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Il ragazzo biondo si sistemò la fascia rosa tra i capelli, per poter lavare il viso ed inondarlo della sua crema preferita, quella di facile e veloce assorbimento che gli rendeva sempre la pelle liscia, fresca e rinforzata, proprio come piaceva a ...

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Il ragazzo biondo si sistemò la fascia rosa tra i capelli, per poter lavare il viso ed inondarlo della sua crema preferita, quella di facile e veloce assorbimento che gli rendeva sempre la pelle liscia, fresca e rinforzata, proprio come piaceva a lui; poi ne applicò anche un filo sulle mani e si guardò allo specchio.

«Sei una favola, come sempre TaeTae» si disse compiaciuto ammiccando al suo stesso riflesso.

Uscì dal bagno in camera ed infilò il pigiama di seta a righe bianche e blu, amava prendersi cura di se stesso e viziarsi di semplici piaceri, quali la morbidezza e la leggerezza, prima di sprofondare nel mondo dei sogni.

Non appena poggiò il capo sul cuscino ricoperto da una federa raffigurante la bandiera americana, - il suo sogno da quando era un bambino, - sentì qualcuno bussare alla porta e, subito dopo, una voce familiare che chiamava il suo nome.

«Entra pure Kookie» lo invitò verbalmente a farsi avanti.

La scena che gli si parò davanti fu: un ragazzetto con un pigiama bianco che richiamava la sua pelle lattea e candida, un cuscino arancione che teneva stretto al petto con entrambe le braccia, un paio di moppine al piede, a forma di coniglio, ed un'espressione imbronciata sul viso che intenerì e divertì il ragazzo biondo da sotto la trapunta autunnale.

«Sembri proprio un bambino, sicuro di aver compiuto da poco diciotto anni?» gli sorrise anche con gli occhi.

«Hyung!» sbatté i piedi per terra offeso, evidenziando ancora di più il suo essere infantile. «Abbiamo solo due anni di differenza»

«E non scordarlo mai» Taehyung iniziò a ridere ed il piccolo si chiuse la porta alle spalle nascondendo, ora, metà viso sotto il cuscino.

«Posso dormire di nuovo qui con te?» chiese con tono acuto e cantilenante mentre con i piedi faceva strusciare le orecchie dei suoi coniglietti tra loro.

«E poi dici di non essere un feto. Dai, vieni qui! Non c'è nemmeno bisogno di chiederlo»

L'espressione del maknae si tramutò subito in gioia e, prima di entrare nel letto col suo hyung, sistemò il proprio cuscino nella parte del letto matrimoniale nella quale avrebbe dormito, mostrando i suoi dentini da coniglio. "Che tenero" pensò il biondo facendogli spazio per accoglierlo tra le sue braccia.

La stanza sarebbe stata completamente buia se non fosse stato per la fioca luce del lampione in strada, che attraversava le tapparelle della finestra non completamente chiuse, ad illuminare un angolo di pavimento di fianco al letto. Proprio per quella, - anche se lieve ma sempre fastidiosa, - luce artificiale, Taehyung, per completare il quadro dei suoi piaceri quotidiani, si copriva gli occhi con una mascherina per tenersi al caldo e al sicuro dai "mostri del sonno", ed abbracciava un peluche, - o il suo maknae qual'ora avesse dormito con lui, - prima di sprofondare nel mondo dei sogni fatati.

Dopo svariati minuti passati a sentire solo il proprio ed il respiro dell'altro, Jungkook ruppe il silenzio.

«Hyung... » la sua voce uscì come un sussurro ed il suo sguardo era rivolto verso il soffitto. Taehyung mugolò qualcosa mentre si stringeva ancora di più sul petto del minore, al ché quest'ultimo si schiarì la voce e riprovò con più convinzione.

Koi No Yokan |KOOKV|Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