Capitolo 11: Moth?

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Hey! Prima di leggere il capitolo è importante che sappiate una cosa dell'ultimo capitolo. Capisco che ho tagliato molte delle scene che riguarda il periodo del Motel, ma penso che sia inutile riscriverla siccome Brianna non sarebbe inclusa in quella parte. Va be d'altro in quel capitolo c'erano i lupi che cercano di uccidersi e blah blah blah poi Lydia che scopre che c'era strozza lupo nel fischietto del coach. Mi spiace ancora per non riscriverlo ma preferisco focalizzarmi nello scrivere questa storia!


Quando entrai nell'ospedale, per portare la cena a mio padre, come tutti i martedì sera, il caos regnava nell'edificio.  Le infermiere correvano per il corridoio, pieno zeppo di persone.

Mi avvicinai alla scrivania dove si trovava una signora che stava parlando al telefono e allo stesso tempo scrivendo delle cose al computer.

Mi schiarì la gola, cercando di attirare la sua attenzione, ma lei alzò la mano, facendomi segno di aspettare.

"Qualcuno sa dov'è il Dottor Hollis?" Udì la voce di un'infermiera. Mi girai vedendola mentre sorreggeva un paziente.

Mi rigirai verso la signora siccome aveva messo giù il telefono "Posso aiutarti?" Chiese in un modo molto maleducato.

"Questo è per il dottor Hollis, sono sua figlia" dissi porgendole il sacchetto con del cibo.

Prese il sacchetto e si sedette nuovamente sulla sedia "Glielo darò io quando arriverà"

La guardai confusa. "Non è qua? Ho parlato con lui prima, è uscito poco fa."

"Lui e un altro paio di dottori non si trovano. Forse puoi chiamarlo tu perché non ha risposto a nessuna delle nostre chiamate d'emergenza." Tirai fuori il telefono digitando il suo numero. Suonò un paio di volte prima che partisse la segreteria.

"Non risponde. Posso restare qua un attimo per vedere se arriva?"

Lei annuì e mi indicò la sala d'aspetto. "Per favore non intralciare le infermiere nel frattempo."

Alzai gli occhi al cielo e mi sedetti su una sedia. Cominciai a pensare al peggio ma cercai di allontanare quei cattivi pensieri da me.

Lo chiamai ancora un paio di volte ma non rispose. Mi alzai per ritornare dalla signora quando fui interrotta da un urlo. "Qualcuno! Qualcuno mi aiuti!" Mi guardai intorno e vidi Ethan portare qualcuno sulla spalla, mi sembrava si chiamasse Danny.

Ethan lo fece sedere e un'infermiera arrivò subito in suo aiuto. "Cosa gli hai fatto?" Vidi qualcuno urlare a Ethan. Aspetta? Era Scott quello? Cosa ci faceva qui?

I miei pensieri furono interrotti quando Danny vomitò sul pavimento.Mi girai dall'altra parte, schifata. Non ci pensavo minimamente a guardare.

Il mio telefono cominciò a suonare e apparve il nome di mio padre sullo schermo. Risposi più velocemente che potevo. "Papà? Stai bene?" Chiesi cominciando a camminare per la stanza.

"Si tesoro, sto bene ma sono bloccato nel traffico, scusa se non ho risposto ma mi è morto il cellulare" sospirai sollevata.

"Grazie a dio, pensavo ti fosse successo qualcosa. Sono venuta per portarti la cena ma mi hanno detto che non c'eri e non rispondevi alle chiamate." mi passai una mano tra i capelli. Aveva senso siccome visto che ero venuta in bici, non imbattendomi nel traffico.

"Si, in ogni caso non sarò lì prima di 10 minuti, perché non vai a casa?" Disse dolcemente.

"Okay lo farò, ciao ti voglio bene." riagganciai.

Non sarei andata a casa subito, volevo parlare con Scott prima. Aspettai un po' in giro prima di vedere Scott uscire da una stanza. "Hey Scott!" Lo raggiunsi mentre stava uscendo.

"Hey Brianna, cosa ci fai qui?" disse mentre andava verso la sua moto, con me non poco lontana.

"Stavo solo portando la cena a mio padre, è un dottore. E tu? Che ci fai qui?" Ci fermammo di fronte alla sua moto e lui prese il casco.

"Si anche io, ma per mia madre, è un'infermiera. Tuo padre è il Dottor Hollins? Mia mamma mi ha detto che non c'è. È un po' tutto caotico sta sera."

"Si, sarà qui presto, l'ho sentito poco fa." lui annuì. Stavo per dire qualcos'altro quando Ethan sbucò da dietro di noi.

"Lo so che non mi crederai ma non gli ho fatto niente" si rivolse a Scott.

Guardai Ethan con uno sguardo confuso e poi guardai Scott "Ci dai un secondo?" Mi chiese Scott. Annuì, indietreggiando.

"Tutto quello che so è che da quando siete arrivati, tu hai puntato Danny e tuo fratello Lydia." sussurrò Scott.

"Non abbiamo intenzione di fare loro del male" Si difese Ethan.

"Perché dovrei crederti?" Io rimasi lì ferma ed imbarazzata.

Forse avrei dovuto andarmene, ma avevo troppa voglia di sapere di che cosa stavano parlando. E inoltre, dovevo ancora parlare con Scott.

"Perché sappiamo che uno di loro sarebbe stato importante per te e ora sappiamo che è Lydia." Lydia? Perché Lydia?

Spostai la mia attenzione lontano da loro, quando vidi una macchina muoversi piano nel parcheggio. Mi avvicinai per dargli un'occhiata. Scott mi notò e diede uno sguardo pure lui.

Mi fermai quando mise la sua mano davanti a me, indicandomi di fermarmi. Lui e Ethan cominciarono ad avvicinarsi ma si fermarono quando la macchina si schiantò contro un'altra macchina.

Aspetta, quella macchina sembrava...  "O mio dio" dissi per poi correre verso quella macchina il più veloce possibile, con Scott ed Ethan dietro di me.

"Papà!" Urlai quando aprì la portiera. Non c'era. Ma cosa cavolo? Mi girai guadando Scott dietro di me. Si mise davanti a me e guardò dentro. I suoi occhi si fermarono quando videro qualcosa sul sedile.

"Cos'è?" Chiese Ethan. Prese quello che aveva trovato per mostrarcelo. Era una....... farfalla?

New Girl // Stiles Stilinski [1] #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora