(28) Cute

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Un bussare, incessante, alla porta svegliò Jimin dal mondo dei sogni. Prese il telefono, che era poggiato sul comodino, e guardò l'ora.

Erano le dieci di mattina, non credeva di aver dormito così tanto. Evidentemente la sera precedente era stanco da tutto quello che stava succedendo. Non si ricordava neanche quanto tempo fosse passato, prima di addormentarsi.

Si alzò dal letto, andando in salotto mentre si stropicciava gli occhi, e vide tutti indaffarati a parlare oppure fare colazione.

Suga stava parlando con un ragazzo, Gunhee se non sbagliava, vicino a dove era poggiato il vassoio con la colazione, e Jimin si avvicinò loro.

Non appena Yoongi lo vide, gli porse una brioche, gentilmente e con un sorriso stampato in volto.

"Come va, oggi?", gli chiese mentre Jimin prendeva la brioche. Notò solo in quel momento le mani piccole e paffute del ragazzo dai capelli arancioni, e le trovò adorabili; sembravano quelle di un bambino.

"Bene... sono solo assonnato", rispose Jimin, senza staccare lo sguardo dal pavimento.

"Eri molto stanco ieri sera, vero? Quando sono tornato in camera stavi già dormendo e Suga-hyung era appena uscito dalla tua stanza", intervenne Gunhee.

"Spero ti sia riposato, perché oggi abbiamo molto da fare",concluse il verde, scompigliando i capelli arancioni del ragazzo e dirigendosi dagli altri.

Le guance di Jimin arrossirono lievemente, ed inconsapevolmente, a quel gesto; lanciando una fugace occhiata al suo coach, Jimin prese a mangiare quella brioche parlando con Gunhee, ma, ricordandosi dei commenti della sera precedente, arrivò solo a consumarne la metà.

💋No matter what /YoonMin/Where stories live. Discover now