Capitolo 20: Chi è...

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«Dicci tutto» dice Nash
«Chi è McCarty?»
«E tu come lo conosci?» chiede allarmato Taylor
«La prima volta che sono andata da Nash ero a mangiare al Mc con Cam e lui è sbucato all'improvviso»
«Dallas perché non ce lo hai detto?» borbotta incazzato Aaron
«Forse mi è sfuggito» mormora il mio migliore amico guardandomi successivamente male

Gli sorrido innocentemente e afferro il mio telefono dalla tasca dei pantaloncini per vedere l'ora.

«Taylor.. Siamo in ritardo»
«Per cosa?» chiede non capendo
«Taylor..»
«Capito! Ci sono due bici di là, prendiamo quelle»

Ci prende dal polso e mi trascina nella stanza con scritto Cucito, dove oltre alle macchine per cucire ci sono delle bici e un long. Io prendo il long mentre Taylor una delle bici.

«Non graffiarmi il long!» esclama Matthew
«Sta zitto»
«Scusa?»
«Si, ti scuso tranquillo» ridacchio
«Se ti prendo»

Corro fuori con il long il mano e una volta in strada ci salgo sopra iniziando a darmi delle spinte mentre Matthew mi corre dietro con Taylor, in bici, vicino che lo prende in giro.

«Rassegnati dolcezza!» urlo

***

Quando arriviamo davanti casa troviamo già l'auto della donna che si è occupata della mia adozione, posiamo in garage lo skate e la bici ed entriamo dalla porta che lo collega alla cucina.

«Mamma? Papà?» li chiama Taylor
«Siamo in salotto!» esclama nostra madre

Non voglio vedere la Hopkins, mi sta antipatica. Sono sicura che lei mi odi, ogni volta che mi vede mi guarda come se fossi un sacco di spazzatura puzzolente e oggi non mi guarda diversamente non appena entro in salotto.

«Oh eccoti cara Olivia!» esclama falsamente felice
«Hopkins.»
«Vedo che le buone maniere non le hai imparate in questi dieci mesi» borbotta tornando a leggere un fascicolo
«Olivia è solamente stanca, vero?» chiede retoricamente mio padre
«Come dici tu»

Mi siedo sul divano e inizio a fissarla.

«Come ti trovi con questa famiglia?» chiede scrivendo su un foglio
«Benissimo»
«Hai fatto nuove amicizie?»
«Si»
«Frequenti i tuoi vecchi amici? Quelli che ti erano stati sconsigliati dalla direttrice»

No. Non lo ha chiesto. Non l'ha fatto.

«Allora?» insiste

L'ha fatto.

«No signora Hopkins» borbotto
«Signorina prego.» ribatte acidamente «Hai un ragazzo?»
«Le interessa?»
«Olivia rispondi» mi esorta mia madre
«No. Sono single. Vuole sapere pure se sono vergine o qualche altra stronzata?»

Mi alzo dal divano e a passi pesanti mi dirigo verso le scale per andarmene nella mia stanza.

Sbatto la porta talmente forte che ho paura di averla rotta o cose simili.
Vado verso la portafinestra che da sul balcone e la apro uscendo fuori all'aria aperta per stare sola. Odio la gente che mi chiede del mio passato, non lo accetto.

«Ehi bella bionda!» urla qualcuno

Mi sporgo dal balcone e noto la macchina di Matthew e lui appoggiato ad essa.

«Non sono bionda»
«Che differenza fa?»
«Che vuoi?» gli chiedo
«Vuoi farti un giro?»
«Olivia apri la porta!» urla papà

Torno in camera e apro la porta.

«Non torno da quella.»
«Olly...»
«No» ribatto
«Olivia non farmi incazzare. Tu scendi punto e basta»
«Ho detto no.»

Chiudo la porta, afferro una felpa che avevo lasciato sulla sedia, esco sul terrazzo e dopo essere salita sulla ringhiera mi arrampico sul ramo dell'albero più vicino.

«Ma ti vuoi ammazzare?»
«Sta zitto idiota!»

Scendo sul ramo sottostante e poi salto giù sul prato.

«Dove andiamo?» chiedo avvicinandomi a lui
«Gli altri sono a casa dei gemelli, se vuoi possiamo andare li»
«In alternativa?»
«Da me o al parco»
«Parco» confermo
«Vuoi guidare tu?»

Annuisco prendendogli le chiavi di mano, faccio il giro dell'auto ed entro sedendomi dal lato del guidatore mentre lui in quello del passeggero davanti.

Inserisco la chiave nel quadro e dopo averla accesa ingrano la marcia e parto.

«Come mai stavi urlando contro Calvin?» chiede Matthew
«Sono andata via mentre stavamo facendo una cosa»

Matthew si volta verso di me di scatto e mi guarda con gli occhi spalancati.

«Cosa.. Matthew! Ma che cazzo vai a pensare!» esclamo
«Tu l'hai detto in modo ambiguo! Non è colpa mia»
«A casa c'era la tizia che si è occupata della mia adozione con i Caniff e mi ha chiesto delle cose che non mi sono piaciute» spiego svoltando a destra
«Ovvero? Sempre se posso sapere»
«Mi ha chiesto se frequentassi ancora i Monsters ... Ho avuto diversi richiami per colpa loro»

Mi fermo al semaforo rosso e abbasso il finestrino per far entrare dell'aria fresca. Una macchina si ferma nella corsia accanto alla nostra e suona il clacson diverse volte per attirare la mia attenzione.

«Che cazzo v..

Le parole mi muoiono in bocca quando riconosco Carlos insieme a Evan.

«Oh ma tu guarda la brunetta ha perso la lingua» mi prende in giro Evan
«Tu sei sempre il solito coglione e a prenderti per il culo non ci sarebbe gusto»
«Di chi è questa GTR?» chiede Carlos
«Fatevi i cazzi vostri»
«Ma quanto dura questo semaforo?!» si lamenta Matthew
«Ma è di Espinosa!» esclama quel citrullo di Evan
«No è di tua nonna»
«Mia nonna non guida»

Non appena scatta il verde premo l'acceleratore e sgommo via, allontanandomi dal mio passato.

Arrivati davanti al parco parcheggio la macchina e dopo essere scesi entriamo.

«Come sapevano il mio cognome?» mi chiede Matthew mentre camminiamo
«Fanno parte dei Monsters.»
«Oh..»
«Sono degli imbecilli quei due, è una cosa mostruosa. Va bene se ci mettiamo lì?» chiedo indicando un albero

Annuisce e ci andiamo a sedere.

«Per colpa loro avevo passato un casino di guai con l'orfanotrofio. Stavo per essere arrestata una volta»
«Addirittura?» chiede sorpreso
«Si, volevano fare dei murales sui muri di un palazzo solo che era sbucato un poliziotto e siamo scappati»
«Che vita movimentata che avevi»
«Come se tu non avessi mai fatto cose simili con gli altri» dico
«Noi non siamo vandali»
«E chi ci crede? Dai su a vedervi li sembrate»
«Ma tu stavi con Tucker?» chiede
«Perché questa domanda?»

Mi sdraio sull'erba e sospiro.

«Eri strana quando l'avevamo visto..» mormora
«Si.. Siamo stati insieme per due anni e mezzo..»
«Perché vi siete lasciati?»
«Questo non lo sa nessuno e nessuno lo verrà mai a sapere.»

A Last Step|| Matthew EspinosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora