Capitolo 10

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"Oh, e a proposito... buon compleanno." mormorò con voce dolce Hoseok, facendo sorridere il più piccolo.

"Grazie, Hyungie." rispose, per poi essere liberato dal soffocante abbraccio di gruppo nel quale era stato intrappolato dai suoi tre amici.

"Quello è il nostro tavolo." informò Taehyung, puntando un dito contro un tavolino in fondo alla sala e portando un braccio intorno alle spalle di Jungkook, stringendolo possessivamente a sé, avendo notato un gruppo di ragazze intente a lanciare occhiatine e sorrisi nella loro direzione. Il moro sorrise leggermente a quel gesto, lasciandosi stringere e nascondendo il viso nel petto de maggiore.

"Geloso?" domandò in un sussurro gentile, camminando verso il tavolino quadrato che il suo ragazzo aveva precedentemente indicato.

"Può darsi." rispose il castano, lasciandogli un bacio sulla tempia e sedendosi su una delle sedie, indicando a Jungkook di fare lo stesso. Jimin stava per dirigersi verso di loro, ma venne interrotto dalla voce di Hoseok.

"Jimin... possiamo parlare un attimo?" chiese di punto in bianco quest'ultimo, sfiorando con la punta delle dita il braccio del più piccolo, il quale si fermò e si girò verso di lui.

"Certo... dimmi tutto." rispose Jimin, mettendosi le mani in tasca e facendo qualche passo verso il ragazzo dai capelli rossi, così da aumentare la distanza tra loro e la coppietta seduta al tavolo, assicurando così più privacy alla loro conversazione. "È successo qualcosa?" mormorò, corrugando le sopracciglia nel notare l'espressione seria del più grande.

"No, no... non è successo nulla, però... c'è una cosa di cui vorrei parlarti da un po' di tempo." disse, passandosi nervosamente i palmi delle mani sui pantaloni, visibilmente teso.

"Hyung, mi stai spaventando." ammise Jimin, incrociando le braccia al petto. "Se devi dirmi qualcosa, fallo e basta." continuò, guardando Hoseok con un piccolo sorriso di incoraggiamento.

"Io... sai, stavo pensando... magari qualche volta potremmo... che so, uscire..." disse il ragazzo dai capelli rossi, guardandosi intorno pur di evitare lo sguardo del più piccolo.

"Hyung... forse non te ne sei mai accorto, negli ultimi anni di amicizia, ma noi usciamo già tutti insieme." ridacchiò quest'ultimo, passandosi una mano tra i capelli arancioni. Hoseok accennò un sorriso nervoso, imitando quasi senza accorgersene il gesto appena compiuto dall'amico. A lungo andare, Jimin era stato in grado di contagiare anche i suoi amici con quella abitudine.

"Quello che intendevo... sai, penso che Jungkook e Tae vogliano... sai un po' di privacy di coppia." mormorò il più grande. "Quindi qualche volta potremmo lasciarli uscire insieme e... stare insieme. Intendo... solo noi due." disse, iniziando a gesticolare leggermente.

"Oh." sussurrò semplicemente Jimin, preso alla sprovvista da quella proposta. Non aveva mai pensato che Jungkook e Tae potessero desiderare di uscire da soli, senza Hoseok e lui. Jungkook glielo avrebbe detto... no? "Beh... sì, potremmo... potremmo organizzarci qualche..." iniziò, venendo interrotto da una familiare voce profonda.

"Ragazzino..." mormorò Min Yoongi, fermo sulla porta del locale, intento a fissare il ragazzo, come se avesse visto un fantasma. Jimin si girò di colpo, sorpreso di vedere lì il detective, per poi essere colto dalla consapevolezza: Awake era il nome del bar dove Yoongi passava gran parte delle sue serate. Ecco perché gli sembrava di aver già sentito il nome di quel posto.

"Detective Min." disse Jimin a mo' di saluto, facendo un inchino. "Non... non pensavo di incontrarla qui, signore." ammise, sentendo un lieve rossore farsi largo sul proprio viso. L'idea che l'uomo fosse lì lo rendeva nervoso. Insomma... era pur sempre il suo capo.

Paroxysm || myg/pjmDove le storie prendono vita. Scoprilo ora