Capitolo 14: Today is the day

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Chi è lo stronzo che mi sta chiamando a quest'ora qualunque essa sia?
Afferro il cellulare dal comodino e senza guardare il nome rispondo.

*Chi cazzo è che ha osato svegliarmi?!* borbotto dopo aver risposto alla chiamata
*Dolcezza è mezzogiorno passato*
*Matt io ti ammazzo, stavo dormendo!* mi lamento
*Non mi rispondevi e mi sono preoccupato* ribatte lui
*Ti ricordo che tu non mi hai riposto per due giorni*
*E io ti ricordo che ti ho già chiesto scusa. E in mia difesa ero senza telefono* sbuffa
*Gne gne gne. Comunque, che vuoi?*
*Hai da fare più tardi?* mi chiede
*Dormo*
*Sì seria per piacere*
*Non faccio nulla perché?* gli chiedo incuriosita
*Perfetto, ci vediamo a casa mia per le tre*
*Ma... Okay okay*
*A dopo principessina* dice e io alzo gli occhi al cielo quando sento il nomignolo con cui mi ha chiamata
*Si si come vuoi coglione*

Poso il telefono sul letto, mi alzo e vado davanti all'armadio per poi aprirlo. Prendo dei pantaloncini di jeans e una maglietta a maniche corte nera con scritto sopra Not A Princess in bianco, successivamente prendo l'intimo pulito, vado in bagno e poso tutto su un mobile.
Apro l'acqua, mi spoglio ed entro.
Maledetto Matthew.
Maledetta me.
Odio il fatto che lui mi piaccia.
Già. Mi piace. Sono fottuta.

«Muoviti! Non ci sei solo tu in questa casa che si deve lavare sai?!» urla Taylor dal corridoio

Alzo gli occhi al cielo, afferro un asciugamano e inizio ad asciugarmi il corpo, mi metto l'intimo e ripeto la stessa azione di prima però sui capelli. Metto l'asciugamano nella cesta dei panni sporchi, mi metto la maglietta per poi prendere tutte le mie cose e uscire dal bagno per andare in camera.

«Cazzo ma non potevi vestirti?! Ci sono i miei amici!» mi urla contro Taylor
«Tu rompevi per il bagno, e poi è come se fossi in costume idiota»
«Posso vederti nuda?» ride Mike sbucando dalle scale
«E io posso tirarti un pugno?»

Entro in camera mia, chiudo la porta a chiave e mi metto i pantaloncini. Lascio i capelli sciolti ma metto la bandana, prendo il mascara e dopo essermi posizionata davanti allo specchio dell'armadio lo applico sulle ciglia. Metto i calzi e poi le scarpe da ginnastica.
Prendo il telefono e noto con piacere di essere in ritardo. Matthew mi ammazza.
Afferro la borsa con dentro il pc, controllo che ci sia il portafoglio ed esco dalla mia camera proprio mentre il mio telefono inizia a suonare.

*Dove sei? Sei in ritardo Olivia!* si lamenta
*Sto uscendo ora di casa, cinque minuti e arrivo*
*Va bene*

Chiudo la chiamata e proprio mentre sto per iniziare a scendere le scale una voce mi ferma.

«Dove vai?» mi chiede Aaron
«Esco»
«Da sola?»

Nego con la testa ma prima che possa farmi altre domande, inizio a scendere le scale velocemente ed esco di casa.

Apro il piccolo cancello e inizio a percorrere il vialetto dell'immenso giardino fino alla porta di casa.
Suono il campanello e aspetto.
Dopo poco la porta viene aperta ed esce Matthew insieme ad una ragazza.

«Olly!» esclama il ragazzo
«Scusa per il ritardo..»
«Fa nulla.. Andiamo?»
«Si.. Uhm.. Piacere Olivia» dico presentandomi alla ragazza

Lei alza gli occhi al cielo e se ne torna in casa salutando il mio amico.

«Ma le ho fatto qualcosa?» chiedo
«Beca odia tutte le ragazze con cui parlo»

Lo seguo fino al suo garage.
Con un telecomando lo apre rivelando moltissime auto, dalle sportive ai Range Rover da sterrato.

