Capitolo 10

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Lucinda

Dopo le mie parole, la vidi sgranare gli occhi.
"Hai ragione!" Gridò, cominciando a saltellare e ad abbracciarmi.

Visto che ormai eravamo arrivate al villaggio le persone la guardavano davvero male.

"Mereope" provai a chiamarla, ma lei non smetteva di fare la pazza. Tossii ma lei non se ne accorse. Alzai un cipiglio.

"Mereope, calmati!" Urlai, fermandola per le spalle. Dai suoi occhi cominciarono a scendere delle lacrime.

Aggrottai la fronte. «È stata colpa mia?» pensai, mentre cercavo di capire quello che le avevo fatto.

"Tu, sei davvero speciale, molto saggia e il Re è davvero fortunato ad avere una persona come te al suo fianco" sussurrò, mentre si asciugava le guance bagnate.

"Grazie, non me l'aveva mai detto nessuno" dissi abbassando lo sguardo e sorridendo.

Detto questo mi prese nuovamente a braccetto, mentre entravamo nella vera e propria piazza del villaggio.

Al centro di questa c'era un'immensa e bellissima fontana di pietra. Non ne avevo mai visto una di quel genere.

La sua acqua era limpida e potabile, almeno credevo. "Wow" commentai, mentre anche Mereope la guardava, rapita.

"Sai, tutte le volte che vengo qui, mi sembra sempre la prima volta, questo villaggio è fantastico, lo è sempre stato" affermò con voce trepidante di emozione.

"Sì, lo è" replicò, cominciando ad ammirarlo meglio.

Intorno alla grande piazza c'erano tante abitazione, alcune in legno e altre in pietra, che davano un tocco 'antico' al villaggio.

Le persone sembravano amichevoli, almeno da come le vedevo colloquiare.

Girai la testa di lato e vidi alcuni uomini, quasi pelle e ossa appoggiati alle mura degli edifici.

"Dobbiamo aiutarli!" Urlai, mentre Mereope mi guardava interrogativamente.

"Lucinda, ormai sono già morti" disse. La guardai sbalordita e inorridita allo stesso tempo.

"I lupi di Joseph prendono ordini da me?" Chiesi senza guardala.

"Sì, ma.." cominciò, ma io me ne andai prima che potesse dire altro.

Mi avvicinai a due lupi che sembravano delle guardie e chiesi: "Potete portare quegli uomini al castello, per favore?".

Loro, appena sentirono la mia voce, si girarono di scatto e si tolsero l'elmo, in segno di rispetto.

"Nostra Regina, ma oramai quegli uomini non hanno più speranza, li guardi" disse, indicandomeli con un movimento della testa.

"Li vedo, ma ricorda che c'è sempre una speranza, quindi ora fate come vi ho detto" ordinai autoritaria, quella era stata la prima volta in cui uscivo dagli schemi.

"Certo" affermò l'uomo, mentre insieme al suo compagno cominciarono a portare i poveri uomini al castello.

Senza dire altro mi diressi a mia volta verso questo. Entrai.

Joseph mi raggiunse in tutta fretta. "Sei stata tu a mandare degli uomini mezzi morti qui?" Mi chiese, scuotendo la testa.

"Sì, volevo aiutarli" dissi rivolgendogli un timido sorriso.

Lui boccheggiò per alcuni minuti, dopodiché mi abbracciò forte.

"Sei dolcissima" sussurrò baciandomi una guancia. Dopo quel gesto provai una serie di sentimenti strani.

The Alpha King: The BeginningWhere stories live. Discover now