La Dinastia del Drago Nero [Completa]

42] STRATEGIA: ATTACCO E DIFESA

Ora che l'allenamento è completato è tempo per noi di organizzarci per sconfiggere definitivamente Sirius.
Non essendo molto portati per il combattimento Nico e Nana saranno i nostri strateghi e osservatori:
Nico, essendo portato in materia, sviluppa le strategie di attacco e difesa e le modifica osservando la scena da un punto appartato e con un buon campo visivo e, in caso di emergenza, è pronto ad aiutarci con le sue, anche se limitate, capacità di tiro con l'arco.
Nana invece aiuta Nico e comunica con noi aggiornandoci sui dati di Nico.
Io, Axel, Victor ed Emma useremo le nostre capacità di combattimento contro i nemici.
Questa è la nostra strategia, ci siamo allenati tanto anche nello sviluppare questa tecnica e funziona alla perfezione.
Sicuramente Logan ci avrà osservati per studiare le nostre tecniche ma non sa ancora cosa lo attende.

Con urgenza veniamo nuovamente convocati dalla preside che ci ha fornito le informazioni necessarie per trovare Sirius e Logan.
Con rapidità ci dirigiamo sul posto pronti per lo scontro. È ormai quasi il tramonto, il covo degli Yatsu è un vecchio capannone abbandonato da anni, ci muoviamo nel più assoluto silenzio pronti a colpire.

Ci appostiamo vicino ad una finestra del tetto e, studiato il terreno, ci prepariamo ad attaccare.
Nico rimane alla finestra insieme a Nana.
Emma e Victor si posizionano ai lati del capannone e insieme a me ed Axel entriamo e, in un attacco combinato, riusciamo a rendere innocue i soldati di Sirius. Ma a quanto pare lui e Logan non sono qui

'Bene bene bene chi abbiamo qui?'
Dice la voce di Logan da dietro di me
'È bello rivedervi ragazzi'

'Dov'è quel bastardo di Sirius? rispondi!' Urla Axel

'Calmati fratellino, sta per arrivare, tra poco lo potrete rivedere'

'Stai zitto Logan, tu ci hai traditi, come potremmo mai crederti?'

'Non vi sto chiedendo di fidarmi di me'

'Basta chiacchierare, fatti sotto Logan'
Tra Logan e Axel inizia un terribile scontro, Axel non riesce a mantenere la calma, i suoi momenti non sono sciolti ma rigidi e posso percepire una forte inquietudine.
Logan invece è molto sicuro di sé e non esita ad attaccare Axel anche se sono fratelli.
In aiuto di Axel interviene Victor ma, ancor prima di poter attaccare, viene intralciato da un altro Yatsu, un ragazzo dagli occhi totalmente neri, fissa Victor negli occhi che cade a terra svenuto

'Victor!' Urla Emma in preda al panico
'Victor stai bene, ti prego rispondi' dice inginocchiandosi vicino a lui
'Ti prego Victor non lasciarmi, ti prego Victor non puoi lasciarmi, mi avevi promesso che mi avresti portata a Parigi, a Londra e a New York, ti ricordi? Ti prego, non posso perderti, non puoi lasciarmi sola' dice ormai tra le lacrime

'Ma che discorso toccante' prosegue Logan ridacciando
'Mi fa venire le carie ai denti.
Bene allora addio, buona morte Victor, peccato però, avrei voluto ucciderti personalmente ma a quanto pare è bastato lo sguardo dell' aldilà per metterlo fuori gioco'
Detto ciò si dirige verso l'uscita mentre la povera Emma urla quasi isterica
'Bastardo!'

Tutti noi rimaniamo vicino ad Emma e Victor, vorrei fare qualcosa ma non so cosa.
C'è però una cosa che potrei fare, potrei provare a trasmettergli dell'energia vitale tramite il mio sangue
'Ho un'idea: se provassi a rianimarlo con il mio sangue nero? Potrebbe funzionare'

'No, non puoi farlo Kira' dice subito Axel
'E se succedesse come hai fatto con me? Non voglio che tu torni in coma'

'Ma è l'unico modo o non riusciremo a salvarlo' provo a convincerlo

'Non è l'unica soluzione' dice Emma asciugandosi le lacrime
'Lui come me è un dominatore, solo io posso aiutarlo ma non so quanto possa essere efficace'

'Allora prova' dice Axel

'Va bene ma dobbiamo andarcene da qui, conosco un luogo dive potremo effettuare il rituale' prosegue Emma

'Allora forza, andiamo' dico sicura
Lasciato il capannone ci ritroviamo con Nico e Nana che hanno visto tutto dalla finestra del tetto.
Siamo arrivati ad una cascata che, secondo le conoscenze di Emma, è un luogo sacro; e così iniziò il rito...