Capitolo 24: Honest

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È da quando mi sono alzata che Taylor cerca di parlarmi ma lo sto evitando come la peste.
Non gli voglio rivolgere la parola, non dopo quello che mi ha fatto ieri.

«La smetti di girarti?» brontola Matthew mettendo la faccia sotto al cuscino
«Sta zitto o ti butto giù»
«Che ore sono?»
«È mezzogiorno passato e Taylor ha cercato di parlarmi venti volte» borbotto
«Sta cercando di farsi perdonare Ols»
«Il tuo telefono è un'ora che suona» dico sviando l'argomento
«Sarà mia madre, la chiamerò dopo» dice
«È Beca.»
«Ah, non le hai risposto vero? Dov'è il mio telefono?» chiede tirandosi su con il busto
«È sul comodino idiota»
«Potresti non insultarmi almeno per un giorno?» borbotta tirandomi contro il cuscino
«No»

Prendo il telefono e apro la chat con Aaron.

A✨

Olly🐧
aaaaaaaaaaaaaron

Olly🐧
caaaaaaaaaaaaarpenter

Olly🐧
daaaai

Olly🐧
devo dirti una cosa importante

A✨
che cosa devi dirmi sentiamo

Olly🐧
manca un mese al mio compleannooooo

A✨
sei nata il 19 settembre?

Olly🐧
NON SAPEVI LA MIA DATA?
CATTIVO AARON CATTIVO

A✨
tu non me l'hai detto nanerottola

Olly🐧
aspe un tizio ossessionato
dai dinosauri mi sta parlando

«Dicevi?»
«Ti ho chiesto se volessi andare a pranzare da qualche parte»
«Comunque ieri sera non hai risposto alla mia domanda» dico togliendomi le coperte di dosso
«Quale domanda?»
«Mi hai chiesto quale fosse il mio problema. Perché?» chiedo guardandolo
«Non so il perché della mia domanda.»

Vado ad aprire la finestra ed entra l'aria dando un poco di sollievo dal calore estivo.

«Ma fa freddo!»
«Tu sei tutto scemo, c'è un caldo assurdo oggi!»
«Basta insultarmi ti prego»
«Ma io non ti sto insultando, ti sto descrivendo» dico facendogli la linguaccia «Che poi sei in boxer quindi non ti dovresti nemmeno lamentare»
«Sono in boxer perché qualcuno, ribadisco il qualcuno, durante la notte mi ha costretto a togliermela perché aveva freddo» dice facendomi arrossire
«Io.. Uhm... Sono sonnambula e.. Non mi ricordo ciò che faccio o dico..» balbetto a disagio
«Sei sonnambula?»
«È ciò che ho detto genio»

Fa per rispondere ma lo blocco alzando la mano perché qualquno mi sta chiamando al telefono.

*Hai un secondo per dirmi chi sei e che cazzo vuoi*
*Sono Jack e mi servi* risponde il ragazzo dai capelli biondi
*Per?*
*Segreto*
*Dove sei?* chiedo
*Sono sotto casa tua e vedo il tuo culetto da qua giù*
*Che cazzo..

«Senti ti vesti o devo salire a prenderti?» urla dal giardino

Esco sul terrazzo e mostro a Johnson il mio bellissimo medio provocando la sua risata e quella di Gilinsky.

«Che cazzo vi ridete»
«Ma con chi parli?» mi chiede Matthew uscendo pure lui sul terrazzo

Jack e Jack smettono di ridere appena lo vedono e si fanno seri spostando lo sguardo da me a Matthew e viceversa.

«Cazzo dobbiamo venti dollari a Nash» borbotta Johnson
«Scusa cosa?» chiedo scrocchiandomi le dita
«Nulla»

Entro dentro, mi metto i pantaloncini e le vans, prendo il telefono e corro di sotto in garage. Apro la porta del garage ed esco in bici diretta a casa Grier.

Una volta arrivata mollo la bicicletta nel giardino e vado a suonare al campanello.

«Olly!» esclama Skylynn aprendomi la porta
«Sky! Nash è in casa?»
«Mamma, Nash è in casa?» urla la bambina
«No, è al capannone tesoro!» urla in risposta la madre
«Grazie Sky, ci vediamo domani!»

Corro verso la bici e dopo averla tirata su, monto e mi dirigo verso il capannone.
Se non è li bestemmio.

***

C'è la sua macchina.
Perfetto.

Butto la bici a terra ed entro dentro facendo sbattere la porta contro il muro.

«Dallas ti conviene scappare» dice Ethan
«Dove cazzo è Grier.» borbotto rossa dalla rabbia
«Chi mi cerca?» chiede l'interessato uscendo dal bagno dei maschi
«Nash potresti avvicinarti?»

Fa come gli ho chiesto e si avvicina lentamente.
Non appena è davanti a me gli tiro uno schiaffo sulla guancia sinistra facendogli girare la faccia a destra.

«Ahio! Ma sei impazzita?» urla iniziando massaggiare la guancia
«Te la sei cercata!»
«Cosa ti ho fatto?»
«Hai scommesso con i Jack su me e Matthew razza di stronzo»
«Ho vinto!» urla iniziando a fare un balletto della vittoria abbastanza penoso
«Non abbiamo scopato cazzo!»
«Invece si» dice Jack J
«E tu che ne sai? Non eri nella mia camera»
«Hai la sua felpa e lui era in boxer» dice sorridendo maliziosamente
«Santo.. Avevo freddo e mi ha dato la felpa» dico rossa in faccia
«Ma i cazzi vostri ve li fate? Non credo di aver mai scommesso su di voi e qualcun'altra» dice incazzato Matthew «Chi altro hai partecipato alla scommessa?»
«Cameron perché guardi per terra? Non ci posso credere.. Non ci voglio credere! Come hai potuto?» chiedo con le lacrime agli occhi

Una parte di me non vuole credere a tutto ciò.
Una parte di me vorrebbe andare li, davanti a lui, e massacrarlo di botte.
Tutto questo è surreale.
Il mio migliore amico che scommette su di me, sulla sua migliore amica.

È proprio vero che le persone di cui ti fidi ciecamente sono le prime che ti pugnalano.
L'ho sempre saputo ma non ci ho mai voluto credere, per una volta avrei voluto avere accanto delle persone che non mi avrebbero mai e poi mai abbandonata ma a quanto pare è impossibile. Ci saranno sempre persone finte, persone che ti tradiranno sempre.

«Ero ubriaco» mormora guardando per terra

Ero ubriaco.
Era ubriaco.

Esco da quel posto, salgo sulla bici e mi dirigo verso lo studio di registrazione dove lavora Sam, per fortuna è a soli cinque minuti di distanza dal capannone.

A Last Step|| Matthew EspinosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora