26. Car radio

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La mattina dopo, quando Josh si svegliò, presto a fare attenzione ad aprire gli occhi.
Si preparò , non sentiva nessun contatto.

Uno due tre...
Josh spalancò le palpebre.
Ce l'aveva ancora accanto.
Un sorriso si fece spazio tra le pieghe del suo viso causate dal cuscino, si mise le mani tra i capelli e riguardò. C'era. Dormiva. Era bellissimo.

"Non guardarmi così", si spostò lentamente verso di lui.

"Non credevo ci saresti stato"

"E invece eccomi", a Josh era passata però la voglia di discutere o parlare di cose che quando era con lui riusciva perfettamente ad ignorare, ma proprio perché gli venne il dubbio che il furbetto accanto a lui non l'avesse fatto apposta decise di imporsi di aprire bocca.

"Allora? Mi devi delle spiegazioni"

"Uh, non credevo tutta sta fretta...", Tyler si strofinò gli occhi e ridacchiò.

"Accidenti", Josh sorrise, era così bello averla vinta, non aveva mai provato quella sensazione con Tyler né gli aveva mai visto quell'espressione di felice sconfitta.

"Be', non è vero che... insomma... io"

"Dimmi pure", Josh era compiaciuto e divertito di avere il coltello dalla parte del manico.

"Non sono stato del tutto sincero. I miei genitori sono morti si, ma non vivo in balia del vento, vivo con mia nonna, in un piccolo appartamento dall'altra parte di Columbus, non le piace quando esco per troppo tempo e neanche a me perché è sola e voglio aiutarla il più possibile. O almeno, era così prima di incontrarti. Ora non c'è giorno che passerei senza di te", Josh non sapeva se essere stupito dai lati sempre più umani che mano a mano stava dimostrando oppure sconvolto dalla bugia che gli aveva tenuto nascosto per tutto questo tempo.

"Perché non me l'hai detto?", prevalse la seconda opzione.

"Penso sia irrilevante"

"Essere sinceri ti sembra irrilevante?"

"Fraintendi le mie parole"

"Aiutami a non fraintenderle"

"Che importanza ha che ti dica dove vivo o cosa faccio quando non sono con te ? Ci riguarda? No! Ritengo argomenti degni di discussione quelli in cui siamo coinvolti sia te che me", josh analizzò bene e con paura le sue parole, non condivideva il suo pensiero, ma ancora una volta ne capiva il senso e la filosofia.

"Non sono d'accordo"

"Di questo possiamo discutere, perché ci riguarda"

"Fa parte della conoscenza di una persona sapere della sua vita, di dove si alza, dove mangia, cosa fa. Tyler, sarò sincero con te, ci sono giorni che proprio mi sembra di non conoscerti e..."

"Ed è così che deve essere", lo interruppe.

"No"

"Si, se ora sapessi tutto di me non mi vorresti più. Ma non ti basto io? Tu quando sei con me dovresti pensare alla bellezza del momento. È così che faccio io. Non mi interessa Riley, non mi interessa Jordan, non mi interessa tuo padre. Io voglio sapere di te, del tuo essere. Dei tuoi pensieri"

"Be' penso che dovresti conoscere Riley"

"Bene, ora che lo so... lo commenterò: no"

Josh senza parole si alzò dal letto, si avvicinò lentamente all'armadio pensando.
Si mise una maglietta bianca e dei jeans neri strappati. Tyler non diceva più niente, lo guardava aspettando.

"Io ti amo, Tyler. Non sai quanto ti amo. Ma non voglio tutto questo egoismo nella nostra relazione. Comportarsi come dici tu è essere egoista nei miei confronti"

Goner || Joshler [ITA]Where stories live. Discover now