Capitolo 26: Werecoyote

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Aspettai impazientemente che Stiles tornasse. Poco dopo quello che avevamo trovato aveva iniziato a rincorrere Scott. 

Li sentì tornare indietro così mi alzai. Stile mi guardò e mi mi fece un cenno con la testa, indicando la tana del coyote che avevano trovato.

Abbassandoci, riuscimmo ad entrare nella tana rocciosa. "È la tana di un coyote" spiegò Stiles, illuminando il luogo con la torcia.

"Coyote mannaro" Disse Scott ricevendo una mia occhiata confusa. Avevo davvero bisogno che mi spiegassero quello che stava succedendo.

Stiles continuava ad esplorare, afferrando una giacca blu. "Questa" Disse riferendosi all'oggetto che aveva in mano. "Questa è di Malia. È la stessa che indossava nella foto."

Stiles appoggiò a terra la giacca mentre Scott prese un orso di pezza,, guardando la sporcizia di cui era ricoperto.

"Forse non dovremmo essere qui" mi guardarono.

Questa era casa sua e noi ci eravamo infiltrati abusivamente. Sapevo che loro volevano solo cercare di aiutare quella ragazza o coyote o qualunque cosa fosse ma avevamo toccato tutte le sue cose, lasciandoci sopra il nostro odore.

"Che vuoi dire?" Chiese Stiles guardando me a Scott.

"Non tornerà più qua," dissi sentendomi in colpa. "Abbiamo appena invaso casa sua. Il nostro odore è ovunque."

"Se non tornerà qua, dove andrà?" Chiese Stiles guardandomi.

"Non lo so" dissi sospirando.

"Puoi rintracciarla adesso? Hai imparato il suo odore?" Chiese Stiles al suo amico.

"Forse" rispose insicuro di se.

"Sono più bravo quando sono un lupo completo. E ho ancora paura che, se lo faccio, non potrò più tornare indietro."

Stiles si lasciò sfuggire un sospiro "La porta è ancora aperta."

"Se non riesco a raggiungere Derek, dovremo trovare qualcun altro che ci aiuti." ci spiegò Scott sospirando.

"Tecnicamente questa è una scena del crimine no?" Esclamò Scott "Penso che non rientri proprio nelle mie competenze ma-"

"Rientra in quelle di mio padre" concluse Stiles.

***

In pochi minuti le luci blu e rosse della polizia illuminarono tutto; mentre la polizia cercava nella zona, tentando di trovare un qualunque segno di Malia o, per come la pensavano loro, di un coyote.

Guardai la tana, vedendo lo sceriffo Stilinski uscirci, con in mano la giacca blu di Malia. Ci raggiunse con una espressione infastidita e preoccupata.

"Siete sicuri fosse lei?" Ci chiese anche se la domanda era più che altro rivolta a Scott e Stiles, io me ne stavo semplicemente in piedi di fianco a Stiles, imbarazzata.

"L'ho guardata dritta negli occhi: brillavano proprio come i miei" gli disse Scott.

"Ha senso papà" Disse Stiles, dando man forte all'amico.

"Non era una ragazza, era un coyote con quattro zampe giusto?"Chiese incredulo lo sceriffo.

"Allora ok ascoltami. Non abbiamo scoperto tutto..... ancora" iniziò Stiles.

"Ma se c'era la luna piena e si è trasformata mentre sua madre stava guidando, potrebbe essere successo qualunque cosa."  Disse Scott.

"Potrebbero essere successe cose orribili" s'intromise Stiles "Lacerazione, aggressione, frantumazione di qualcosa."

"Che probabilmente è quello che ha causato l'incidente" continuò Scott.

"Pensaci papà ok? Stanno guidando, Malia inizia a trasformarsi, perde il controllo, la madre si va a schiantare, e tutti muoiono." riassunse Stiles.

"Tranne Malia" continuò Scott. 

"Lei incolpa se stessa." Aggiunse Stiles "corre nel bosco e alla fine rimane intrappolata nel corpo di un coyote."

