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third person's POV

il maggiore si avvicinò al più piccolo e ripeté ancora una volta.

«chi è hoseok? l'ho già sentito»

«é solo... il mio migliore amico, almeno, credo fino a solo poco più di mezz'ora fa...»

«hai litigato con lui prima di arrivare qua?»

«beh... ha visto che stavo venendo da te, vestito così...e quando gli ho detto che ti amo è andato su tutte le furie...»

«ovvio, in caso non avessi preferito il tuo daddy ti avrei punito...»

il biondo, quasi moro, non poté resistere a mordersi le labbra alle parole del maggiore.
i due si conoscevano poco, ma c'era questa chimica che li univa, li rendeva unici. legati.

«jimin-ah, non puoi fare così pretendendo che non ti baci ancora» disse yoongi avvicinandosi all'altro.

«non hai bisogno di trattenerti» rispose jimin con un sorrisetto.

il grande si avvicinò ancora di più al piccolo e lo baciò salendo sul suo corpo minuto.

jimin's POV

mi baciò ancora, adoravo sentire il suo calore vicino al mio corpo, la morbidezza delle sue labbra sulle mie, le sue mani cingere alla mia vita, la sua lingua giocare con la mia.
in meno di qualche secondo invertì la posizione, facendomi sedere su di lui.
posai le mie mani sul suo petto e lui posò le sue sul mio posteriore stringendolo tra i palmi.
io mi tolsi il cardigan e dopo una decina di secondi tra baci e toccatine yoongi posò le mani sul bordo della mia maglietta e me la sfilò. rimase scioccato dai miei addominali(?) non lo so, ma avevo il sentimento che se non fosse stato per le ossa, la sua mascella sarebbe a terra.
dopo nemmeno mezzo secondo sul suo volto si formò un sorriso perverso e senza preavviso iniziò a leccare i miei muscoli.
«y-yoon-ah» venni interrotto dal momento in cui prima la sua lingua sfiorò una parte sensibile del mio petto e poi iniziò a succhiare. inconsciamente iniziai a muovere i miei fianchi su di lui facendolo gemere con una voce più profonda del suo solito.
«mhh...jiminie»
mi sollevò e iniziò a camminare verso quella che pensavo fosse camera sua.
appena sento mi lasciò giù e chiuse la porta.
fu lì che mi accorsi di dove ero: la luce era diffusa, violacea, al mio fianco c'era un letto che alla testa aveva legate delle corde e dei nastri, su un comodino al lato c'erano bende, manette ed altre cose.

«sai, non uso spesso questa stanza. forse da quando sono venuto a vivere qua è la prima volta» disse notando il fatto che stessi osservando tutto con un'espressione sconcertata ma confusa.

«ah, quindi è un onore?» dissi scherzando.

«certo babyboy» disse, facendo, come al solito, correre brividi lungo la mia schiena.

«ora che ne dici di venire qua...» disse, e prima che potessi rispondere mi baciò.
poi afferrò i miei polsi e mi spinse sul suo letto, prese la benda e mi corpì gli occhi.

«tranquillo, non ti farò del male, voglio solo farti provare piacere»

«y-yoongi...i-io...non ho mai avuto un rapporto così...con un ragazzo...» dissi timidamente.

«mhh, fidati del tuo daddy»

così feci. senti le corde stringere ai miei polsi, ma non fino al punto di farmi del male. notai che si stava spogliando dal rumore del tessuto sfregare e poi cadere a terra. inaspettatamente iniziò a toccarmi e io di conseguenza iniziai a respirare pesantemente e dei gemiti lasciarono la mia bocca.

nel mentre, al pub più frequentato della città•

jungkook's POV

good or bad?  \\pjm×myg\\Where stories live. Discover now