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Taehyung's POV
«Voglio parlare con Jimin» dice Yoongi all'improvviso.
«Vi prego, lasciatemi da solo con lui» i suoi occhi sono lucidi e disperati, non credo di averlo mai visto così. Sento nel suo tono di voce dolore, amarezza, colpa e subito il cuore mi si stringe fronte quel groviglio di emozioni che non ha mai esternato prima d'ora. Di lui ho sempre avuto l'immagine del ragazzo spietato, cinico e freddo.
Jimin ci guarda come per dirci di fare come ha richiesto Yoongi, e così ci apprestiamo a lasciare quella stanza piena di segreti: d'altronde anch'io ne sono stracolmo fin sopra i capelli e questo mi sta costando la relazione con Jungkook.
Non appena usciamo fermo il mio ragazzo prendendolo per un polso, devo parlargli, devo spiegarmi, devo scusarmi. Lui si volta con sguardo glaciale e inespressivo «Cosa?» si limita a dire.
«Dobbiamo parlare» dico io cercando di non dar peso a quegli occhi che mi stanno guardando come fossero due lame pronte ad scagliarsi nel mio petto.
«E' finito il tempo per parlare... avresti dovuto quando te ne ho dato l'opportunità» il suo tono è calmo, in una maniera quasi inquietante che mi vengono i brividi ed un senso di debolezza mi pervade il corpo. Lui si volta e se ne va seguendo gli altri tre ragazzi che si stanno avviando verso non so dove, ma non mi importa, non ora. Adesso ho solo le parole schiette di Jungkook che mi rimbombano in testa, e quello sguardo glaciale che non se ne va, mi sta ghiacciando e immobilizzando ogni movimento che vorrei fare in questo momento.
Sono solo, completamente.
Sento le gambe deboli e fragili, così mi accascio a terra e poggio la schiena al muro con la porta della camera di Yoongi al mio fianco, la quale è ancora mezza socchiusa.
«Jimin io ti amo e ho fatto una cosa brutta, bruttissima» la voce di Yoongi, spezzata dalle lacrime, mi blocca il respiro. E' innamorato di Jimin?
Tutto questo è assurdo, come può un essere del genere provare amore?
«Lui non meritava il tuo amore, non lo merita, lo capisci?» continua a disperarsi mandandomi il cervello in tilt. Si riferisce a me.
Mi porto le mani tra i capelli e ripercorro nella mente gli ultimi due anni passati sentendomi uno schifo: parlo tanto di Yoongi ma io non sono da meno, non mi sono mai comportato bene con Jimin, non l'ho mai trattato bene, e a pensarci bene, invece, Yoongi gli è sempre stato vicino, anche se in un modo tutto suo, lui c'era, c'è sempre stato per lui... ed io? Cosa facevo? Solo lo schifo totale!
«Faccio schifo, mi odio» sento le parole di Yoongi dar vita ai miei stessi pensieri. Non mi ero mai accorto del suo lato sensibile, come non mi ero mai accorto del mio lato più crudele, freddo e spietato... Cosa abbiamo combinato?
Sento le lacrime pizzicarmi gli occhi mentre decido di alzarmi da quel pavimento troppo bianco, e troppo disinfettato, tanto che l'odore mi sta invadendo le narici facendomi salire la nausea.
Mi fiondo in bagno per sciacquarmi il viso e piano piano prendo consapevolezza delle mie azioni, sia presenti che passate.
Sono schiavo del dolore passato.
Sono vittima e carnefice allo stesso tempo, proprio come Yoongi.
Sono un codardo che si nasconde e non affronta le proprie colpe.
Scappo da me stesso per non guardare in faccia la realtà.
Jungkook, potrai mai perdonarmi?
Jimin, potrai mai perdonarmi?
Yoongi, potrò mai perdonarti?
Capitolo di passaggio... se riesco ne posto anche un altro stasera bye <3
