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«Hyung, puoi farmi una sega?» mi chiede Jungkook con aria sempre più innocente, il ché è un controsenso data la domanda appena posta. Quanto sei bello, ti scoperei allo sfinimento.
«Sicuro di saperlo reggere Kookie? Ieri sei venuto nei pantaloni solo con delle strusciatine» scherzo io maliziosamente.
Lui gonfia le guance ed incrocia le braccia al petto come un bambino a cui hanno sottratto le caramelle. «Vedrai che resisterò di più» poi, ritornando serio, continua «Voglio capire cosa si prova se qualcuno mi tocca lì»
Quelle parole mi fanno un po' male: a volte dimentico che per lui è tutto un gioco e non farebbe differenza se fosse qualcun'altro a toccarlo. Mi piace illudermi che un giorno capirà che c'è qualcosa di più tra noi, ma per ora mi accontento di questo, che non è poco. Sono due anni che aspetto di poterlo toccare, tutto ciò è già un grande passo in avanti. Per quanto riguarda i suoi sentimenti avrò modo di pensarci più in là: tempo al tempo e nel frattempo? Mi godo i suoi addominali, i suoi capelli corvini piacevoli sia al tatto che all'olfatto, i suoi occhi ingenui e maliziosi allo stesso tempo, i suoi gemiti, il suo calore.
Prima di farlo sedere sul letto, gli abbasso i pantaloni e i boxer, al ché subito diventa rosso per l'imbarazzo, coprendosi l'intimità con le mani, - è un amore; poi, una volta sul letto, lo faccio stendere ed io, di fianco a lui, gli bacio la bocca, la guancia, il mento, la gola, - prima con schiocchi semplici e veloci, poi schiudendo le labbra e bagnando leggermente lembi della sua pelle.
Le sue mani iniziano a vagare sul mio viso per poi finire tra i capelli e giocare con le mie ciocche bionde; piccoli lamenti cominciano a fuoriuscire dalla sua bocca che, prontamente, smorzo con le mie labbra dando vita ad un bacio passionale e coinvolgente; le nostre lingue si stanno assaporando come ieri sera, senza darci modo di staccarci e di riprendere fiato, siamo un tutt'uno. Lo senti anche tu Kookie?
Faccio scivolare la mia mano sulla sua maglietta per poi arrivare al basso ventre e scoprire, piacevolmente, che il mio maknae è già eccitato e bagnato: non ci penso due volte a prendere in mano il suo membro e pomparlo deciso e veloce, provocandogli improvvisi tremolii su tutto il suo corpo.
Il suo bacino inizia ad inarcarsi iniziando a dare delle piccole spinte contro la mia mano aumentandone così l'intensità, le sue mani attirano il mio capo ancora di più sulla sua bocca, divorandomi le labbra con morsi improvvisi e leccate eccitanti, e i nostri gemiti si fondono insieme tra loro e non capisco chi sta ansimando di più in questo momento tra noi due.
Ad un certo punto mi stacca dal bacio e, continuando il suo movimento di bacino, mi guarda serio e malizioso. «Che belle labbra che hai: baciami il cazzo»
I miei occhi si spalancano a questa sua affermazione sfacciata, ma non credo abbia visto la mia espressione poiché inizia subito a spingere il mio viso verso le parti basse e mi obbliga a prenderlo in bocca facendomi pressione solo con le mani. Che sorpresa, è così eccitante.
Inglobo tutta la sua lunghezza nella mia bocca e, risalendo, risucchio facendolo ansimare un po' più forte. Ripeto l'azione per altre tre volte per poi ficcarmelo completamente in gola e strozzarmi fino alle lacrime, mentre le mani di Jungkook mi stringono i capelli e me li tira di continuo.
«Tae-ah» lo sento ansimare e questo mi fa eccitare e indurire ancora di più il pene; poi mi prende per il viso, facendomi staccare dal suo membro, e, avvicinandolo al suo, mi bacia passionalmente assaporando un po' del suo liquido. Staccandosi, mi riporta giù sulla sua erezione e me la fa prendere nuovamente in bocca, sorprendendomi dei movimenti rapidi e quasi esperti che sta svolgendo con la mia testa.
«Ora ve-veng-ah» dice dimenandosi sotto di me per poi rilasciare il suo seme caldo nella mia bocca che ingoio con gusto mentre lo guardo negli occhi.
A quella visione Jungkook sembra ritornare con i piedi per terra perché spalanca gli occhi e diventa tutto in rosso in viso.
«O-od-oddio hyung, sc-scusa»
Scusa? Ma quanto può essere innocente?
«E di cosa Kookie? Sei stato grande, ti sei trasformato» rispondo con un risolino mentre mi sdraio al suo fianco.
«Ah, che vergogna. Non so cosa mi sia preso» come al solito va per coprirsi il viso con le mani ma io lo blocco facendo intrecciare le nostre dita. «Nulla Kookie, sei solo un ragazzino arrapato»
Non era proprio quello che volevo dire. Mi ami e vuoi fare di me tutto ciò che vuoi.
Spero di riuscire a farti innamorare veramente di me, piccoletto.
Ci addormentiamo quasi subito, con le mani unite ed i visi così vicini da mischiarsi i nostri respiri.
