Capitolo 13

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-Te lo chiedo l'ultima volta..cosa ci fai qui?-

-se ti calmi rispondo- feci un sospiro e imprecai mentalmente alla mia pazienza di non finire

-muoviti non ho tempo da perdere con gli stronzi come te-

-ho deciso di lasciare l'Italia per trovare lavoro e un giorno ho trovato l'annuncio in un'azienda e mi hanno assunto-

-saresti così cortese da dirmi come si chiama?-dissi scocciata

-Bloom company -

-no,dimmi che hai scherzato o dimmi che è un sogno?-

-no,non è un sogno,ma ora dimmi perché se no quello a perdere la pazienza sono io-

-ehii scusa,non credo saresti conteto a sapere che il tuo ex ,conosciuto in Italia che ti ha giurato amore e te lo ha dimostrato ,che   ha fatto perde la verginità  alla sua ragazza con lui e poi il giorno dopo ha ammesso che era solo un passatempo,lavora nell'azienda dei genitori della sua ex  .- dissi tutto d'un fiato

-ci sarà da divertirsi-queste furono le uniche  parole che uscirono dalla sua bocca dopodiché se ne andò lasciandomi in tredici ad interpretare quelle parole in quel momento la rabbia si era impadronita del mio corpo , come sempre la giornata che doveva essere meravigliosa era stata rovinata da Luke,solo a pensare 'ci sarà da divertirsi' mi vennerò i brividi , cosa voleva fare quello stronzo?.

Fine Flashback

Andai alla cassa e pagai il mio caffè, poi mi diressi a casa.Arrivata a casa guardai nella cassetta delle lettere per vedere se c'era la posta e con mia sorpresa trovai una lettera che non aspettavo, di chi poteva essere?del FBI , di John o Luke?

l'aprii delicatamente e c'era un biglietto
Beatrice
preparati per questo pomeriggio alle sei in punto sotto casa tua,vestiti sportiva
p.s.se vuoi scoprire chi sono ti conviene venire.

Chi poteva essere?e se era Luke che voleca farmi qualcosa?

In un primo momento non volevo andarci, sarebbe stato rischioso soprattutto se il  biglietto lo aveva scritto Luke, ma un'ora prima dell'appuntamento cambiai idea,la curiosità di scoprire chi aveva scritto quel biglietto era troppo grandee aveva preso il sopravento sul buon senso. Iniziai a camminare nervosamente per tutta la casa e nella mia mente ripassavo le mosse che mi avevano insegnato al corso di auto difesa.

Presi il primo paio di jeans che trovai nell'armadio insieme a una canotta bianca e il giubbotto anche esso di jeans.

Mancavano 10 minuti all'appuntamento, 5 minuti , 3 minuti .Meno cinque, quattro ,tre , due ,uno e il campanello suonò in perfetto orario.Chiusi tutto di corsa e scesi a quattro a quattro gli scalini,Aprii il grande portone e una sagoma di spalle molto familiare, appoggiata alla sua auto comparì, sapevo benissimo chi era qualle sagoma..

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ehiii vi sta piacendo?se volete scoprire che è quella sagoma dovete almeno arrivare a 40 voti e 15 commenti...

Baciii e buona domenica ;) ♡♥

La mia dipendenza. ..tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora