2. Seducing the cutie

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Claire


«Sei sicura che vuoi farlo, Claire?», mi chiese Tessa, parlando a bassa voce nella biblioteca. Eravamo lì perché avevamo seguito gli spostamenti di Callie dopo la scuola, scoprendo che stesse andando alla biblioteca comunale di Jefferson Avenue. Oltre ad essere carina era anche studiosa, mia madre l'avrebbe onestamente adorata – per quanto comunque le desse fastidio il mio orientamento sessuale...

Ma perché stavo pensando all'opinione che mia madre avrebbe potuto avere su Callie? Io dovevo solo avvicinarla per far soffrire Luke, mica portarla a casa mia a conoscere i miei! Suvvia Claire, hai delle priorità!

«Ovvio che voglio farlo. Credi che mi tiri indietro così? Ormai il piano è in atto, non voglio fermarmi ora», borbottai in risposta a Tessa, sistemando la minigonna che avevo messo di fretta nel bagno della biblioteca – di solito non mi vestirei così, ma per sedurre la bella Callie Hood avrei dovuto cercare di mostrare la mercanzia il più possibile (o almeno, così mi aveva detto Brendon. Ma credo l'abbia fatto soltanto per guardarmi le gambe mentre provavo le minigonne che avevo preso dalle cose vecchie di mia madre. Avremmo dovuto trovargli una ragazza – o un ragazzo – al più presto).

Tessa sospirò. «Non è ancora in atto se adesso decidi di mollare – cosa che spero tu faccia! Non ti sembra davvero vile, fartela solo per vendicarti di una persona?», cercò di convincermi facendo leva sulla compassione, ovviamente fallendo miseramente.

Alzai gli occhi al cielo. «Tessa, ho deciso. Non torno indietro, e lo sai», sbottai, ponendo un punto alla conversazione, «Allora, come sto?».

Tessa mi squadrò brevemente. «Sembri uscita da un film porno ambientato in una scuola. Direi che Brendon è davvero a corto, dobbiamo trovargli un partner almeno sessuale», decretò in risposta, facendomi sospirare.

«Già, l'ho pensato anch'io», dissi, prima di darmi un'ultima sistemata ai capelli e di uscire dal mio nascondiglio, diretta alla mia preda al momento seduta ad un tavolo al centro della biblioteca e china su di un libro. Sorrisi maliziosa mentre sculettavo fino al tavolo, attirando gli sguardi di ragazzi e ragazze intorno a me – sì, facevo questo effetto. E poi ero vestita da scolaretta sexy, era naturale. Insomma, di solito mi guardavano tutti quando ero semplicemente in camicetta e jeans!

Mi sedetti accanto a Callie, prendendo dei libri a caso per far finta di studiare; la mia finta ovviamente durò fin troppo poco, poiché dopo due, tre minuti Callie era già intenta a fissarmi incuriosita – percepivo il suo sguardo bruciare su di me. Sorrisi consapevole prima di voltarmi verso di lei, cogliendola con le mani nel sacco; di tutta risposta Callie arrossì, distogliendo lo sguardo.

«Puoi guardare, tranquilla. Non mi sciupo mica!», le dissi, ridendo in modo frivolo.

Callie si voltò verso di me, fissandomi con i grandi occhi color cioccolato pregni di curiosità e le guance leggermente arrossate. Dio, adorabile. «Scusa, non volevo- è che hai un buon profumo e- sto parlando a vanvera, la smetto. Probabilmente non vuoi essere disturbata», sbottò, balbettando leggermente.

Io ridacchiai in risposta, sentendomi quasi in pena per lei. Era innocente, non come Luke, probabilmente non si meritava ciò che io volevo farle. Ma il piano ormai era in atto, non potevo di certo cambiare idea ora! Mi sentivo davvero stronza, ma le cose dovevano andare così. «Sta tranquilla, tesoro. Quindi ti piace il mio profumo?», chiesi, sporgendomi verso di lei. La scollo della camicetta che indossavo – e che mi faceva sentire come Britney Spears nel video di Hit Me Baby One More Time – attirava completamente l'attenzione di Callie, cosa che mi fece ridere. «Hey, tesoro, gli occhi sono qui».

Callie mi guardò in faccia ed arrossì, se possibile, di più. Mi gustai la sua reazione ridendo di gusto ed accavallando le gambe – calamitando, ora, l'attenzione di Callie sulle mie gambe. «Se vuoi puoi anche toccare, non mi faccio problemi», borbottai io, usando il tono di voce più seducente che riuscissi a produrre.

