Capitolo 38: Only us

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Finalmente sono libera.
Finalmente Tucker pagherà per ciò che ha fatto a me e a Kayla.

«Stavo pensando...» inizia a parlare Matthew mentre fa intrecciare le nostre mani
«Spara»
«E se andassimo a Santa Monica?»
«Ora?» chiedo confusa
«Si, ora»
«E i miei? I vestiti?»
«I tuoi lo sanno e hanno detto che va bene e per i vestiti ci fermiamo da te e prendi ciò che ti serve» mi spiega
«La tua roba?»
«È già in macchina»
«Organizzato il ragazzo»
«Se si tratta di renderti felice lo sono sempre» dice in imbarazzo
«Mi farete venire il diabete lo sapete?» ci chiede sbuffando Taylor
«Oh ma sta zitto» diciamo all'unisono
«Parlano all'unisono! Siamo fottuti!» urla scappando

Scoppio a ridere per la scena e poi prima di entrare nella macchina di Matthew saluto i miei genitori e gli altri.

«Comunque grazie..»
«Grazie?»
«Per essere rimasto e per non avermi lasciata da sola» mormoro per poi alzarmi sulle punte e baciarlo

***

«Quanto manca?» chiedo
«Te l'ho detto»
«Non ti stavo ascoltando»
«Mancano dieci minuti» dice
«Finalmente!» esclamo e dopo un po' aggiungo: «Matt devo andare in bagno»
«Ti uccido»
«Non ne saresti capace»
«Non puoi aspettare?» mi chiede
«Mi chiedi troppo»
«Okay okay ci fermiamo»

Svolta a destra per la stazione di servizio e parcheggia.

«Matt mentre vado in bagno non è che prenderesti da mangiare?»
«L'avrei fatto comunque» dice

Entriamo insieme e mentre lui prende da mangiare io corro, letteralmente, tra i corridoi per raggiungere il bagno il più velocemente possibile.
Entro in un bagno, abbasso i pantaloncini e faccio la pipì.

«Eccomi!» esclamo dopo aver raggiunto Matthew
«Allora.. Limone o pesca?» mi chiede indicando la bottiglia di estathè
«Limone»

Prende la bottiglia e mi fa cenno di andare alla cassa.
Matthew posa il thè, le caramelle e le patatine sul bancone e tira fuori il portafoglio.

«Matt..»
«Pago io» dice facendomi alzare gli occhi al cielo
«Sacchetto?» chiede la commessa «Si»
«Sono otto dollari e settanta»
«Ecco a lei» dice Matthew
«Dammi del tu dolcezza»

Scusa, cosa?

«Se vuoi ti do un pugno» dico acidamente
«Olivia..»

Esco dall'edificio e mentre sto andando alla macchina Matthew mi afferra il polso e mi fa girare verso di lui.

«Vattela a scopare»
«Cazzo ma lo vuoi capire che amo solo te?!» urla
«Si certo come no»
«Smettila!»
«Ci stava fottutamente provando con te quella zoccola!» urlo gesticolando
«Amo te e lo sai»
«Non mi calmi se mi dici che mi ami sai?»

Alza gli occhi al cielo e mi bacia tenendomi stretta a se.
Dio se lo amo.

«Ti detesto» borbotto
«Scema.. Vuoi guidare?»
«E me lo chiedi pure? Ovvio!»

Prendo le chiavi dalla sua mano e salgo in macchina dopo averla sbloccata.

Inserisco la chiave nel quadro, ingrano la marcia e parto.

«Non finirti le patatine stronzetto»
«Perché mi insulti sempre?»
«Perché si»
«Non è una risposta» sbuffa
«Quelli sono dettagli»

Sorpasso una macchina che per i miei gusti stava andando troppo lenta e accelero, prendo delle patatine dal pacchetto che ha in mano Matthew e velocemente le metto in bocca per poi rimettere la mano sul cambio.

«Prendi la prossima uscita» mi dice Matthew
«Ok.. Ma dove staremo?»
«Mia madre ha una casa vicino alla spiaggia»

Metto la freccia a destra e decelerando svolto a destra prendendo l'uscita per Santa Monica.

«Gira a destra al prossimo incrocio e poi tutto dritto»
«Ne sei sicuro?» gli chiedo fermando l'auto sulla destra
«Si... Più o meno»
«Ma usare google maps o stronzate simili no eh?»
«Uhm... Qui dice che dobbiamo andare in fondo alla via e poi girare a sinistra» dice
«Se ci perdiamo ti faccio fuori, lo giuro» borbotto ripartendo
«E poi come farai senza di me?»
«Sopravviverò»
«Stronzetta» dice facendo il finto offeso

«Qual'è la casa?» gli chiedo dopo aver svoltato a sinistra
«Tu vai..»

Non sa dove stiamo andando, io lo so che è così.

«Ferma!» urla spaventandomi tanto che inchiodo e la macchina si spegne
«Ma sei coglione?!» urlo sbattendo le mani sul volante
«Scusa! Scusa!» esclama «Lasciala davanti al garage»

Rimetto l'auto in moto e la parcheggio davanti al garage.
Scendo dalla macchina e vado ad aprire il bagagliaio per prendere il mio borsone.

«Dai piccola scusa» mormora avvicinandosi a me
«Cazzo potevamo farci male!»
«Me lo dai un bacio?» chiede appoggiandomi le mani sui fianchi
«Uno schiaffo va bene?»
«Acida»
«Solo con te» rido per poi baciarlo a stampo

Prendo il borsone e dopo che anche Matthew ha preso il suo entriamo in casa.

«Che vista» sussurro dopo aver raggiunto la portafinestra
«Vuoi andare in spiaggia subito o tra un po'?»
«Abbiamo la cena?»
«Mia madre è passata sta mattina e ha lasciato della roba» mi dice
«Io ora non ne ho molta voglia» dico rispondendo alla sua domanda
«Andiamo più tardi allora»
«Ma quanto rimaniamo qui?»
«Se vuoi rimaniamo fino a domenica» dice per poi sparire al piano superiore
«Dove vai?!»
«Vieni!» urla

Con il borsone in spalla lo raggiungo ed entro nella stanza con la porta aperta.

«Il bagno è la porta davanti, se vuoi puoi mettere le tue cose nell'armadio» dice buttandosi sul letto

Poso a terra il borsone e mi sdraio sul letto vicino a Matthew.

«Io non volevo dire niente ma.. Le mutande in testa ti donano sai?» dico cercando di non ridergli in faccia
«Credevo di averla fatta sparire anni fa quella foto.. Le do fuoco, davvero» borbotta «E tu non ridere!»
«Ma se ho detto che ti donano!»
«A me dona tutto»
«Vantati di meno» dico
«Sei solo gelosa»
«Gelosissima» confermo girandomi sul fianco sinistro
«Posso farti una domanda... Un po' strana?» mi chiede mettendosi come me sul fianco
«Strana quanto?»
«Ehm... Un po'....» mormora iniziando ad accarezzarmi i capelli
«Sentiamo»
«Tu e Samuel.. Vi siete mai baciati?»

E io che pensavo che mi avrebbe chiesto se fossi vergine.

«Ma sei scemo?»
«È una domanda lecita»
«Non ci siamo mai baciati»
«E con Cameron?» chiede ancora
«È il mio migliore amico!»
«Perfetto»
«Sei geloso di loro?»
«Chi, io? Ma figurati»
«Sei geloso!» esclamo ridendo
«Il tuo telefono sta suonando»

Mamma?
Cazzo! Non l'ho avvisata che siamo arrivati, ora mi uccide.

*Ciao mamma!*
*Ciao un cazzo! Siete arrivati?* borbotta lei
*Si, ora*
*Mhh.. Comunque è arrivata una busta per te*
*Mettila in camera* le dico
*Riguarda una scuola di danza*
*Quale?*
*Una russa, molto prestigiosa*
*Oh cazzo* mormoro passandomi una mano sulla faccia
*Te la metto sotto ai cuscini, scommetto che se la dovesse trovare Taylor lo direbbe a Matthew*
*Va bene... Ciao mamma*
*Aspetta! Torni domani o domenica?*
*Domenica*
*I preservativi per favore usateli* si raccomanda e io arrossisco
*Porca puttana ma! Ciao*

Una scuola di danza russa.
Russia.

«Tutto okay?» mi chiede Matthew non appena poso il telefono
«Si.. Andiamo in spiaggia?»

A Last Step|| Matthew Espinosaजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें