Chapter 18: Queen

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Luke Hemmings

Osservo New York ai miei piedi dalle ampie finestre, sentendo il vetro freddo sotto il mio braccio.

L'ufficio da amministratore delegato ha i suoi vantaggi, e la vista è uno di questi.

"Signor Hemmings?".

Mi giro alla voce di Andy che fa capolino dalla posta del mio ufficio, annuendo e facendogli cenno di raggiungermi.

Un ultimo sguardo alla città frenetica e riprendo il mio posto dietro la scrivania, guardando il mio assistente in attesa.

"Il signor Russell è qui per vederla. Ho visto che ha cancellato l'appuntamento con Amazon per lui" continua Andy, più un amico che un assistente, ed io gli sorrido leggermente, annuendo.

"Non ti sfugge niente, eh?".

"È il mio lavoro seguirla in tutto, e visto che mi occupo della sua agenda..." spiega Andy, un sorriso leggero sulle sue labbra, ed io annuisco piano.

"Hai ragione, avrei dovuto dirtelo... Ma diciamo che è stata una telefonata molto d'impulso, quella ad Amazon" confesso con un sospiro perchè è effettivamente stato impulsivo da parte mia, e probabilmente mio padre avrebbe gestito la situazione in maniera diversa, ma quando si tratta di Kelly ho questo istinto naturale che scaturisce un'impulsività che non mi appartiene.

E mentirei se dicessi che non vorrei mi appartenesse.

"Capisco. Faccio entrare il signor Russell?" Domanda, cordiale come sempre, ed io annuisco appena, tamburellando le dita sulla scrivania.

"Aspetta, Andy" lo fermo un attimo prima che possa uscire, e lui si gira verso di me in attesa.

"Puoi chiamare Kelly e chiederle di raggiungermi quanto prima? Vai anche a prenderla, se ha bisogno. Metterò questo extra nella tua busta paga".

"Certo, signor Hemmings, e grazie" sorride lui, e con un cenno della testa è fuori dal mio ufficio.

Ma rimango solo per pochi secondi prima che entri il signor Russell, il padre di Kelly.

Non è la prima volta che lo incontro, ma è la prima volta che lo faccio con la consapevolezza che è il padre della mia sugar baby, di una ragazza che proteggerei con la mia stessa vita e per cui nutro un interesse diverso da quello che provavo per le mie sugar babies precedenti.

Non so cosa sia di Kelly ad attrarmi così tanto, a farmi sentire quella gioia di stare insieme anche solo per dieci minuti, anche solo in silenzio.

L'unica cosa che so è che non ho mai provato nulla del genere, e la cosa a volte mi destabilizza, specie quando Kelly mi guarda con quegli occhi colmi di gioia e affetto.

Non ricordo più come fosse la mia vita prima di lei.

"Signor Hemmings, non mi aspettavo una sua chiamata così tempestiva... E tantomeno un appuntamento del genere. In genere è molto più sfuggevole" sorride il signor Russell, ma nella sua voce sento una punta di veleno che ignoro mentre ricambio il sorriso e la stretta di mano, invitandolo con un gesto ad accomodarsi.

Non sono un grande ammiratore di finte moine o delle persone che mandano frecciatine, ma non posso dire di non essere ormai abituato.

"Questa volta ho deciso di essere io a proporre qualcosa a lei, Russell. Una proposta che non potrà rifiutare" ribatto, mantenendo una facciata di cortesia.

Sono stato cresciuto da grandi donne che mi piace pensare mi abbiano reso un gentiluomo, e ho imparato il mestiere osservando mio padre e creandomi una maschera autoritaria quanto cortese, diplomatica si potrebbe dire, ma ci sono momenti e persone che rendono difficile mostrarmi al mio meglio.

Luxury Girl || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora