Capitolo 32: It is not real

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Tutto ciò non è reale.
Kayla non è morta, lei non può essere morta.

«Ho chiamato la polizia..» mormora Nash
«Quello se n'è andato..» dice Cameron
«Non la passerà liscia. Non questa volta» mormora Samuel
«E con che prove lo accusi? Sentiamo!» esclama Taylor

Prende il telefono dalla tasca dei pantaloni e, dopo aver stoppato la registrazione, gli mostra lo schermo.

«Ho registrato tutto, non sono scemo. Lui la deve pagare»

Io sto ancora piangendo e sono ancora abbracciata a Matthew e non intendo mollare la presa dal suo corpo.

«Shh» mormora accarezzandomi i capelli
«Siete voi che avete chiamato?» chiede un'agente entrando nell'abitazione
«Si.. Stavamo..
«Se non vi dispiace ne parliamo alla centrale... Jones chiama il coroner» dice all'altro agente

«Olivia... Dobbiamo andare in centrale» mi dice Taylor
«Io non la lascio, non di nuovo»
«Matthew...»

Matthew mi prende in braccio e mi porta fuori mentre io gli urlo di lasciarmi.

«Lasciami! Devo andare da Kayla!» urlo
«Olivia calmati!»

Mi fa sedere nei sedili posteriori della sua auto e lui si inginocchia davanti a me.

«Ehi.. Calma...»
«Non dirmi di stare calma!» urlo
«Matt dammi le chiavi... Guido io..» dice Ethan avvicinandosi a Matthew

Matthew gli passa le chiavi e si siede vicino a me mentre dall'altra parte ci si siede Nash e davanti vicino a Ethan ci si siede suo fratello Grayson.

Appoggio la testa sulla spalla di Matthew e lui mi stringe la mano facendo dei cerchi immaginari sul dorso con il pollice.

***

Siamo appena entrati in centrale e immediatamente ci mandano in una sala.

«Finiremo nei guai io me lo sento» mormora Michelle
«Chi è Taylor Caniff?» chiede un'agente

Ha un volto familiare..

«Thomas?» mormoro con le lacrime agli occhi
«Ci conosc... Olivia? Samuel? Che ci fate qui?»

Corro tra le sue braccia e scoppio a piangere di nuovo.

«Ehi... Respira.. Che ti è successo?» mi chiede
«Kay..»
«Kay è morta Thomas..» sussurra Samuel
«Caniff seguimi» borbotta Thomas staccandomi da sé

Mi siedo per terra e inizio a fissare il pavimento.

Kayla è morta per colpa mia.
Tucker gli ha sparato per colpa mia.
Se avessi fatto come mi aveva detto lui Kay sarebbe ancora viva.
Non potrò più abbracciarla, non potrò più dirle quanto le voglio bene. Non le potrò più dire o farle niente. Non la vedrò mai più.

«Espinosa, Caniff e Wilkinson con me» dice un altro agente

Ci alziamo in contemporanea e lo seguiamo per i corridoi della centrale di polizia.

«Wilkinson li dentro mentre voi due qui dentro» ordina indicando le porte

Io e Matthew entriamo dentro una stanza con un tavolo e quattro sedie.

«Sedetevi» dice Thomas mentre sistema dei fogli

Facciamo come dice e ci sediamo dall'altra parte del tavolo aspettando le domande.

«Se vi state chiedendo perché non vi abbiamo separato è perché mi hanno detto di non farlo non perché siete una coppietta» borbotta
«Allora... Come conoscevate la vittima?» chiede l'altro agente che, da quanto scritto sulla targhetta, si chiama Catwell
«L'ho conosciuta quale mese fa tramite lei e Samuel» dice Matthew

Non riesco a parlare, è come se fossi bloccata.

«E tu?» mi chiede «Sto parlando con te!»
«Fatti un giro Catwell. Non è una richiesta» ordina Thomas

Catwell si alza e sbuffando se ne va lasciandoci da soli.

«Olly.. Che è successo?»
«È stata colpa mia... È solo colpa mia» mormoro nervosamente
«Tu sai cos'è successo?»

Matthew's Pov

«Tu sai cos'è successo?» mi chiede l'agente

Ti vorrei spaccare la faccia.
Si si.

«Olivia e Kayla si dovevano vedere da un certo Jimmy, non so chi sia, solo che sto qua ha chiamato Tucker e lui l'ha rapita portandola in quella casa e quando siamo arrivati noi le stava puntando una pistola alla tempia e senza aspettare le ha sparato» spiego accarezzando la mano di Olivia sotto al tavolo

L'agente segna tutto su un pezzo di carta e poi ritorna a guardarci o meglio a guardare Olivia.
Madonna che nervoso.

«Chi è Tucker?» le chiede
«È... Un mio ex.. Più o meno..»
«Più o meno?»
«Mi picchiava..» mormora abbassando lo sguardo
«È vero che Wilkinson ha fatto un video?»
«Si» rispondo
«Non l'ho chiesto a te» ringhia
«Ma non lo vedi che è sotto shock per ciò che è successo?» borbotto
«Non credo che abbia bisogno di qualcuno che parli al posto suo sai?» dice
«Tu come sai chi è Tucker?» gli chiede Olivia

Thomas si trova in difficoltà nel rispondere a questa domanda e risponde con una frase da sbirro.

«Sono io che faccio le domande non tu» dice
«Si ma prima di tutto tu sei un mio amico no?» chiede «Aspetta.. Tu non sei mio amico, gli amici si fanno vedere tu invece te ne sei altamente fregato»
«Avevamo nove anni!» esclama
«Chi ti ha detto di Tucker?!»
«Samuel, ogni tanto ci incontravamo»
«Abbiamo finito?»

Annuisce e noi torniamo nella stanza di prima dove ci sono solo Taylor e Samuel.

«Hanno chiamato tutti?» chiedo
«Si, dopo di voi» mi risponde Taylor
«Hanno chiesto pure a voi di Tucker?» mormora Olivia
«Si, ci hanno chiesto se lo conoscessimo e se fossimo amici o stronzate simili» sbuffa
«Ehi ma quello... Lo sono andati a prendere e... È con Jimmy!» esclama Olivia guardando fuori dalla porta

Hanno entrambi le manette e li stanno portando nelle sale degli interrogatori.
Mentre passano davanti a noi entrambi fissano Olivia e lei abbassa lo sguardo trattenendo le lacrime.

«Non devi farti mettere i piedi in testa da nessuno» le sussurro
«E se la dovessero passare liscia? Non potrei sopportarlo»
«Non succederà, te lo prometto piccola»

Le metto un braccio intorno al collo e le faccio appoggiare la testa sulla mia spalla.

«Andrà tutto bene» mormoro
«Non approfittarti di me»
«Non lo farei mai»

Alza lo sguardo verso di me e mi guarda come per dire "Ah si?".

«Ricordati che ti amo» sussurro nascondendo il volto nei suoi capelli

A Last Step|| Matthew EspinosaHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin