Chapter 13: Buttercup

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Cammino spedita lungo il quartiere di Soho che conosco alla perfezione, continuando a tenere la testa bassa e a guardare di sfuggita l'orologio al polso.

Luke potrebbe chiedersi dove sono, e non ho voglia di dargli spiegazioni.

Non perchè non le meriti, tutt'altro, piuttosto perchè non voglio essere un peso per lui.

Sono le tre e mezza, quindi dovrebbe essere in ufficio, ma con Luke è tutto piuttosto imprevedibile, motivo per cui voglio solo togliermi questo peso dal petto e tornare a casa sua.

Il cellulare vibra nella tasca dei miei jeans, facendomi bloccare sui miei passi, ma non appena leggo chi è che mi sta chiamando lo spengo, rimettendolo in tasca.

Ho altre cose da sistemare prima di occuparmi di mia madre.

L'insegna del Wild Kitty è spenta, visto che è ancora giorno, ma il rosa del neon è facilmente riconoscibile.

Mi avvicino velocemente alla porta sul retro, aprendola con la stessa combinazione che ho inserito per mesi, e non appena entro sul retro, dove le ragazze si cambiano, incrocio gli occhi azzurri e stupiti di Chanel.

"Kelly? Cosa ci fai qui?" domanda lei, guardandomi confusa prima di sporgersi per abbracciarmi, ed io ricambio la sua stretta,  sorridendo tra i suoi capelli ora tinti di un castano cos' scuro da sembrare quasi nero.

"Ero venuta per parlare un attimo con Jordan... Non è ancora arrivata?" domando a mia volta, e lei annuisce, facendomi poi un cenno verso il locale.

"Sta provando un nuovo pezzo, ma tra poco finisce perchè tocca a me" risponde, guardandomi poi rapidamente "come stai? Da quando sia te che Angel ve ne siete andate, qui è un mortorio".

Sorrido alle sue parole, ricordando perfettamente il successo che Angel riscuoteva nel locale come Naughty Girl e tutte le serate passate qua, prima di stringermi nelle spalle.

"Sto bene, molto bene, a dirla tutta. E anche Angel sta bene, spesso mi dice che le mancate. E voi? Alex continua a provarci spudoratamente?".

Chanel sbuffa, alzando i suoi occhi azzurri al cielo: "non ne parliamo, un giorno o l'altro gli tirerò un calcio nelle palle, te lo assicuro. Inoltre ho uno stalker".

"Uno... Stalker?" domando, confusa, e lei annuisce, ma vedo sulle sue labbra l'ombra di un sorriso.

"E' un ragazzo che ultimamente viene sempre qui e approfitta di ogni buona occasione per parlarmi e farmi complimenti... E si offre anche di accompagnarmi a casa".

"Sai che non si accettano passaggi dagli sconosciuti, vero?".

"Sì, ma tornare a piedi alle tre di notte mi sembra anche peggio, quindi meglio lo stalker" conclude lei, e sto per ribattere quando Jordan fa capolino in pantaloncini corti e reggiseno sportivo leggermente sudata a causa delle luci, guardandomi anche lei stupita.

"Kelly!" esclama, avvicinandosi per abbracciarmi, bloccandosi quando si rende conto di essere sudata, facendomi sorridere leggermente.

"Okay, vi lascio parlare... E' stato bello rivederti, Kelly" sorride Chanel, salutandomi con un gesto della mano prima di scomparire dal camerino, lasciandomi sola con Jordan.

"Pensavo che a questo punto non avresti mai più messo piede in questo posto" sorride Jordan non appena rimaniamo sole, prendendo un asciugamano dalla sua borsa e passandolo sul collo, ed io sospiro, annuendo.

"Sinceramente, nemmeno io... Ma avevo bisogno di parlarti".

"Di cosa?".

"Di me e Luke" sussurro, sentendo le mie guance farsi calde, ma lei non mi prende in giro come probabilmente avrebbe fatto Angel, annuendo con un sorriso gentile.

Luxury Girl || Luke HemmingsTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang