●●●●●●●●

6.9K 451 238
                                    

Il mattino seguente Jungkook si svegliò all'alba e, non riuscendo più a prender sonno per i troppi pensieri, decise di recarsi nella loro sala ballo per rimettere in ordine i pensieri e sfogarsi un po'

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Il mattino seguente Jungkook si svegliò all'alba e, non riuscendo più a prender sonno per i troppi pensieri, decise di recarsi nella loro sala ballo per rimettere in ordine i pensieri e sfogarsi un po'. Era combattuto tra il rivolgersi nuovamente a Jimin, oppure lasciare quella storia una volta per tutte al passato al quale apparteneva.

Facendo attenzione a non far rumore, il maknae si alzò dal letto che condivideva col suo hyung e, raccogliendo giusto una felpa, si avviò verso la palestra la quale era poco distante dal dormitorio.

Quando varcò la soglia del luogo, sentì un suono ovattato provenire dalla loro sala prove, così decise di accostarsi al vetro della porta e sbirciare al suo interno: Jimin stava ballando con una passione ed un'emozione tale da far venire i brividi al suo spettatore segreto.

{Avevo condiviso un video ma non è più disponibile, così l'ho eliminato}

Si muoveva con agilità, grinta e... tristezza. Non la si poteva solo notare, ma percepire sulla pelle.

Jungkook rimase paralizzato e allo stesso tempo incantato dalle movenze ricche di pathos del suo amico, e a tratti riusciva ad entrare nella sua sofferenza e capirne il reale significato di quella parola : si sentì per un attimo colpevole e vittima allo stesso momento.

Quando la musica cessò di colpo gli occhi di Jimin si alzarono verso il vetro della porta e intravidero quelli di Jungkook, che prontamente si ritrasse per nascondersi ma invano, infatti il rosa confetto aprì la porta e, senza nemmeno guardarlo, lo invitò ad entrare.

«Che fai, prima guardi e poi ti nascondi?» disse ritornando al centro della sala mentre si guardava nel grande specchio a muro.

Jungkook, mezzo titubante, lo seguì chiudendosi la porta alle spalle e si mise di fianco a lui, facendo incontrare i suoi occhi con quelli del suo amico stesso nel loro riflesso allo specchio.

«Che ci fai qui?» chiese il maknae serio, cercando di nascondere la malinconia che ancora stava provando per quella coreografia.

«Per lo stesso motivo tuo, suppongo» rispose l'altro senza espressione sul viso.

«Tu dici?» si voltò Jungkook scorgendo il profilo sudato dell'amico.

«Sì... Taehyung, giusto?» si girò anch'egli verso l'altro e gli sorrise rassegnato «L'insonnia è causa del suo operato» poi andò a sedersi vicino il muro e diede un sorso alla bottiglietta d'acqua che era sul pavimento.

Jungkook a quel punto non si fece più scrupoli, se lo aveva incontrato alle sei del mattino in sala da ballo non poteva che essere destino, così decise di farsi coraggio ed affrontare fino in fondo la verità.

«Mi dispiace per essermela presa con te, Kook» disse ad un tratto Jimin spiazzando completamente il più piccolo «Ero accecato dalla rabbia e dalla gelosia, non vorrei mai essere la causa della vostra rottura... sono stato davvero immaturo» sorrise dimostrando tutta la sua sincera amicizia e il suo dispiacere in merito.

Koi No Yokan |KOOKV|Where stories live. Discover now