Capitolo 5

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Primo giorno

-co- co -cosa è successo ?-chiesi balbettando.

-ora sei al sicuro, da quello stupido-disse in tono rassicurante e mi abbracciò

-chi sei e perché mi stai seguendo?-

- mi dovresti ringraziare e comunque nessuno d'importante-si mise la mani in tasca ed il suo volto era illuminato dalla luce della luna che risplendeva sulle nostre teste

-posso sapere almeno il tuo nome? - gli chiedi

-no, perché poi cambierà tutto-cosa voleva intendere ...perché sarebbe cambiato tutto?

- ok-

-vuoi che ti accompagni a casa? -

- no, non c'è problema-

- ok-

poi iniziai ad andarmene ma  mi giarai a metà strada e gli dissi

-grazie mille  , non so come avrei fatto-

- è stato un piacere. ..mi raccomando non si metta più in situazioni come questa se non non so come gli andrà a finire-

- lo prometto signor sconosciuto- mi voltai e ripresi di nuovo a camminare entrai dentro e feci segno a Louise di andare. .lei per un attimo fece una smorfia un pò titubante ma poi mi scrutò attentamente e capì qualcosa.

Così uscimmo dal locale e ci indirizzammo verso la sua macchina.

-cosa e successo?-mi chiese preoccupata, non potevo nascondere i miei timori e quel che era successo perché lei lo aveva capito, mi conosceva bene e sapeva così si nascondeva dietro quella maschera che calavo e che  a gli altri sembrava normale ma nei fatti non lo era . Così non avendo una via d'uscita le raccontai tutto e durante il racconto non fui in grado di trattenere le lacrime per la paura passata in quegli istanti.Lei cercò di confortarmi e  mi disse di tenere duro perché quelle cose potevano capitare nella vita.Arrivata sotto il mio appartamento  che era quello di nonno e nonna prima di trasferirsi all' Upper East Side, quel l'appartamento era a dir poco mozzafiato, invitai Lou a dormire da me ma lei non accettò perché se no mi avrebbe fatto fare tardi per il mio primo giorno di lavoro.

Consapevole che era già tardi la salutai e mi precipitai nel mio appartamento, mi misi il mio pigiama e andai a nanna, ero tesissima nel sapere che domani avrei iniziato le mie missioni, ma ero anche un po scossa sul quel che era accaduto quella sera.

Sprofondai in un sonno profondo e pacifico ma poi la sveglia suonò e si interruppe quel senso di pace e tranquillità.

Velocemente andai in cucina e feci colazione poi andai in bagno e mi lavai..Ero in alto mare non sapevo cosa mettermi così in panico aprii l'armadio e scelsi il vestito che attirava maggiormente la mia attenzione. Era un tubino blu elettrico con delle décolleté rosse  lucide.

Quel vestito mi stava d'incanto arrivava sopra il ginocchio e faceva risaltare ogni curva del mio corpo senza essere troppo volgare.Misi un pò di trucco poi presi la giacca e la borsa e corsi in macchina .Salita in macchina inizia a sfrecciare e il mio cuore nel frattempo batteva a mille , m'indirizzai nella sede del fbi ovviamente era nascosta e tutto quel che accadeva durante il lavoro doveva rimanere un segreto. Arrivata a destinazione, non ci potevo credere era in un punto dove ero passata milioni di volte non sapendo a cosa serviva ma ora ecco svelato tutto.

Suonai al campanello e una voce maschile mi rispose

"È la signorina James? "

"si"risposi

"entri "

Aprii il portone massiccio di quel palazzo e poi lo chiusi lasciando dietro le mie spalle un altro mondo.

Chiusi la porta e il portinaio mi disse dove dovevo recarmi al secondo piano ed entrare nell'ufficio del Signor Rooswort.

Così feci mentre salivo le scale sentivo il mio stomaco contorcersi per l'emozione.

Bussai alla porta e attesi la risposta poi sentii la risposta

-Avanti signorina James-Aprii la porta e mi ritrovai un uomo di mezza età capelli brizzolati e due profondi occhi verdi che stava seduto dietro la scrivania, mi avvicinai, lui si alzò e mi strinse la mano

-piacere di conoscerla-disse e mi fece cenno di accomodarmi

-il piacere è tutto mio-

-allora signorina, volevo parlarle della sua missione, è una missione davvero importante fin ora mai nessuno è riuscito a portarla a termine, mai io credo che lei c'è la può fare. Si tratta di smascherare il re dei commerci illegali di droga e soldi, è un business che vale una marea di soldi il cui capo è Paul Mcarty, il suo ruolo è entrare nella sua azienda  e cercare di scoprire il business illegale ed entrarci appena sarai entrata aspetteremo un po di tempo e durante l'arrivo della droga faremo una retata, è una cosa molto difficile perché per entrare dentro quel giro il signor Paul si deve fidare ciecamente.Ed è qui che tutte le nostre spie hanno fallito, lei ci deve riuscire e per farlo deve lasciare i sentimenti fuori da tutto perché possono compromettere la riuscita di tutta la missione e  non deve farsi scoprire.

Per iniziare le ho fissato un colloquio per essere la sua assistente che si terrà esattamente fra mezz'ora, qui c'è l'occorrente, ora vada-mi porse un pacchetto con sopra un biglietto.

-Arrivederci-risposi e uscii di corsa avevo poco tempo per raggiungere quel l'azienda .Sul  biglietto c'era scritto l'indirizzo , lo lessi e mi recai .

Arrivai e alla reception m'indirizzarono al piano superiore , essendo impegnato mi sedetti e aspettai che si liberasse, non potevo crederci avevo ottenuto il lavoro della mia vita e ora mi stavo mettendo la prova..poi la mia mente era curiosissima di sapere chi fosse questo criminale nascosto sotto le mentite spoglie di angelo.La porta si aprì lentamente e senti l'ansia farsi padrona del mio corpo , mi alzai in piedi e lentamente la porta si aprì rivelando l'aspetto del criminale. ..

La mia dipendenza. ..tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora