Capitolo 16

1.6K 105 20
                                    

Lucinda

Sentii qualcosa di umido bagnarmi la guancia.
Mi girai dall'altra parte del letto. "Lucinda" sussurrò la voce che riconobbi essere quella del mio compagno.

"Che c'è?" Chiesi senza girarmi, mentre aprivo di poco le palpebre. "Stai bene?" Domandò, appoggiando la sua mano intorno alla mia vita, coperta dal piumone.

Nella sua voce trapelava preoccupazione mista ad ansia. Mi girai con un sorriso stampato sulle labbra.

"Sto più che bene" dissi avvicinandomi repentinamente al suo viso e baciandolo con impeto e passione.

Lui ricambiò subito, mentre sorrideva sulle mie labbra. Mi staccai, mentre aggrottavo la fronte.
"Eri tu che mi stavi dando fastidio, vero?" Domandai, mentre sentivo la sua meravigliosa risata.

Lo guardai male. "Oh piccola, non fare quella faccia" affermò, continuando a ridere. Io non ci trovavo niente da ridere.

"Mi vendicherò" sussurrai, sorridendo furba.
Il suo sguardo cambiò radicalmente, trasformandosi in una maschera di preoccupazione pura.

"Stavo scherzando" soffiò, prendendomi per le spalle e cominciando a baciarmi il collo, cercando un modo per farsi perdonare.

Lo allontanai delicatamente da me, anche se me ne pentii subito. "Mi spiace, ma non funziona così" soffiai, alzandomi e avvolgendomi il lenzuolo attorno il corpo, ancora nudo.

"Aspetta!" Gridò, mente entravo in bagno per farmi una doccia. «Mi spiace caro» pensai, mentre l'acqua della doccia scivolava lungo il mio corpo, provocandomi un rilassamento muscolare e mentale.

Chiusi gli occhi, assaporando quel meraviglioso momento, che fu interrotto dall'entrata di Joseph. "Che diavolo ci fai qui?" Domandai, mentre lo vedevo entrare nel box doccia.

"Mi faccio una doccia" rispose, facendomi l'occhiolino. Socchiusi gli occhi e lo guardai in cagnesco.

"Non fare caso a me" affermò, mentre prendeva la spugna imbevuta di shampoo, cominciando a passarla in ogni centimetro di pelle.

I suoi movimenti erano lenti e precisi. Lo stava facendo apposta. "Joseph, sei davvero..." sussurrai, ma fui interrotta prontamente, visto che le sue labbra si impossessarono delle mie.

Mugugnai qualcosa, ma lui continuò a baciarmi con voracità. Mi staccai da lui, ansimate. "Ti prego, non respirare così, non so se riuscirò a controllarmi se continui" soffiò, mentre mi guardava serio.

Arrossii violentemente, cerando di controllare il respiro. "Stasera ci sara una sorpresa per te" continuò, mentre un sorriso dolce prendeva possesso delle sue labbra.

Piegai la testa di lato. "Davvero?" Chiesi, sorpresa. "Certo" disse prendendomi la mano e baciandone il dorso.

"Sei l'unica cosa che conta per me" replicò, mentre sentivo nuovamente le sue labbra carnose sulle mie sottili e delicate. Mi staccai.

Arrossii di nuovo e lo abbracciai di slancio. "Grazie" dissi, mentre l'acqua continuava imperterrita la sua discesa nei nostri corpi.

Dopo essere usciti dalla doccia, ci vestimmo e andammo al piano inferiore. I lupi al nostro passaggio si inginocchiavano, odiavo quelle situazioni.

The Alpha King: The BeginningWhere stories live. Discover now