Callie sgranò gli occhi. «Non ti sembra una proposta un po' azzardata? Non mi conosci», disse, deglutendo rumorosamente mentre i suoi occhi correvano dalla scollatura alle gambe scoperte e finivano poi sul mio viso, soffermandosi sulle mie labbra.

Io le sorrisi maliziosa. «Se mi facessi questo problema vivrei un po' a metà, tesoro», replicai, posando una mano sul suo braccio, «Magari potresti dirmi il tuo nome, così non sarai più una sconosciuta. No?», aggiunsi, tendendole la mano e facendo finta di non conoscerla quando in realtà sapevo addirittura come si chiamassero i suoi. Beh, direi di essere piuttosto brava con lo stalking.

Callie sospirò, afferrando la mia mano e stringendola; la sua pelle era liscia e morbida, probabilmente sapeva di cocco o di mandorle e diamine, stavo per avere un orgasmo soltanto ad immaginare come sarebbe stato baciarle il collo. Ma dovevo mantenere la calma, mostrarmi spavalda e in grado di gestire la cosa. Insomma, non era mica la prima vota che flirtavo con qualcuno, e oltretutto avevo avuto conquiste molto più belle di lei! Non sapevo spiegarmi perché Callie mi facesse quell'effetto... forse era il fatto che fosse legata alla mia tanto agognata vendetta?

«Io mi chiamo Callie, sconosciuta inopportuna», si presentò, ridendo, «E tu sei...?».

«Claire, mia piccola sconosciuta timidina», mi presentai a mia volta, ridendo mesta, «Forse sono partita con il piede sbagliato, con te. È che sei così bella che non ho resistito, sai», aggiunsi, facendole un occhiolino.

Callie mi guardò con un'inattesa sufficienza negli occhi. «Non ne ho dubbi, Claire Clifford. Quando mai tu resisti?», borbottò, facendomi inarcare un sopracciglio in totale sorpresa.

Dopo l'iniziale spavento decisi di cercare di far quadrare la situazione a mio vantaggio, per quanto fosse effettivamente possibile. «Uhm, quindi le voci corrono eh?», chiesi, sorridendo maliziosa.

Callie scoppiò in una risatina che di simpatico aveva ben poco. «Corrono eccome», rispose, squadrandomi acida, «Cosa ti fa pensare che io, sapendo le voci che corrono su di te, cada nella tua trappola? Non sono mica disperata!».

A quelle parole mi cadde la mascella a terra, praticamente. Fissai Callie incredula mentre lei raccoglieva le sue cose per allontanarsi da me; non l'avrei di certo fermata, ovvio, ma non potevo lasciarla fuggire via così. Dovevo pur difendere il mio onore!

«E a te cosa fa pensare che io sia come le voci mi dipingano? Ti hanno mai detto di non credere a tutto ciò che senti?», sbottai, facendo voltare la moretta verso di me, «Che ne sai, magari sono una bravissima persona e quelle cose sul mio conto sono state messe in giro da qualche stronza che non aveva proprio niente da fare».

Callie mi sorrise sorniona. «Uhm, davvero? E avresti un modo per dimostrarmelo, che non sono voci?».

Alzai le spalle. «Ovvio! Mettimi alla prova», le dissi, alzando un po' troppo la voce. Dei ragazzi mi mandarono a quel paese.

«Ho già avuto a che fare con molte come te. Siete tutto fumo e niente arrosto, esattamente ciò che gli altri dicono. Quindi no, grazie, credo che passerò», sbottò, andandosene e lasciandomi come una scema nel bel mezzo della biblioteca, vestita come Britney Spears e con un espressione facciale che rasentava l'isteria.

«Allora, è andata bene?».

Mi voltai verso Tessa, fissandola spiritata, e lei indietreggiò spaventata. «Okay, lo prendo come un no».

***

[A/N] HELLOOOOO IT ME

Ciao a tutti voi! Probabilmente da me dovrete aspettarvi aggiornamenti esclusivamente notturni, d'ora in poi ahahah (spero non sia un problema, ma credo di no perché è giugno inoltrato).

Iniziamo con il botto, direi AHAHAH beh, era palese che i tentativi di abbordaggio di Claire sarebbero falliti miseramente, ma è solo l'inizio, abbiamo 20+ capitoli per conquistare la bella Callie – che tra l'altro è un osso duro, ma ha le sue buone ragioni per esserlo. Chissà se cederà mai... ( ͡° ͜ʖ ͡°)

A sabato prossimo!♥

Slut + Sluttier || 5sosWhere stories live. Discover now