Chapter 3: Darling

15.8K 588 332
                                    

Alla pizza non si dice mai di no.
Questa è la mia regola principale, la regola secondo la quale ho vissuto gli ultimi vent'anni della mia vita.
Ma mentirei se dicessi che è solo per la pizza che ho accettato la proposta di Luke, perché la curiositá che mi ha sempre procurato non pochi guai e la sua bellezza quasi accecante hanno contribuito molto alla mia decisione.
Motivo per cui, adesso, ci troviamo in una pizzeria di Little Italy, un posto non poi così elegante dove l'outfit di Luke, decisamente costoso (è forse Gucci, quel completo?), screzia in modo strano con l'ambiente mentre io, che sembro uscita da una lavatrice, sembro quasi appartenere a tutto questo.
I pochi vantaggi della povertà, non ti senti 'troppo' da nessuna parte.
"Allora" comincia non appena la cameriera che non gli ha staccato gli occhi di dosso per un attimo ci fa accomodare a uno dei tavoli vicino alle vetrine, e lui, da bravo galantuomo, ovviamente mi ha spostato la sedia.
A volte mi chiedo se sia reale.
"Allora" ripeto a mia volta, leggermente a disagio e ancora arrabbiata per prima, perché adesso per colpa sua ho perso una delle mie fonti di guadagno.
Dovrò considerare seriamente di vendere il culo.
Luke sorride leggermente, posando una mano sulla mia, lasciandomi non poco stupita: "puoi star tranquilla, Kelly. Non ho cattive intenzioni".
Sí, peccato che quelle le abbia io se continuo a guardargli le mani e quel completo Gucci che statebbe meglio a terra.
"Mi hai appena fatto perdere il lavoro, perdonami se sono scettica" ribatto, cercando di mascherare l'effetto che mi fa, facendolo solo sorridere.
"Ti ho fatto perdere un lavoro che non faceva per te. Era un ambiente non molto sano con collaboratori... Diciamo indisponenti".
"Puoi dire che Jon è un dito su per il culo, tranquillo. Non mi scandalizzano due parolacce".
Luke sorride, divertito: "lo so, ma non mi piace riempirmi la bocca di parole del genere".

"Sei un uomo di altri tempi, Luke Hemmings" constato, inarcando un sopracciglio, ma lui non si scompone, togliendosi anzi la giacca nera elegante e posandola sullo schienale della sedia, alzando leggermente le maniche della camicia e arrotolandole fino al gomito.

Sembra quasi un ventottenne qualunque così... Quasi, perchè il suo portamento e savoir faire lo tradiscono.

"Non sei la prima a dirmelo, ma non siamo qui per parlare di me. O almeno, non soltanto di me" mi ricorda, ed io annuisco leggermente, giocando con un lembo del tovagliolo.

Giusto, la fantomatica proposta.

Dopo aver letto Cinquanta Sfumature di Grigio, sono pronta a tutto.

Luke prende il mio annuire come cenno per andare avanti: "ho una proposta per te, Kelly, ma prima devi sapere alcune cose di me".

"Sei un serial killer appassionato di ragazze con difficoltà economiche e dallo scazzo facile?" domando di getto, mordendomi la lingua subito dopo perchè mai una volta che approfitti di una buona occasione per tacere, ma Luke mi sorprende, scoppiando in una risata genuina e divertita.

"Probabilmente questo sarebbe più normale di quello che sto per dirti".

Se sta per dirmi che è un vampiro, potrei prendere in considerazione l'eventualità di farmi mordere.

"Hai mai sentito parlare di sugar daddy, Kelly?" domanda, continuando, con una nonchalance che mi fa corrugare le sopracciglia.

"Non è un hashtag su Tumblr?" domando, confusa, e nuovamente Luke sorride, scuotendo poi piano la testa.

"No... Voglio dire sì, anche. Alcuni sugar daddy e le loro sugar baby decidono di condividere la loro relazione su Tumblr, e spesso ragazzine pazze per l'aesthetic usano questo hashtag per mettere foto loro mezze nude sul sito, ma no. Gli sugar daddy sono una realtà, e io... Sono uno di loro" spiega con facilità, come se l'avesse già fatto prima, e ho la netta sensazione che sia così.

Luxury Girl || Luke HemmingsWhere stories live. Discover now