrava nella fortezza prendendo per mano i suoi due figli minori, biondi come lei, seguita dai suoi due fratelli Jaime, detto lo sterminatore di Re, e Tyrion, meglio conosciuto come il Folletto, data la sua statura. Tutta la corte era indaffarata a spostare le tante valige nelle camere. 

Dopo aver pranzato raggiunsi gli Stark nel cortile. Rickon mi aspettava a braccia aperte, non vedeva l'ora di raccontarmi la sua giornata a cavallo con il padre, sembrava essere l'unico a non importarsi minimamente della venuta della famiglia reale, escluso Bran, che si allenava a scalare le mura di Grande Inverno, nonostante i rimproveri della madre.

Sansa stava avendo una conversazione molto accesa con il futuro erede al Trono di Spade, ne sembrava davvero attratta, mentre per me era solo un principino vanitoso e altezzoso.

I ragazzi e Arya si stavano allenando, mentre i meta-lupi erano probabilmente nelle loro camere, eccetto Cagnaccio ed Estate che stavano attenti a tutti i movimenti dei loro padroni. Arya era molto brava con la spada, nonostante stento a credere che abbia preso lezioni da qualcuno, un talento naturale. 

Nel frattempo Bran era finalmente sceso dalle mura e stava giocando assieme al suo coetaneo il principe Tommen, escludendo Rickon il quale si divertiva con il suo nero meta-lupo sotto il mio vigile sguardo. 

«Hey!» Mi disse Robb avvicinandosi, ma non faci in tempo a ricambiare il saluto che Lady Catelyn richiamò il figlio. Era con la Regina e la principessa Myrcella. Di certo non feci a meno di notare la sua bellezza, tipica dei Lannister, pallida, bionda ed alta, malgrado i suoi dodici anni d'età. Robb si prostrò verso di lei baciandole la mano e portandola verso di me. 

Io mi alzai in fretta aggiustandomi il vestito spiegazzato e feci un inchino, un po' impacciato, davanti a lei.

«Lei è Aline, vostra grazia, una mia amica» Disse Robb pronunciando le ultime parole un po' titubante.

«Ti prego, non chiamatemi "vostra grazia" sono Myrcella, Myrcella e basta. È un piacere fare la vostra conoscenza» Disse con garbo la principessa. Era, a prima vista, molto diversa dalla madre e dal suo fratello maggiore. Lei e Tommen erano molto più gentili e cordiali, per le strade di Approdo del Re girava voce sui loro caratteri. Mia madre, che lavorava sempre a fianco della Regina, pulendole la stanza e sistemandole i vestiti, mi diceva sempre del suo perfido comportamento verso tutti, persino con suo marito. Tranne con i suoi figli, con loro ella si trasformava, una madre amabile e delicata, un po' come la principessa Myrcella e il suo accurato uso delle parole. Robb era fortunato a dover sposare una donna come lei.

«Il piacere è tutto mio» Dissi con leggera freddezza.

«Verrete anche voi al banchetto questa sera?» Mi domandò la ragazza.

«In realtà..»

«Ci sarà.» Si intromise Robb. «Se non ti dispiace Aline, noi dovremmo andare, ci vediamo questa sera?» Continuò facendomi l'occhiolino e senza farsi notare dalla sua promessa.

«A stasera» Gli risposi. Mi aveva invitata, non immaginavo che l'avrebbe fatto. Dovevo pensare a cosa indossare e soprattutto come comportarmi. Mi accorsi di aver perso di vista Rickon, così mi rivolsi a Jon per chiedergli se l'avesse visto.

The sky looks usWhere stories live. Discover now