«Hai una Nissan GTR? Ma non dovrebbe uscire tra due mesi?»
«Mio padre è un socio e me l'ha regalata» borbotta prendendo delle chiavi da una cassetta attaccata al muro

Sblocca la Nissan e sale al posto del passeggero dopo avermi lanciato le chiavi.

«Che aspetti a salire?»

Faccio il giro dell'auto, apro la portiera e mi siedo sul sedile passando poi la borsa a Matt. Metto in moto, esco dal garage e successivamente dalla villa.

«Dove devo andare?» chiedo mentre rallento per far passare una signora sulle strisce pedonali
«Prosegui dritto fino all'incrocio laggiù infondo, poi vai a destra. Passiamo per le stradine isolate»

Annuisco e proseguo fino all'incrocio per poi svoltare a destra e immettermi in una strada simile a quelle di campagna, tutte rovinate e nel verde.

«Come mai mi stai facendo guidare?»
«Appena hai visto l'auto ti si sono illuminati gli occhi..» sorride mettendo la sua mano destra sulla mia che è poggiata sul cambio

A quel gesto mi irrigidisco. Istintivamente accelero cambiando successivamente marcia, prendo in velocità una curva stringendo sempre più il volante fino a quando Matt si mette ad urlare di rallentare. Freno di botto e mi metto le mano in faccia.
Che cazzo ho appena fatto?

«Che cazzo è successo?»
«Io.. Non ne ho idea»
«Ci stavamo per schiantare contro un muro!» urla gesticolando
«So quel che faccio!» ribatto
«Ah si?!»
«Senti dimmi dove cazzo dobbiamo andare e smettila di urlare» borbotto guardandolo
«Vai dritta fino a che non vedi un capannone sulla destra»

Annuisco e riprendo a guidare, questa volta più piano rispetto a prima che avevo quasi toccato i 200 km/h.

«È quello?» chiedo rallentando progressivamente
«Si, parcheggia pure li davanti a quel segno sul muro»

Faccio come mi dice e parcheggio la Nissan.

Prendo la borsa e scendo dall'auto per poi mettere le chiavi in borsa.

«Entriamo dentro.. Credo non ci sia ancora nessuno»

Lo seguo all'interno del capannone e per poco ci rimango secca. È una cosa stupenda sto posto. C'è un angolo pieno di cuscino sulle pareti e suppongo che li provino le acrobazie.

«Wow»

Matthew sorride compiaciuto e si va a sedere in mezzo alla stanza per terra. Mi giro verso sinista e la mia mascella cade a terra.

«Avete una postazione per i DJ?!» urlo sclerando malissimo

Hanno fatto una postazione enorme per DJ in fondo alla sala e davanti c'è uno spiazzo per ballare, mi avvicino e la osservo. Hanno di tutto e di più. Dalle luci alle casse, dai mixer ai fumogeni.
Salgo sul palco e osservo la stanza da quella prospettiva. Mi immagino ad un mio dj-set in una discoteca, tutti che ballano che cantano le canzoni remixate da me.

«Se vuoi puoi» dice Matthew risvegliandomi dal mio sogno ad occhi aperti
«Io.. Davvero posso?»

Annuisce e sorrido felice.
Poso la borsa sul ripiano, tiro fuori il mio MacBook e poi posiziono al centro per poi collegare tutti i fili e aprire il programma che uso per fare i remix.

«Sei capace no?» mi chiede

Faccio spallucce e inizio a far partire una base lenta per poi inserirci Stay di Zedd e Alessia Cara. Modifico la canzone in alcuni punti alterando prima la voce e poi la base mettendo anche dei drop e per chiudere inserisco una terza base un po' più movimentata della prima facendola poi sfumare.

«Wow» mormora
«Io.. Uhm.. Mi diletto nei remix. Non sono poi chissà chi»
«Sei formidabile!»
«Chi è formidabile?» chiede una voce a me conosciuta

A Last Step|| Matthew Espinosaजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें