●●●●

5.7K 441 139
                                    

1 mese dopo

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

1 mese dopo.

«Yoon, sei sicuro di voler andare? Se vuoi restiamo al dormitorio io e te... glielo dico io a Nam» la voce di Jimin era sinceramente preoccupata, mentre gli chiedeva, in maniera implicita, se il suo stato mentale non fosse ancora troppo instabile per andare ad una festa piena di gente, ovvero solo di idol.

«Sì Jimin, sto bene, le cure stanno funzionando» lo guardò con un sorriso sincero ed amorevole, mentre si avvicinava a lui «Mi aggiusti il colletto della camicia?»

I sette ragazzi del gruppo si avviarono verso il pullmino che li avrebbe portati in un locale, poco distante dal loro quartiere, dove una festa era stata organizzata per i soli gruppi di cantanti coreani, - sia maschili che femminili, - come ricompensa per i loro continui sacrifici.

Namjoon, insieme a Seokjin e Jimin, era un po' preoccupato per la salute mentale di Yoongi, ma rispettò la sua decisione di voler partecipare alla festa, anche perché dopo un mese di terapie i risultati erano già ben visibili: era diventato più socievole e carismatico, non tratteneva più le emozioni, anzi forse era diventato fin troppo petulante agli occhi del leader, ma se questo serviva a farlo stare bene, avrebbe sopportato qualsiasi cosa.

Nessuno era a conoscenza dei motivi del suo crollo, a parte Jimin e, - soltanto superficialmente, - Taehyung, e così il suo dolore venne attribuito al semplice fatto di non aver mai esternato i suoi pensieri, anche quelli più futili.

In meno di dieci minuti arrivarono al locale dove già alcuni ragazzi erano in pista a scatenarsi, cercando di abbordare anche qualche idol femminile.

I bangtan subito si divisero e si dispersero tra la folla: Hoseok e Yoongi andarono a salutare alcuni amici in un angolo del locale, Namjoon e Seokjin rimasero per una buona mezz'ora fuori a chiacchierare, - ciò che richiedevano entrambi era solo un po' di pace, - Taehyung, invece, si buttò subito nella mischia iniziando a dare spettacolo delle sue doti ballerine, mentre un Jungkook, al bancone del bar, lo guardava sottecchi, con in mano un drink che, di tanto in tanto, sorseggiava disgustato, non sapeva se più per il sapore amaro dell'alcol o per l'immagine che gli si stava presentando davanti: Taehyung che faceva la puttana con Baekhyun, uno degli EXO.

Ballavano, ridevano e i loro visi, - così come anche i loro corpi, - si avvicinavano un po' troppo per i suoi gusti.

Jimin, intanto, si era seduto al suo fianco e si godeva quello spettacolo ghignando sotto i baffi per le reazioni del maknae «Che aspetti a parlargli?» gli chiese con un sorrisino malizioso.

«E' lui che deve parlare con me, io non ho niente da dirgli» rispose Jungkook non distogliendo lo sguardo dai due piccioncini in sala. Di tanto in tanto, Taehyung si voltava verso il maknae, per poi ritornare a provocare il suo amico avanti a tutti: era diventato un gioco seduttivo tra lui e il piccolo Jungkook.

«Aish, Jungkookie, sei cocciuto! Si vede lontano un miglio che lo sta facendo per farti ingelosire! Vi volete, vi amate, metti da parte l'orgoglio!» esclamò Jimin prendendogli il drink tra le mani, costringendolo così a distogliere lo sguardo da Taehyung.

«Mi ha mentito Jimin, non una volta, non due volte... ben tre volte» i suoi occhi ora si stavano bagnando di lacrime amare e piene di rimorsi.

«Kook, io vorrei tanto dirti cosa gli è successo, ma non posso, non è compito mio... ma se non gli parli nemmeno come farai a saperlo?» ricambiò lo sguardo diventando serio e disperato allo stesso istante.

«Non mi interessa, può aver anche passato le pene dell'inferno, io non mi smuovo» decretò ritornando a guardare Taehyung che ora si divertiva a strusciarsi addosso all'altro. Jungkook strinse forte i pugni e ringraziò mentalmente Jimin per avergli tolto il bicchiere tra le mani, altrimenti lo avrebbe rotto in mille pezzettini, come aveva il cuore in quel momento.

«Piuttosto, tra te e Yoongi, invece?» chiese all'improvviso il maknae cercando di non pensare a ciò che stava guardando.

«Si è notato?» arrossì il ragazzo dai capelli rosa, portandosi la cannuccia alla bocca.

«Si è notato?! Jimin vi scopate con gli occhi ogni santissima volta, è imbarazzante» rispose Jungkook voltandosi verso il suo interlocutore.

«Aish, non so Kook» disse mordendo nervosamente la cannuccia tra i denti «Non so cosa siamo... si, ok, qualcosa tra di noi c'è, ma non siamo mai andati oltre il bacio in questo periodo. Più che altro cerco di stargli vicino ora che sta andando in terapia» si fece serio tutto d'un tratto.

«Già, la terapia! Lo vedo star meglio» sorrise l'altro per confortarlo.

«Sì, ne ha passate tante, come ne ha fatte tante!» gli si inumidirono gli occhi all'improvviso, poi con un sospiro li chiuse, impedendo alle lacrime di fuoriuscire «Parla con Tae, ha bisogno di te»

Il tono particolarmente serio di Jimin spiazzò Jungkook, che ora, rimasto senza parole, lo guardava alzarsi e disperdersi tra la folla, forse per cercare il suo Yoongi, o forse per non pensare più agli scheletri del loro passato. Al ché, gli occhi del maknae, si posarono nuovamente su Taehyung e Baekhyun e il cuore gli si strinse vedendo i due accarezzarsi i visi reciprocamente.

"No, cazzo!"

Si alzò dallo sgabello d'istinto, senza pensare ai movimenti che stava effettuando il suo corpo, e si scagliò contro i due dividendoli all'istante.

«Dobbiamo parlare, ora!» guardò minaccioso Taehyung, il quale rimase sconvolto sia dal suo tono di voce, sia dallo scatto che aveva avuto dopo ben un mese intero che non si parlavano.

Jungkook non gli diede nemmeno il tempo di controbattere che lo prese per un polso e lo trascinò per tutta la sala, dimenandosi tra la folla intenta a ballare, strusciarsi ed urlare, con la rabbia che gli esplodeva da tutti i pori.


Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.
Koi No Yokan |KOOKV|Where stories live. Discover now