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Per Jungkook e Taehyung ormai era diventata un'abitudine vedersi la sera in camera di quest'ultimo, il quale era sempre ansioso di poter anche solo sfiorare il suo maknae, nonché membro preferito del gruppo

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Per Jungkook e Taehyung ormai era diventata un'abitudine vedersi la sera in camera di quest'ultimo, il quale era sempre ansioso di poter anche solo sfiorare il suo maknae, nonché membro preferito del gruppo.

Come al solito il biondo, prima di vedersi con l'amico, si stava coccolando in bagno con i suoi prodotti costosi per la pelle e, da quando avevano questi tipi di appuntamento, non mancava di spruzzarsi del profumo sotto al collo e sui polsi: sapeva che Jungkook fosse molto sensibile agli odori, e voleva in qualche modo fare colpo su di lui.

Quando uscì dal bagno, il piccolo ragazzo corvino lo stava già aspettando in piedi e impaziente, con la solita espressione ingenua e curiosa che gli aleggiava il volto.

«Cosa vuoi fare oggi?» chiese Taehyung sedendosi sul letto.

«Hyung, io vorrei farti delle domande... » disse il più piccolo sorridendo mentre si sporgeva in avanti per guardarlo con occhi spalancati.

«Sì, ma siediti che così mi spaventi. Sembri uno psicopatico pronto ad uccidermi» arretrò con la testa e lo prese per un braccio trascinandolo sul letto, di fianco a lui.

Jungkook si mise comodo incrociando le gambe e si schiarì la voce.

«Tu sei gay?» disse tutto sorridente e senza un minimo di imbarazzo, tenendo lo sguardo fisso sul suo amico.

«C-cos?» spalancò gli occhi incredulo l'altro: non si aspettava una domanda del genere dal piccolo, non in maniera così diretta almeno. «Perché mi fai questa domanda?»

«E' da un po' che ho questa sensazione e vorrei saperlo» il suo sorriso si fece meno pronunciato ed un velo di preoccupazione attraversò i suoi occhi per un attimo.

Il biondo iniziò a tergiversare ed il suo nervosismo si poteva intravedere dal modo in cui evitava il contatto visivo con Jungkook, e da come sfregava le mani tra loro. 

«E dimmi, su quali basi lo hai dedotto?» chiese riprendendo il controllo dei suoi pensieri.

«Quando mi fai, ecco... mi baci lì sotto... » arrossì di colpo per poi abbassare la testa e guardarsi le gambe incrociate «... tu ingoi» disse con tono sempre più debole, quasi impercettibile.

Anche se ormai erano dieci giorni che andava avanti quella ambigua situazione, il piccolo provava ancora un certo imbarazzo nel parlare di queste cose al suo amico. Il suo animo innocente fece intenerire il più grande, che ora aveva acquisito un po' più di sicurezza e coraggio.

«Kookie, è una cosa che si fa! Non dirmi che sei così puro e casto che non guardi i porno» rise leggermente Taehyung ma l'altro, alzando la testa, rimase serio ed impassibile.

«Sì, ma quelli etero e di solito è la ragazza a prenderlo in bocca» rispose diretto dimenticandosi della vergogna.

Taehyung rimase di stucco ma poi prese la situazione in mano rigirandogli la domanda.

«E tu sei gay?»

«Stai evitando la domanda, Taehyung?» inclinò la testa di lato e lo scrutò serio, ma i suoi occhi facevano trapelare anche un po' della sua solita curiosità mista ad ingenuità.

«No, semplicemente ti sto facendo notare che anche tu fai cose da gay»

Jungkook tornò con la testa nella posizione iniziale con un'espressione perplessa.

«I maschi etero non baciano altri maschi» puntualizzò il maggiore.

«Ma cosa centra! Noi lo stiamo facendo perché non abbiamo altra scelta»

Taehyung si ammutolì di colpo ed abbassò la testa sentendosi ferito senza però un reale motivo: quello era solamente un gioco e non sarebbe potuto evolversi in nient'altro.

«Non è così Tae?» chiese il piccolo vedendo l'amico stranamente abbattuto.

 Taehyung non voleva crollare, non davanti a lui, così cercò di farsi forza e, rialzando lo sguardo, fece un mezzo sorriso.

«Sì, è così! E' solo un gioco»

«Oh, ok hyung! Volevo solo esserne certo» sorrise per poi continuare «Sai, in realtà ho visto anche alcuni porno gay in questo periodo, per capire meglio se tu lo fossi oppure no»

A quella frase si accese di nuovo una piccola speranza nel biondo: era più forte di lui, amava illudersi, soprattutto se si trattava di Jungkook, e pensò subito al modo di scoprire quale fossero state le sue reazioni a quella visione.

«Ma davvero? E che hai visto, sentiamo» gli diede una pacca sulla spalla e rise insieme a lui.

«Eh, caspita, alcuni sono messi proprio bene lì sotto» scherzò il piccolo mimando il gesto con le mani.

«Ne vogliamo vedere uno ora?» propose di punto in bianco Taehyung.

«Cos- perché?» chiese incredulo il minore.

«Beh, così possiamo prendere spunto» si leccò le labbra e si alzò per andare a prendere il pc portatile incurante della risposta del piccolo.

«Ma Tae... »

Il biondo si risistemò sul letto con il computer tra le gambe e lo accese.

«Perché no? Dai sarà divertente» lo incitò con il solito sorriso quadrato che faceva sempre sciogliere il maknae.

«Mmh... ok! Continuo a pensare che non sia una grande idea, ma facciamo come vuoi tu» 

Jungkook, rassegnandosi, si avvicinò ancora di più all'altro ed entrambi aspettarono l'accensione del portatile fissando il display che emanava una piccola luce blu, unica illuminazione della stanza.


Koi No Yokan |KOOKV|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora