Capitolo 31

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Rapimento

Paul’s pov

-buona notte cucciola- le sussurrai mentre dormiva, aveva i capelli tutti scompigliati e il viso leggermente arrossato, la coprii con il piumone e mi misi fra le sue braccia, oggi si era fidata completamente di me era diventata mia. Anche se avevo aspettato ne valeva la pena ,perché lo abbiamo voluto tutti e due alla stessa maniera, desiderosi di diventare un solo corpo. D’altronde l’amavo troppo , non credevo di affezionarmi così a qualcuno in così poco tempo.                                                                                                                                     Dovevo scoprire chi poteva essere stato quel bastardo, chi ci voleva uccidere ? c’erano tre possibilità John , Luke e mio zio Rob , domani mattina avrei fatto delle ricerche, ora era meglio non pensarci ,finche potevo stare con la mia principessa . Il mio corpo era attaccato al suo ed emanava calore come una stufa – buon giorno- mi disse Bea sorridendomi, aveva i capelli arrossati gli occhi ancora semi chiusi e le labbra leggermente arrossate, era stupenda ,dalla finestra si vedeva il cielo cupo che minacciava un’imminente nevicata .-giorno, tesoro- gli sorrisi – come stai?- gli chiesi – mai stata meglio, mi sento completa, si completa-  -sono veramente felice-eravamo ancora tutti e due nudi e lei per la vergogna si copriva tirandosi il piumone più alto possibile , a quella reazione mi scappò un ghigno – sei così buffa quando fai così- le dissi ridendo – cosa c’è di male ?- mi disse lei non avendo capito niente- sei così buffa perché non c’è bisogno che ti copri, ti ho già vista un sacco di volte- -be sento freddo- disse lei inventando un scusa – ma se fino a cinque minuti fa eri avvinghiata a  me e emanavi calore come una stufa?!- dissi ironicamente – ma ero attaccata a te- mi avvicinai-allora lascia il piumone e avvinghiati a me -ancora tentennante stringeva il piumone più forte – va bene, hai ragione , mi vergogno- ammise – vedi che è meglio dire la verità?- annuì e io le strappa il piumone di dosso e l’abbracciai- non sai quanto ti amo- le dissi dandogli  un piccolo e dolce bacino sul naso .Ho aspettato  tanto per chiedergli se voleva diventare mia moglie e ancora oggi non ci posso credere che l’abbia fatto e soprattutto davanti a tutti, avevo paura che mi potesse  rifiutare, per poi quando ha pronunciato quella letterina il mio cuore ha iniziato a battere e a saltare di gioia. -mi piacerebbe stare con te per sempre , ma non posso il dovere mi chiama e senza di me l’azienda  non va avanti- dissi a malincuore stringendola più forte a me- poi passerò da te,prima vado a fare la spesa- - uhmm vedo già che ti comporti da mogliettina , sottolineiamo la mia e dico solo  la mia mogliettina stupenda- -e tu invece sei già geloso e sottolineo geloso- - che ci posso fare , sono geloso di quello che  è mio- affermai  serio – e così per te sono solo un oggetto , da sfoggiare davanti a tutti come  un trofeo?- - no sono solo geloso e non mi va che gli altri ti guardino strani o ti tocchino- poi le presi la mano e la portai sul mio cuore – senti?- le chiesi , per  vedere se sentiva i battiti accelerati del mio cuore-pensa che sei tu la causa di tutto questo- sul suo volto comparì un sorriso- stavolta ti perdono- mi fece la faccia da cucciolo e poi mi diede un bacetto sulla guancia- ora muoviti però che è tardi, se no darai il cattivo esempio ai tuoi impiegati-aggiunse- per favore non torturami che se no telefono e dico che arrivo in ritardo perché devo soddisfare la mia fidanzatina che è in crisi di astinenza e non può aspettare – dissi malizioso e con un sorriso – non ti azzarderesti mai, perché se lo fai, ne pagherai le conseguenze – mi minacciò – allora lo faccio, sono curioso di vedere quali conseguenze dovrò pagare – allungai il braccio per prendere il telefono sul comodino, ma con una forte spinta mi scaraventò a terra, feci una smorfia quando il mio fondoschiena toccò terra – sei una stronzetta-  si affacciò dal letto per vedere la mia reazione – e tu sei Mr. Bastard- - Mr. Che?- chiesi perplesso  - bhe sai quando ti comportavi da stronzo con me  , mentalmente mi divertivo a chiamare Mr. Bastard-  - ah bene, mi hai ferito nel più profondo- feci una faccia triste abbastanza triste da farla impietosire, poi mi alzai toccando il mio fondoschiena ancora indolenzito – Mr Bastard se ne va – dissi sculettando  , andai in bagno e prima di chiudere la porta  la sentii farsi scappare una risata, anche io dentro di me stavo morendo dal ridere, però la cosa un po’ mi feriva nel sapere che dentro di lei prima mi reputava un bastardo perché era una cosa che non volevo che lei lo pensasse veramente, non lo facevo apposta me era semplicemente per proteggerla.

La mia dipendenza. ..tuWhere stories live. Discover now