(21) Talk

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Jimin si sedette sul divano, dove era stato trascinato dall'altro, tenendo lo sguardo basso. Si stava chiedendo cosa avesse da dirgli il suo coach prima di poter raggiungere gli altri.

"So quello che ti stanno dicendo sul web. Ma non ce l'hanno con te, sono miei haters e vogliono trovare un modo di ferirmi. Ma io me ne sono sempre fregato e con me non attacca", parlò il maggiore.

Jimin strinse la propria maglia tra le sue mani e si morse il labbro inferiore, rammentando cosa veniva detto sul suo conto e sul perché si trovasse in quello show.

Yoongi portò una mano al mento del più piccolo, alzandogli il fiso per poter far incontrare i loro sguardi. Vide come gli occhi del minore erano lucidi.

Era troppo sensibile per sopportare tutte quelle dicerie, lo capì nel momento stesso in cui incontrò il suo sguardo.

"Jimin-ah, posta pure le tue foto su Instagram, parla con i tuoi amici, ma non leggere niente che non provenga da loro. Me lo prometti?", chiese, cercando di trovare una soluzione per quel ragazzino.

Jimin annuì, impotente, mentre il suo sguardo era perso in quello del maggiore. Forse qulla era la soluzione migliore, cercando di ignorare tutto e tutti e concentrarsi solo sugli allenamenti.

"Ora andiamo nella sala prove e vediamo come lavorate", sorrise il verde, alzandosi dal divano.

Ed insieme si diressero dove gli altri nove ragazzi li aspettavano.

💋No matter what /YoonMin/Where stories live. Discover now