Capitolo 14 | Partenze

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«Bran! Bran! Svegliati!» Dicevo con le lacrime agli occhi e scuotendo il ragazzo.

Estate era scomparso, correva verso il cortile abbaiando, io ero in preda al panico, presi in braccio il corpicino del fanciullo e corsi anch'io verso il castello.

«Andrà tutto bene Bran, non preoccuparti, Maestro Luwin saprà cosa fare» Gli dicevo piangendo. Ero quasi arrivata nel cortile, quando vidi Maestro Luwin venirmi incontro seguito da Lady Catelyn.

«Bran!» Gridò la donna alla vista del figlio senza sensi.

«Dia a me» Disse il vecchio.

«Lady Catelyn, non so come sia potuto succedere, l'avete visto anche voi, Bran era moto bravo ad arrampicarsi, io non ho colpa!»

«È. Bran non è morto» Disse ed entrò in una porta secondaria con Maestro Luwin.

«Scusatemi, mia signora» Nel frattempo anche Estate era arrivato, Lady Catelyn si voltò spavalda verso di me e il cucciolo, pensavo stesse per dirmi di entrare, ma al contrario, ci sbattè la porta in faccia.

«A quanto pare, la nostra presenza non è gradita» Dissi accarezzando il cucciolo.

Mi asciugai le lacrime e cercai di sembrare il più normale possibile.

Era tutto come l'avevo lasciato qualche minuto prima. Claire con le sue coroncine, Rickon e Tommen giocavano con le spade in legno e i ragazzi chiacchieravano tra loro, ridendo di tanto in tanto. Stavo per andar verso i due bambini, ma vidi Robb venirmi incontro.

«Hey, cosa succede?» Mi chiese prendendomi le mani.

«Cosa dovrebbe succedere?» Gli risposi lasciando la presa e continuando a camminare, ma lui si impiantò di nuovo davanti, guardandomi con aria indiscreta.

«Davvero Robb, non è successo nulla e ora se non ti dispiace dovrei andare...»

«No, tu non vai da nessuna parte se prima non mi spieghi cosa è accaduto, ho visto mia madre molto allarmata correre verso di te, non vorrei ti sia capito un inconveniente»

«Magari fossi io il problema» Dissi. Lui mi guardò negli occhi, preoccupato, invogliandomi a parlare. Feci un grande respiro, poi gli risposi.

«Si tratta di Bran»

«Cos'ha fatto questa volta?» Disse ridendo.

«Credo ci sia poco da ridere» Gli risposi e la sua espressione mutò. «L'ho trovato giù dalla Torre Spezzata, era svenuto e perdeva molto sangue, è tutta colpa mia»

«Dov'è ora?» Disse dopo alcuni minuti di silenzio.

«Nelle sue stanze, credo» Mi prese per il polso e mi trascinò con lui nel castello, seguiti da Estate e Vento Grigio.

«Aspetta Robb» Lo fermai prima che aprisse la porta e varcasse la soglia. «Tua madre mi ritiene responsabile»

Mi ignorò ed aprì la porta. Non riuscivo a vedere il letto di Bran dal momento che era attorniato da numerose persone, tra cui Lord Eddard, sua moglie, maestro Luwin, alcune ancelle, due guardi reali e, con mia sorpresa, il Re in persona.

Lady Catelyn piangeva accanto al figlio, il quale sembrava dormisse come un angioletto, come se non gli fosse accaduto nulla. Maestro Luwin confabulava qualcosa di incomprensibile con Lord Eddard, mentre il sovrano restava in disparte, con la mente altrove.

«Vostra grazia» Pronunciammo io e Robb inchinandoci al suo cospetto. Robb si sedette accanto alla madre mettendole una mano sulle spalle, mentre io rimasi a guardare la scena. La Lady si asciugò lentamente le lacrime, per poi dirmi:

«Devo chiederti scusa» Cominciò avvicinandosi a me e prendendomi le mani «Ero inquieta per quello che è successo a Bran»

«Non si preoccupi, mia Lady, lo capisco» La fermai. Mi sorrise e poi si mise a sedere.

Nel mentre qualcuno aveva aperto la porta, mi voltai e vidi Jon Snow. Non era da lui fare irruzione in quel modo, si inchinò velocemente davanti a sua maestà il Re, per poi catapultarsi vicino a suo fratello. Lady Catelyn lo guardava con disprezzo, come se fosse un mendicante, un odio che non avevo mai visto prima. Sembrava volesse proteggere il suo bambino da Jon, tanto che gli teneva stretta la mano e avvicinava il suo corpo sempre più verso di lei e, quindi, allontanando Bran da Jon.

«Bran, questa volta l'hai combinata grossa» Disse il bastardo baciando la fronte del fratello.

Robb, che intanto si era avvicinato a me, mi teneva per mano, dandomi conforto, cercando di non farsi vedere dai suoi e da soprattutto sua madre.

«Potremmo posticipare la partenza di un giorno, ma non di più Ned, domani all'alba si parte per Approdo del Re che ti piaccia o no» Disse austero il Re e uscì dalla stanza seguito dalle due cappe d'orate. Lord Eddard si sedette accanto al suo figlio bastardo e rivolgendosi a Maestro Luwin disse:

«Ce la farà?»

«Mi spiace mio signore, ma non posso dirlo così su due piedi, dovremmo vedere la situazione come si evolve in un paio di giorni, o chissà anche mesi, se necessario» Rispose il vecchio.

«Come ha potuto cadere, è il più abile ad arrampicarsi» Ripeteva Lady Catelyn accarezzandogli i capelli, commuovendosi. Lord Eddard lanciò un'occhiata a Robb, il quale capì al volo.

«Meglio che andiamo adesso, giusto?» Disse e uscimmo dalla stanza del piccolo Bran.

Giunti in cortile io, Robb e Jon, chiesi come mai Lord Eddard sarebbe dovuto partire con la corte del Re, loro mi spiegarono che Jon Arryn, primo cavaliere di Re Robert, era venuto a mancare, così il Re si è spinto così a Nord solo per chiedere al Lord di Grande Inverno di prendere il suo posto.

«Anche Sansa ed Arya partiranno con loro»

«Sansa ed Arya?»

«Sì, sai il matrimonio con Joffrey» Disse Jon, mentre Robb si avvicinava a Rickon che giocherellava tutto solo con una trottola in legno.

«Tu invece? Hai deciso di partire per la Barriera?» Chiesi a Jon.

«Ci sto pensando, domani zio Benjen partirà, ma non andrò via con lui. Resterò qui ancora per un po', ora se non ti dispiace, avrei una questione in sospeso con il Greyjoy lì in fondo» Disse indicando il ragazzo che impugnava fiero la sua spada.

Robb prese in braccio Rickon, che guardava triste il suo giocattolo, lo fece saltare in aria e poi prese a solleticargli l'addome. Il bambino prese a ridere fragorosamente, così come il fratello maggiore.

«Ci si diverte qui?» Dissi avvicinandomi ai due fratelli.

Rickon che insisteva nel restare in braccio al fratello si sporse verso di me. Pensando volesse darmi un bacio sulla guancia avvicinai il mio viso al suo, ma al contrario il bambino mi fece una pernacchia ridendo. I due rientrarono poco dopo, mentre mia sorella mi raggiunse ed insieme tornammo a casa.





Ciao a tutti! Capitolo più corto del solito, lo so, ma come vi avevo anticipato sono impegnatissima con la scuola e non riesco a trovare un attimo di pace. 

Spero lo stesso che vi sia piaciuto e, come sempre, se vi va lasciate una stellina e un commento! :)

The sky looks usWhere stories live. Discover now