La mia dipendenza. ..tu

Capitolo 19

Mia

Salii sulla sua macchina ,sbattendo la portiera e sul volto di Paul si formò una smorfia di dolore, come se gli avessero tirato un calcio nelle parti basse, idea che mi allettava molto, salì sulla macchina- fai attenzione, con la mia macchina- -vedo che tieni , più alle cose che alle persone- - anche se fosse così vuol dire che ho qualche problema o tu pensi che non ne abbia mai avuto, intanto per arrivare fino a qui mi sono dovuto spaccare il fondoschiena-si fermò prima di rivelarmi qualcos’altro del suo passato, io non risposi, quali problemi aveva avuto Paul anche se non lo dava a vedere? Gli diedi le spalle  torcendo il busto verso il finestrino, ormai dovevo giocarmi le ultime carte rimaste e lo dovevo fare pure   bene. Guardai sottecchi Mr bastardo guidare, la leggera luce della luna che penetrava attraverso il finestrino  illuminava i suoi lineamenti mettendo in risalto la barba curata perfettamente, in quel momento gli mancavano solo le ali per sembrare un angelo caduto dal cielo. Quando vidi che mi stava riportando a casa sua o qualcosa del genere, poco importa, iniziai a lagnarmi- Portami a casa-  -no, ti ho detto- -voglio andare a casa- -sei come una bambina  piccola, TI HO DETTO DI NO- pronunciò quello parole con enfasi tanto da farle sembrare una minaccia, iniziai a singhiozzare in modo da rendermi  insopportabile  e accompagnarmi a casa, questo metodo di solito funzionava sempre-smettila - non risposi e continuai a singhiozzare e mi feci scendere anche qualche lacrima per  far rendere  quel diversivo credibile, dovevo prendere quel computer e  mandare una mail all’FBI,parcheggiò sotto il palazzo, - aspettami qui, vado a prendere le mie cose- non feci in tempo a ribattere che ormai stava salendo,  nono , non poteva andare a prendere le sue cose per venire a casa mia avrebbe sicuramente notato il computer. Come dovevo fare?Dopo un po’ scese con un borsone e una custodia per gli abiti eleganti. Salì sulla macchina – contenta di andare  a casa- se fossi stata da sola si , ma siccome so che ci sarai anche tu no – si ,certo- sorrisi con una mano mi  scompigliò i capelli  che stava a significare quel gesto? Paul dolce era tornato?

Fortunatamente del computer nessuna traccia,  feci accomodare Paul nella stanza degli ospiti- io volevo dormire insieme alla mia ragazza- - non se ne parla , io non sono la vera fidanzata di Mr. Bastardo- -e Così io sarei Mr.bastardo?- chiese curioso –no, guarda chi vorresti essere Mr. Mi hai rubato il cuore o Mr. Vivo solo per te?- chiesi ironica – vorrei essere Mr.vivo solo per te- - bhe magari se in un’alta vita cambiassi carattere ,lo potresti essere perché non sei male- lui non rispose e uscii dalla stanza per darmi una rinfresca, entrai in camera mia , mi buttai sul letto esausta e iniziai a guardare  il soffitto, poi il silenzio venne interrotto per colpa di Paul che armeggiava con le padelle, così andai a  darmi una rinfrescata per vedere quello che stava combinando. Andai in cucina e trovai Paul che si moveva abilmente tra i fornelli, appena sentì il rumore dei miei passi si girò – dobbiamo parlare-si avviò  verso la sua sistemazione temporanea  e poco dopo tornò in cucina con una cartellina sottobraccio, la aprì  e mi porse in un foglio.

Quello che c’è da sapere

Ci siamo conosciuti  al bar, circa due anni fa. Da lì siamo diventati amici e ho iniziato a conquistarti con il cibo .Mi sono innamorato di te da quando ti ho vista, e finalmente dopo due anni hai confessato i miei sentimenti per me.

A cosa sei obbligata

1)non puoi avere altre relazioni al di fuori della nostra

2)dovrai svolgere delle consegne

3)parteciperai a :- cene , gala di beneficienza , mostre, interviste e servizi fotografici a cui parteciperò io

4) vivrai con me

5)Sarai  tenuta sotto controllo

6)Non puoi ribellarti a queste regole

7)Non dovrai fare parola del nostro accordo

8)Nessuno deve sapere che spaccio droga

9)Verrai a lavoro con me

10)Rispetta  queste regole o pagherai con la vita