Chapter 8: Sugar

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Avrei dovuto immaginarlo.

Mi sarei dovuta aspettare di trovarmi un pacco rosa sullo zerbino davanti al mio appartamento una volta tornata da lavoro, ovviamente firmato Hemmings, eppure sono stata così presa tra il lavoro e Angel che non mi è nemmeno passato per l'anticamera del cervello.

Sorrido tra me e me nel guardare il pacco ancora chiuso che ho appoggiato sul bancone della cucina, i capelli ancora umidi dalla doccia, e mi prendo qualche secondo per leggere il bigliettino che Luke si è addirittura premurato di scrivere.

A volte penso che con la sua galanteria e il suo savoir faire siano sprecati per fare lo Sugar Daddy, ma effettivamente, con il senno di poi, riesco a vederlo in questo ruolo.

Luke è qualcosa di particolare, qualcosa che mi attrae ma che so che potrebbe farmi star male, perchè se arrivassi ad affezionarmi troppo a lui o -peggio- a innamorarmene, lui non sarebbe in grado di ricambiare i miei sentimenti.

È stato chiaro, una Sugar Baby è tutto quello che vuole, non una fidanzata.

Spingendo questi pensieri lontani dalla mia testa apro il bigliettino, leggendolo rapidamente grazie alla sua calligrafia chiara e svelta, alzando gli occhi al cielo davanti al suo 'sarai meravigliosa, ne sono certa'.

Vorrei vedermi bella un millesimo di quanto mi vede bella lui.

Posandolo accanto alla scatola la apro, trovando della carta velina dello stesso color cipria della scatola e, in mezzo, delle paillettes rose gold che catturano la mia attezione.

"Deve avere davvero soldi da buttare via" sussurro tirando fuori una tuta lunga rosa di materiale leggero, ma ciò che dà immediatamente nell'occhio è la parte superiore, ricoperta delle pailettes che prima hanno attirato la mia attenzione e con una scollatura dannatamente profonda.

Lo appoggio contro il mio corpo, rendendomi conto per la seconda volta che mi calza a pennello, esattamente come il vestito di ieri sera, finchè altre due cose non mi spingono a tornare a guardare la scatola, ovvero una clutch di metallo color oro con intarsi dello stesso colore delle paillettes e un paio di scarpe alte di un tono diverso di rosa con il tacco lavorato con dettagli rose gold.

"È un folle. Semplicemente un folle" sussurro tra me e me mentre cerco il cellulare, trovando velocemente il suo numero tra le ultime chiamate, purtroppi vicino a quello di mia madre.

Decido di non pensarci e clicco sul suo nome, portando poi il cellulare all'orecchio, e Luke non lascia passare più di due squilli prima di rispondere.

"Suppongo che tu abbia ricevuto il mio regalo, Kelly" è il suo modo di salutarmi, e riesco ad immaginarmelo perfettamente con quel sorrisetto che ha sempre sulle labbra che lo rende un po' più malizioso del classico galantuomo.

"Supponi bene, e non posso accettare. Davvero, Luke, saranno mille euro d'alta moda! Non posso proprio" sospiro, appoggiandomi con un fianco al bancone, tracciando con il polpastrello il decoro delle scarpe mentre sento Luke parlare con qualche suo dipendente e, dopo qualche secondo, una porta chiudersi.

"Piccola, i soldi devono essere l'ultimo dei tuoi pensieri, specie i miei. Decido io come spenderli, e voglio spenderli per te, ovviamente" risponde in tutta tranquillità, e sento dall'altra parte della linea il tacco delle sue scarpe sbattere mentre cammina contro quello che probabilmente è marmo, e riesco a immaginarmelo perfettamente nel suo abito elegante ma mai troppo perfetto, sempre con quel bottone di troppo slacciato o la cravatta allentata.

Un vero piacere per i miei pensieri, forse fin troppo.

Scuoto piano la testa, tornando sul mio punto: "non so neanche come portare tutti questi capi firmati, non ne ho mai avuti".

Luxury Girl || Luke HemmingsWhere stories live. Discover now