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Le prime luci dell'alba che attraversavano le imposte della finestra, svegliarono Taehyung molto presto quella mattina, il quale si maledì subito per aver dimenticato di indossare la solita mascherina ed evitare, così, traumi ai suoi poveri e prez...

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Le prime luci dell'alba che attraversavano le imposte della finestra, svegliarono Taehyung molto presto quella mattina, il quale si maledì subito per aver dimenticato di indossare la solita mascherina ed evitare, così, traumi ai suoi poveri e preziosi occhi.

Sbadigliando, egli si mise a sedere notando poi una figura accucciolata su se stesso, steso sul pavimento con le ginocchia al petto e la parte inferiore del corpo completamente nuda.

«Jungkook?» disse a voce bassa incredulo.

Il piccolo dormiva con un'espressione corrucciata sul volto, la testa poggiata al pavimento umido e le mani che reggevano salde le proprie gambe: tutto ciò fece preoccupare il biondo che si alzò per coprirlo e svegliarlo, e magari scusarsi per l'accaduto della sera precedente.

«Hey Kookie» disse dolcemente per poi carezzargli il capo con la mano.

A quel contatto il maknae si mosse ed aprì gli occhi mugolando qualcosa di incomprensibile.

«Perché dormi a terra? Ti prenderai un raffreddore» disse Taehyung aiutandolo ad alzarsi col busto, mentre l'altro lo guardava mezzo sconvolto e mezzo infreddolito.

«Io, uhm... » non sapendo cosa rispondere si alzò subito in piedi rendendosi conto troppo tardi di essere ancora nudo.

«Non ti sei neanche vestito» sorrise debolmente Taehyung per poi porgergli i boxer e i pantaloni del pigiama.

Jungkook si rivestì immediatamente e recuperò il proprio cuscino. «Ci vediamo a colazione allora» disse dirigendosi verso la porta della camera.

«Kookie aspetta» il biondo lo bloccò con le parole, facendolo voltare nella sua direzione.

«Mi dispiace per ieri, davvero! Non so cosa mi è preso, non avrei dovuto» i suoi occhi non riuscivano a reggere lo sguardo di Jungkook, così vagavano un po' per la stanza, un po' sui suoi piedi nudi, un po' su zone indefinite del volto del suo interlocutore.

«Hyung è apposto, non ti preoccupare, ti sei già scusato» il maknae era sinceramente grato delle sue parole e dei suoi gesti, ma non sapeva perché si sentisse ancora con un nodo in gola, con una sensazione logorante nel petto, e così decise di andarsene lasciando in quella stanza un'aria gelida.

Taehyung sospirò lasciandosi cadere supino sul letto e, con le mani tra i capelli, iniziò a torturarsi mentalmente per le azioni che aveva compiuto nelle ultime ore. Pensava di aver rovinato tutto ancor prima di iniziare, che aveva affrettato i tempi per colpa dei suoi istinti e del suo orgoglio, che stava per seguire un bruttissimo esempio che si era ripromesso di non fare, di non replicare...

Ad un tratto i suoi pensieri vennero interrotti dal suono di avviso di un messaggio da parte del suo telefono.

Egli così si allungò per prenderlo e notò due nuovi messaggi da parte di Jimin. "Ci mancava solo lui in questo momento. Cosa vuole?"

Koi No Yokan |KOOKV|Where stories live. Discover now