Capitolo 37: Court

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Oggi è il grande giorno.
Oggi Tucker avrà ciò che si merita.

Anche se sono passate due settimane è come se fosse successo ieri, rivivo quel giorno ogni notte.

Sono sveglia dalle sei e sto fissando il soffitto come al solito mentre Cameron sta ancora dormendo a pancia sotto.
Negli ultimi due giorni ho costretto Cameron a passare del tempo e a dormire con me perché sotto sotto mi mancava il mio migliore amico.

«Sento le rotelline del tuo cervello girare.. A cosa stai pensando?»
«Ma non stavi dormendo?» gli chiedo
«Sono sveglio da qualche minuto.. Non cambiare discorso, a che cosa pensi?»
«Mi manca Kay..»
«Lo so... Come so che ami Matthew» dice facendomi strozzare con la saliva
«Ma cosa?!»
«Ma vi siete messi insieme o lo devo minacciare di una morte atroce per chiedertelo?»
«Non mi ha ancora chiesto nulla però ha detto che sono l'unica con cui si metterebbe» sbuffo mettendo la testa sotto al cuscino
«È proprio coglione»
«Io vado a mangiare»

Sposto le coperte, scendo dal letto e dopo essere uscita dalla mia camera vado in cucina.

«Ehi Tay..» mormoro

Taylor mi fa un cenno con la testa e continua a mangiare la brioche come se io non esistessi.

«Olly ma non potevi aspettarmi?» mi chiede il mio migliore amico abbracciandomi da dietro
«Stavamo dicendo.. Ciao.»

Matthew? Che ci fa lui qui?

«Ehi Matthew!» esclama Cameron appoggiando il mento sulla mia spalla

Cameron lo sta sfidando e la cosa non promette bene per niente.
Mi scollo di dosso Cameron, mi siedo e prendo dal piatto un brioche addentandola.

«Chi li ha portati?»
«Io» borbotta Matthew

Vado dall'armadietto dove ci sono i bicchieri e le tazze e mi metto in punta di piedi per prenderne uno, facendo alzare di poco la maglietta, ma non ci arrivo.

«Smettetela di guardarmi il culo.» borbotto
«Ti aiuto io» dice Matthew alzandosi dallo sgabello su cui era seduto per poi avvicinarsi a me

Prende una tazza e la posa sul bancone per poi baciarmi sulle labbra.

«Ehi..» sussurra
«Ciao..»
«Cristo santo prendetevi una stanza e scopate» dice Taylor

Arrossisco veemente mentre Matthew scoppia a ridere guadagnandosi una sberla sul braccio da parte mia.

«Mi vado a vestire» sbuffo «E per la cronaca Taylor tu mi devi una giornata a Santa Monica»
«Santa Monica?» chiede confuso
«Si, tempo fa ci siete andati e tu non mi volevi portare»
«Ah»

Vado in camera mia, apro l'armadio, prendo un paio di jeans semplici neri e una camicia bianca.

«Possiamo parlare?»

Mi giro di scatto verso la porta della mia camera annuendo successivamente.

«Di cosa vuoi parlare?»
«In verità volevo stare qui con te a fare il nulla più totale» rivela Matt sorridendo
«Io mi devo vestire»
«E quindi?»
«Matthew esci» dico indicando la porta
«Ma ti puoi cambiare dietro all'anta dell'armadio!»
«Tu vai vestito così?»
«No, dopo mi cambio»

Si sdraia sul letto e io mi cambio dietro l'anta dell'armadio alla velocità della luce.
Mi metto le scarpe e mi pettino i capelli che come al solito sono uno schifo.

***

Siamo appena arrivati al tribunale e dato che mancano ancora trentacinque minuti prima dell'udienza ci sediamo più o meno vicino all'entrata anche per aspettare gli altri che sono in ritardo come al solito.

A Last Step|| Matthew EspinosaWhere stories live. Discover now