●●●

5.4K 457 88
                                    


Jungkook trascinò Taehyung fuori al locale, sotto gli occhi esterrefatti di tutti, compresi quelli di Yoongi il quale stava osservando la scena da un lato con preoccupazione dall'altro con rassegnazione

Йой! Нажаль, це зображення не відповідає нашим правилам. Щоб продовжити публікацію, будь ласка, видаліть його або завантажте інше.

Jungkook trascinò Taehyung fuori al locale, sotto gli occhi esterrefatti di tutti, compresi quelli di Yoongi il quale stava osservando la scena da un lato con preoccupazione dall'altro con rassegnazione.

Una volta oltrepassata la porta principale, i due si sedettero sul marciapiede di fronte e subito Taehyung prese parola «Che succede Jungkook? Ti sei ricordato di me tutto ad un tratto?» lo stuzzicò con tono malizioso.

«Non scherzare Taehyung!» lo fulminò con lo sguardo «C'è qualcosa tra te e Baek?»

«Che domande fai?» rise portandosi una mano sugli occhi «Certo che no, lo sanno tutti che sta con Chanyeol» scosse poi il capo incredulo.

Jungkook sbarrò gli occhi «C-che? Gliel'hanno permesso?»

«Certo che no, non è di certo ufficiale» si voltò verso i suoi occhi e si fece serio all'istante «Mi stai facendo una scenata di gelosia? Sul serio Kook, dopo un mese che non mi rivolgi nemmeno la parola?» non voleva piangere o farsi vedere debole, così decise di seguire la via dell'attacco pur di non crollare.

«Aish, Tae! Mettiti nei miei panni, cosa avresti fatto tu?» si scompigliò la frangia nervosamente e distolse lo sguardo da quegli occhi delusi e arrabbiati.

«Non lo so sinceramente... » sospirò il biondo «Forse hai fatto bene, sono un essere orribile» la corazza di ferro che si era costruito da solo, si stava sgretolando in men che non si dica: non era da lui recitare la parte del ragazzo forte e indistruttibile.

«No che non lo sei» rispose l'altro sbuffando «Però degli schiaffi te li darei molto volentieri» fece un mezzo sorriso voltandosi nuovamente verso il viso del suo amico.

«Allora dai, colpiscimi!» Taehyung sporse la sua guancia incitandolo a farsi avanti «Forza!»

Il maknae rimase spiazzato dalla serietà dell'altro, e gli si spezzò il cuore non appena vide i suoi occhi riempirsi di lacrime «Ti prego, fammi del male, perché io non sopporto più di stare in questo dannato corpo, in questa dannata vit-» le sue parole furono bloccate da uno schiaffo che gli arrivò in pieno viso da parte di Jungkook, il quale ora aveva abbassato il capo mentre lacrime di rabbia stavano solcando le sue guance non più paffute di un adolescente «Smettila» disse con un filo di voce.

Taehyung rimase nella posizione in cui lo aveva spostato la mano di Jungkook per buoni quindici secondi; poi posò il suo palmo sulla parte della guancia colpita e iniziò a piangere a singhiozzi come un bambino che ha appena perso il suo giocattolo preferito.

«Jungkook m-mi dis-dispia-ce» tentava di parlare, ma il suo dolore era così forte che stava avendo la precedenza su tutto il resto, anche sulla persona a lui più cara.

L'altro lo avvolse tra le braccia e gli fece poggiare il capo sul suo petto «Tae, sono qui» disse sottovoce, con tono spezzato. A quell'immagine così fragile del ragazzo biondo, Jungkook si ricordò delle parole di Jimin "Parla con Tae, ha bisogno di te" e si maledì per non essergli stato vicino nell'ultimo mese. Ora sperava che non fosse troppo tardi per risistemare tutto tra loro.

Quando il biondo si calmò, rimase ancora per qualche minuto avvinghiato al corpo dell'altro dove finalmente riuscì a ritrovare quella pace che aveva perso il giorno in cui Yoongi aveva abusato di lui. Da quel momento gli incubi e i mostri lo tormentavano, ma cercava di sopprimerli prendendosi cura del proprio io: in questo modo si auto-convinceva di starsi preparando per la persona che avrebbe avuto al suo fianco, ovvero Jungkook, perché lui lo sapeva, lo sentiva fin dentro le ossa che un giorno sarebbe scattato qualcosa. Era la sua premonizione d'amore.

«Ora ti racconto tutto» disse ad un tratto Taehyung, rompendo il silenzio.

«No, non serve» rispose Jungkook che teneva ancora l'altro tra le sue braccia «E' una cosa che ti fa star male, ed io non voglio che stai male! Non c'è n'è bisogno, l'hai detto stesso tu: è passato, ora non conta» sorrise debolmente il piccolo mentre si avvicinava sempre più alla bocca del suo amico.

«Stai bene ora?» chiese poi a fior di labbra a Taehyung.

«Solo se mi baci» rispose l'altro, ed entrambi ridussero a zero la distanza tra i loro respiri.

Intrecciarono le lingue in maniera dolce e sofferta, i sapori si mischiarono, e i loro odori crearono una sorta di essenza che ricordava l'amore: fu il bacio più lungo e maledettamente lento che si diedero nella loro breve relazione.

Quando si staccarono, entrambi sorrisero e si ritrovarono finalmente nei loro occhi bagnati, non più da lacrime di dolore, ma di felicità.

Ad un tratto sentirono la porta del locale aprirsi e, voltandosi, videro Yoongi camminare nella loro direzione. D'istinto Taehyung deglutì ma Jungkook gli prese una mano e la strinse forte per poi sussurrargli di non aver paura e che lui sarebbe stato sempre al suo fianco «Affronta il tuo ultimo demone, solo così starai bene completamente»

Non conosceva la situazione ma aveva intuito che tra i due fosse accaduto qualcosa di terribile, tanto d'aver fatto quasi impazzire il ragazzo che fino ad un mese prima sembrava non provare nessun tipo di emozione.

«Taehyung... io vorrei parlarti» disse Yoongi una volta arrivato di fronte ai due ragazzi abbracciati sul marciapiede.

Koi No Yokan |KOOKV|Where stories live. Discover now