Lo sceriffo Stilinski annuì "Ha senso" ci disse "In una leggenda popolare cinese."

Stiles fece un verso di protesta, incapace di controbattere.

"Ragazzi, questo è- è da pazzi." Sibilò "Ho bisogno che questo rimanga tra di noi. Tutti e tre, non una parola. Non voglio che nessuno lo venga a sapere. E in particolare non voglio che il signor Tate lo venga a sapere."

Annuì vedendo Scott con lo sguardo perso. Uno sguardo di panico gli attraversò il viso.

"Scott!" Disse lo sceriffo cercando di attirare la sua attenzione "Scott!"

Scott sobbalzò silenziosamente, guardandoci nervoso "Cosa?"

"Ah cavolo" mormorò lo sceriffo, guardando la macchina che aveva appena parcheggiato costeggiando la strada.

Due figure sconosciute ci raggiunsero "Signor Tate." Lo sceriffo fece un cenno di saluto ad uno dei due uomini, che prese la giacca blu dalle mani dello sceriffo.

"Signor Tate?" Chiese uno dei due uomini, notando come l'altro stesse per crollare in lacrime.

"È suo." Disse "Okay aspetti qua." Disse l'uomo incamminandosi per chissà dove.

"Papà." Disse Scott, attirando l'attenzione del diretto interessato.

Il signor McCall si avvicinò al figlio, "Con te ci parlerò dopo. Penso mi interesserà sapere il perché tua madre ti lascia correre in giro per i boschi così tardi."

Scott sospirò mentre il signor McCall e il signor Tate si avvicinarono alla tana del coyote.

***

"Cosa succede?" Mi chiese Stiles mentre mi appoggiai alla macchina di mia zia.

Dopo che lo sceriffo ci aveva detto che potevamo andarcene, Scott e Stiles mi accompagnarono dove avevo parcheggiato la macchina.

"Che intendi?" Chiesi, evitando il contatto visivo.

"Hai vomitato sangue, so che sei un vampiro ed è quello di cui ti nutri, ma non penso che questo debba succedere."

"Ascolta Stiles non ho voglia di parlarne adesso. Voglio solo tornarmene a casa." dissi stanca.

"Hey hey hey" Si avvicinò a me prendendomi il viso tra le mani. "Va tutto bene. Non volevo obbligarti a parlare di qualcosa di cui non sei pronta a raccontare." Mi sorrise ampiamente.

Lo guardai negli occhi "Sto cadendo a pezzi" riuscì a mormorare prima di iniziare a piangere. Mi sentivo proprio una bambina.

Lui sospirò, abbracciandomi. Avvolsi le mie braccia attorno alla sua vita, nascondendo la faccia nel suo petto. "Non voglio essere così. Non voglio sentirmi così."

Strofinò la sua mano su e giù per la mia schiena cercando di calmarmi. Si staccò appoggiando le sue mani sulle mie spalle. "Andrà tutto bene, te lo prometto" sorrise.

Annuì asciugandomi gli occhi "Dio, non so perché sto piangendo così tanto ultimamente." ridacchiai leggermente. Forse c'entrava qualcosa il fatto che le mie emozioni fossero amplificate.

Mi sorrise "Va tutto bene. A volta si ha solamente bisogno di piangere."

"Hey ascolta, Scott mi sta aspettando siccome lo devo portare a casa. Ma se hai bisogno di un passaggio domani mattina per andare a scuola, posso accompagnarti io." Disse allontanandosi di poco.

"Si, volentieri. Penso che Lydia si sia stancata di portarmi a scuola."

"Okay ti scrivo domani mattina. Ci vediamo!" Mi salutò per poi correre da Scott che lo stava aspettando nella sua Jeep.

Sorrisi salendo in macchina. Era strano. Un secondo prima stavo piangendo e quello dopo ero tutta contenta.

New Girl // Stiles Stilinski [1] #Wattys2018Where stories live. Discover now