5. Abel

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Claire

Il cinque ottobre è una data particolare, per Tessa. Un po' come il giorno dell'anniversario del mio nefasto outing o la giornata dei Tacos a scuola per Brendon, solo molto più tragica e per niente divertente quanto vedere la faccia sbigottita di mia madre mentre le dico che anche da me non avrà nipotini o quanto la faccia di Brendon mentre assalta la signora della mensa per avere quanti più Tacos possibili. Beh, in effetti queste tre cose non hanno nessun collegamento tra di loro, se non il fatto che siano ricorrenze... ma sorvoliamo.

Quindi, praticamente, il cinque ottobre è il compleanno del suo ex ragazzo, e sostanzialmente non dovrebbe importarle, se solo non fosse che suddetto ragazzo è ricoverato in un centro di recupero dall'anno scorso per essere quasi morto di overdose mentre eravamo ad una festa a cui lui neanche voleva venire, ma a cui era venuto lo stesso per Tessa – che, poverina, adesso si sentiva in colpa e lo andava a trovare regolarmente, specie al suo compleanno, non aiutando per niente la fine della relazione visto e considerato che ce l'aveva tra i piedi praticamente sempre. Ma non potevamo farci niente, Tessa sarebbe morta dal rimorso se non fosse andata almeno una volta all'anno da Abel, e comunque era consapevole delle sue scelte, impedirglielo sarebbe stato deleterio per lei e anche per noi.

«Ma dico io, perché dobbiamo venire con te? Non puoi venirci da sola? Io manco lo sopporto, quel pallone gonfiato!», si lamentò Brendon, dietro di noi, mentre raggiungevamo il centro di recupero. Ovviamente, io e Brendon eravamo lì per dare supporto morale a Tessa – almeno in teoria: Brendon non aveva mai niente da fare e quindi non poteva proprio dire di no ed io flirtavo con le infermiere e scappavo da Abel (che, detto tra noi, mi stava antipatico come pochi) per parlare con Matty Healy, il ragazzo con problemi di personalità che stava sempre sulla finestra a non fare niente. Era simpatico, certamente più di Abel il Drogato che non faceva altro che far stare male la mia migliore amica, e non solo da quando si erano lasciati, ma praticamente da sempre. Almeno quando stavano insieme le dava qualche orgasmo, adesso neanche quello...

Tessa si voltò verso Brendon e sospirò rammaricata. «Bren, ti prego, ho bisogno di voi due. Sai quanto vedere Abel mi distrugga», borbottò, riprendendo a camminare spedita verso l'entrata dell'ospedale. La seguimmo rassegnati, non potendo dire davvero niente, ed entrammo oltrepassando come al solito gli inservienti all'entrata – che tra l'altro ormai ci conoscevano fin troppo bene, da tutte le volte in cui eravamo stati lì – diretti alla sala comune dove Abel si faceva trovare ogni volta che Tessa veniva a trovarlo. Beh, si poteva benissimo dire che era anche colpa sua se Tessa ancora non mollava. Avrebbe dovuto dirle di smetterla di tornare da lui, ma ovviamente allo stronzo le attenzioni piacevano.

Quando entrammo nella sala comune Tessa era già seduta di fronte ad Abel, gli teneva le mani mentre parlavano fittamente di qualcosa che davvero non volevo stare a sentire. Brendon storse il labbro inferiore a quella scena. «Ma se vederlo la distrugge, perché continua a venire qui?», chiese, più retoricamente che altro, continuando a guardare i due.

Io alzai le spalle. «Non vederlo la distruggerebbe di più. Lo sai com'è fatta Tessa, se non fa una cosa la rimpiange e se la fa la rimpiange di più», risposi, «Comunque vado a cercare Matty, ci vediamo dopo!», aggiunsi, allontanandomi con un sorriso beffardo.

«E mi lasci così da solo?! Stronza!», esclamò Brendon, dietro di me, facendomi scoppiare a ridere mentre correvo via per cercare la biblioteca. Matty di solito si rifugiava lì, leggendo libri a seconda del suo stato umorale. Quando lo trovai, quel giorno, leggeva L'Assommoir di Zola in lingua originale – che era sicuramente suo e non di proprietà della biblioteca, che al massimo ne poteva possedere una copia consunta e con le pagine mancanti, ovviamente in inglese.

«Visita mensile, Chérie?», mi chiese Matty, parlando con un insolito accento francese mentre io mi sedevo di fronte a lui sul davanzale della finestra. Il suo fisico emaciato e fin troppo mingherlino pareva oscillare al ritmo del vento che proveniva dalla finestra accanto alla nostra, aperta per lasciar passare un po' d'aria.

