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"Suga-hyung, potrei parlarti?", Yoongi alzò gli occhi in direzione di Gunhee, il ragazzo che gli aveva appena rivolto la parola.

Annuì, posando il proprio telefono, che stava usando per sentirsi con Jin ed Hoseok, sul tavolino del soggiorno.

Gunhee si sedette sul divano, accanto a lui, e prese la parole, iniziando a spiegargli cosa lo stava preoccupando in quel momento.

"Jimin stava piangendo prima...", solo sentendo quelle parole, il verde si immobilizzò e guardò quel ragazzo con sguardo preoccupato.

"Stanno esagerato", continuò Gunhee, "e Jimin sta sempre più male... dobbiamo trovare il modo di farli smettere. Ho letto delle cose che-".

Ma Yoongi lo interruppe, non permettendogli di continuare nel suo racconto, o monologo, o quel che era.

"So che devo fare qualcosa. Ho detto a Jimin di non leggere, ma lui continua a farlo... Non so cosa fare!", sbottò il verde, alzandosi dal divano ed iniziando a camminare su e giù per il salotto, passandosi ogni tanto una mano tra i capelli.

"Smentite le voci, provate. Non sono vere e non è...", il volto di Uoongi fece bloccare la frase dell'altro. "Non sono vere, ho ragione?"

"Gunhee-ah... deve restare tra me e te... io e Jimin siamo usciti insieme e... provo... interesse?", intonò quell'ultima parola come se fosse una domanda.

"Quindi mi stai dicendo che le voci che diconi sei stato corrotto da lui non sono vere, però quelle che dicono che uscite inaieme lo sono?", chiese il minore, che ancora stava cercando di metabolizzare il tutto.

"Sì, e se dico che usciamo insieme non la smetteranno mai, ma smentendo mentirei... e non la smetterebbero lo stesso".

Yoongi si risedette sul divano, abbandonandosi contro lo schienale.

"Pensiamo a cosa fare... ed adesso divresti andare da Jimin, credo stia ancora piangendo", gli disse Gun, e Yoongi non se lo fece ripetere due volte.

Si alzò e, senza neanche bussare, entrò nella stanza del minore.

💋No matter what /YoonMin/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora