Epilogue: Fiancé

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Osservo le bollicine dello champagne nel mio flûte muoversi nel liquido dorato, facendolo girare di tanto in tanto mentre Luke tiene il suo discorso di fine davanti all'intero ufficio.

È la settima volta che lo sento, tenendo conto di tutte le volte che l'ha provato a casa dopo cena, rimanendo sveglio fino alle prime ore del mattino per perfezionarlo, tanto che sono dovuta più volte scendere in soggiorno alle due di mattina per convincerlo a venire a dormire, ma adesso, vederlo parlare sicuro di sè e contento del risultato, è la più grande ricompensa di quelle notti mezze in bianco.

Rimango leggermente in disparte, l'unica che non sorseggia lo champagne ma si limita a giocarci, perchè prima voglio fare il brindisi con Luke, lo stesso Luke che quando mi ha fatto firmare il contratto di lavoro ha stappato una bottiglia del miglior vino bianco nella sua cantina personale, lo stesso Luke che non mi tratta con i guanti al lavoro ma che riesce a farmi sentire la donna più fortunata del mondo non appena chiudiamo la porta di casa.

"Per questo, ci tengo a ringraziare tutti voi per quest'anno fantastico, con la sicurezza che il prossimo sarà anche meglio" conclude, sollevando il suo flûte, e un coro generale di voci si solleva, facendomi sorridere leggermente.

"Certo che il tuo ragazzo è davvero una brava persona" commenta Angel vicino a me, il suo bicchiere già quasi finito.

È stato abbastanza divertente ritrovarci a lavorare quasi gomito a gomito, anche se lei con un contratto da stagista, ma lavorare con la propria migliore amica è davvero un sogno, specie quando nella pausa pranzo potete spettegolare.

È stata una sorpresa ritrovarla qui come stagista, perchè potrebbe sembrare fatto previdentemente da Luke, eppure il reparto Risorse Umane si è occupato di scegliere gli stagisti, e Luke ha semplicemente dato la sua approvazione, non riconoscendo Angel.

"Lo dici come se il tuo non lo fosse" la rimbecco dolcemente, guardandola stringersi nelle spalle.

"Lo è, ha una morale molto forte, più di quanto mi aspettassi" confessa, sorridendo leggermente nel pensare a Michael prima di girarsi verso di me, "sugar daddy a ore dodici".

Ho giusto il tempo di girarmi prima di sentire il braccio di Luke avvolgersi attorno alla mia vita, un sorriso sulle sue labbra: "buonasera".

"Bel discorso, capo" sorride Angel, sventolando poi il bicchiere vuoto, "vado a fare il bis".

Non appena la bionda si allontana, mi giro verso Luke: "i due libri arrivati questa settimana sono corretti e sulla tua scrivania con i miei appunti, te li ho lasciati prima di scendere".

"La mia dipendente più efficiente" sorride prima di chinarsi per lasciarmi un bacio sulla guancia che mi fa sorridere, "hai già provato il buffet?".

"Non ho molta fame" confesso, "anzi, che ne diresti di uscire a prendere una boccata d'aria?".

Luke mi guarda leggermente stranito, ma annuisce comunque, prendendomi per mano e portandomi verso l'ascensore che porta alla serra sul tetto: "tutto bene?".

"Sì, sono solo un po' stanca. Ultimamente abbiamo ricevuto più manoscritti del solito, e anche se ci sono gli stagisti, è stato un periodo un po' pesante" confesso, stringendomi nelle spalle prima che le porte si aprano e il freddo dicembrino di New York ci investa.

"Tieni" mormora subito Luke, mettendomi sulle spalle la sua giacca, osservandomi poi più attentamente.

"Kelly, lo sai che a me puoi dire qualsiasi cosa, vero?" Domanda poi, facendomi sedere su una panchina di ferro battuto, ed io sospiro piano, giocherellando con le mie stesse dita.

"Lo so, e ti amo per questo. Più di quanto immagini, lo sai, vero?".

Luke annuisce, prendendomi una mano e baciandola piano, e a questo gesto così dolce non riesco a resistere oltre.

"Ho fatto un test di gravidanza, stamattina".

Gli occhi di Luke si spalancano alla mia affermazione, ma le sue mani non lasciano andare la mia: "e?".

"Non sono incinta" sussurro, alzando poi gli occhi per incrociare i suoi, "ma avrei voluto".

Un attimo di silenzio cala tra noi prima che vada avanti: "è solo mentre aspettavo l'esito che mi sono resa conto di quanto sperassi che venisse fuori positivo, perchè io voglio un bambino. Un bambino nostro. E lo so che non ne abbiamo mai parlato ed è prematuro, ma...".

"Sposami".

Quella parola mi spiazza completamente, facendomi morire il respiro in gola mentre Luke si inginocchia davanti a me.

"Kelly, sposami" ripete, tirando poi fuori una scatoletta di velluto blu, "volevo farlo la sera di Capodanno, ma sono giorni che me lo porto dietro, e credo che questo sia il momento perfetto".

Luke apre piano la scatola, rivelando un anello con un diamante discreto intagliato a forma di rosa, ed io mi porto una mano alle labbra, sentendo le lacrime pungermi gli occhi.

"Kelly Russel, sposami. Sposami e facciamo questo bambino, non potrei chiedere di più se non di avere te e nostro figlio nella mia vita".

Le lacrime bagnano le mie guance mentre annuisco, non riuscendo a smettere di sorridere: "sì. Sì. Sì!".

Luke sorride, infilandomi l'anello al dito prima di baciarmi teneramente una, due, tre, cento volte, ogni bacio alternati da una risata ubriaca di felicità.

Perchè alla fine, quel cliente impertinente del Wild Kitty, si è rivelato essere la cosa migliore che mi sia mai successa.


È finita anche Luxury Girl, e mentirei se vi dicessi che non sono triste, perchè questa storia è stata davvero bella da scrivere e raccontare.

Come ho già detto alla fine di Naughty Girl, quella della '5SoS girls and boys' è una serie di otto storie, e presto pubblicherò la terza, Sassy Girl, ovvero domani.

Spero davvero che la storia vi sia piaciuta e sappiate che tra un po' ci sarà il sequel narrato tutto dal punto di vista di Luke!

Grazie mille come sempre, sapete quanto vi apprezzi e tenga a tutte voi che mi supportate e sopportate sempre.

Amore e biscotti per tutte,

Chiara.

Luxury Girl || Luke HemmingsWhere stories live. Discover now