«Mica veniamo qui ogni mese», dissi, scuotendo la testa, «Sarebbe ancora più da pazzi che passare ogni cinque ottobre, la vigilia di Natale, il Sabato santo e il quattro luglio qui oltre al sedici settembre... okay, sì, forse hai ragione».

Matty rise debolmente. «Io ho sempre ragione, mon amie. Hai dimenticato chi sono?».

Feci spallucce. «Visto che ti vedo quasi ogni mese è difficile dimenticarti, Matty», dissi, ridacchiando, «Che mi racconti di bello?».

Matty sospirò. «Beh, ho convinto Ross, l'infermiere del primo piano, a passarmi sigarette sottobanco in cambio di qualcosa di speciale», disse fiero, sorridendo sornione.

Io alzai gli occhi al cielo. «Gli hai promesso del sesso? Dimmi di no!».

Matty scosse la testa. «Ma ti pare che io faccia cose così volgari, Bonbon? Ovvio che no! Gli ho permesso di disegnarmi nudo! Oh, è stato trés magnifique, mi sono sentito come Rose in Titanic», spiegò con occhi sognanti mentre guardava fuori alla finestra.

Io osservai Matty perplessa. «Beh, ha gusti strani. Quindi, oltre ad adescare un infermiere dai gusti ambigui, non è successo nient'altro?», chiesi curiosa, rubando il libro dalle mani di Matty che mi lasciò fare, troppo preso dai suoi sogni ad occhi aperti per protestare.

«Beh, a me non è successo niente, a parte quella mezz'oretta di paradiso con il mio Jack Dawson in carne ed ossa. Sono arrivati dei nuovi volontari dalla tua scuola, però – e ho adocchiato uno di loro che però è stranamente etero. Lo sapevo che dovevo andare da quell'altro, quello biondo con la faccia da principessa!», spiegò, lamentandosi come suo solito.

Alle parole faccia da principessa mi venne in mente, a caso e in modo totalmente ingiustificato, Luke. Beh, per quanto lo odiassi, Luke aveva sul serio una faccia da principessa – ma non poteva essere assolutamente lui! Insomma, perché Luke Hemmings dovrebbe fare domanda per lavorare come volontario in un centro di recupero per tossicodipendenti? Non mi sembrava da lui, essere caritatevole (beh, a meno che non si trattasse di donare il suo culo in beneficienza, per quello non era caritatevole abbastanza).

Ad ogni modo, la mia curiosità cronica non mi impedì di indagare oltre. «Faccia da principessa, hai detto?».

«Sì! Era così carino, avresti dovuto vederlo. Con quel broncio irresistibile, avrei voluto mangiarlo. Scommetto che sia délicieux», rispose, adesso sorridendo malizioso. Io feci un sorriso a metà tra il divertito e lo schifato. Beh, se fosse stato sul serio Luke, non sarebbe stato di certo delizioso. Insomma, la merce usata non è mai buona...

«Matty! Ti stiamo cercando dappertutto! Hai saltato i controlli, oggi, il dottor Farnsworth vuole vederti subito», esclamò una voce dannatamente familiare dal fondo della stanza, facendoci voltare entrambi. Io trattenni il respiro, scioccata da quella scoperta, mentre Matty alzò gli occhi al cielo, sgraffignandomi il libro dalle mani per dirigersi dalla persona che l'aveva chiamato, ovvero Callie Hood, a testa bassa. Cosa diamine ci faceva Callie qui? Era una volontaria? Beh, aveva il camice quindi mi sembrava ovvio ma... Questo voleva dire che c'erano anche Luke ed Ashton, lì?

Callie mi guardò sorpresa. «Claire? Che ci fai qui?».

Fu in quel momento che feci uno dei più grandi sbagli della mia vita. Invece di dire la verità, ovvero che ero lì per accompagnare Tessa, dissi la più grande delle cazzate.

«Sono venuta a visitare il posto. Lunedì comincio a lavorare qui! Non ti sembra fantastico, il fatto che saremo colleghe?».

***

[A/N] SHIT'S ABOUT TO GO DOWN

Buonasera! Scommetto che non vi aspettavate notizie da me così presto, ma sapete, sono dura a morire (lol). To sum it up, Claire si è appena messa nei guai, Tessa non riesce a lasciarsi Abel alle spalle (e cazzo, neanche io ci riuscirei) e quelle due o tre parole che dice Matty sono le uniche cose che ricordo di francese oltre a je t'aime e al sistema numerico, ma sorvoliamo. Come pensate che farà Claire, a prendere un posto nel centro di recupero? Wait and see. Tutto può succedere ( ͡° ͜ʖ ͡°)

Beh, alla prossima! ♥

PS: quelle in foto siamo io e Chiara being cute

Slut + Sluttier || 5sosWhere stories live. Discover now